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Caro Moreno,
sono un devoto cristiano e ho sempre cercato di seguire la Via del Signore, come anche tu cerchi di fare, generosamente dispensando saggi consigli che aiutano i tuoi lettori a mantenersi sulla retta via.
Ti racconto la mia vicenda confidando che tu possa darmi una buona indicazione su come comportarmi per non rischiare di peccare.
Qualche mese fa, ho sposato la mia amata Susanna, ben s'intende in Chiesa. Premetto che, durante il fidanzamento, tra di noi c'era stata sempre perfetta armonia, al punto che vivevamo assieme già da un anno. Perciò, la cerimonia nuziale è stata solo la conferma della nostra profonda unione spirituale di fronte al Signore.
Però, proprio da quando siamo ufficialmente coniugi, ha iniziato a manifestarsi qualche piccola incomprensione. Infatti, quando eravamo fidanzati, Susanna non mancava mai di onorare le mie erezioni mattutine con un soave pompino, che eseguiva correttamente senza mai la minima dispersione del seme, che anzi inghiottiva avidamente; ma dopo il matrimonio improvvisamente ha iniziato a rifiutarsi di praticarmelo, sostenendo che, di prima mattina, il sapore dello sperma la disgusta e le indispone lo stomaco. Questo mi metteva di cattivo umore, perché restavo arrapato per tutta la giornata, e le fantasie erotiche sulla mia procace collega Daniela mi tormentavano e mi turbavano. Ma l'aspetto peggiore di questa situazione è che, dopo il pompino, avevamo l'abitudine di rivolgere insieme una fervida preghiera di ringraziamento al Signore; ma ora, niente pompino, e niente preghiera!
Questa mancanza di devozione mi faceva star male, ancor più dell'arrapamento insoddisfatto, perché mi sentivo lontano da Gesù. La situazione è continuata così finché un giorno la mia collega, vedendomi tanto nervoso e abbacchiato, mi ha preso in disparte e mi ha chiesto la ragione del mio drastico cambiamento: sempre allegro e giulivo sino ad un mese prima, e poi lunatico e triste. Perciò mi sono confidato con lei, pensando che, una ragazza con delle tette così generose, non poteva che essere comprensiva e gentile come una mamma. Non mi sbagliavo: Daniela si è presa tanto a cuore il mio cruccio, che ha voluto intervenire subito per aiutarmi a rimediare. Da allora, ogni volta che mi vede di malumore, Daniela mi chiede di accompagnarla all'archivio o al magazzino, posti di solito deserti, e appena siamo da soli mi apre la patta e abilmente esegue un gioioso pompino, con il quale mi rinfranca meravigliosamente. Devo dire che lei aveva la cattiva abitudine di sputare il seme, una volta terminato il pompino, ma io le ho spiegato che così facendo si commette un peccato gravissimo, e che è necessario che il seme non venga mai sprecato. Allora abbiamo trovato un rimedio anche a questo problema, e lei me lo passa tramite bacio, così io posso inghiottirlo: in fin dei conti, è tutta roba mia! Non manchiamo mai di dire una preghiera al Signore, dopo l'atto, per ringraziarlo del bene goduto, e così in qualche modo sono tornato alla devozione che ero solito praticare.
In conclusione, considerate le precauzioni che ho adottato con Daniela per evitare lo spreco del seme, posso essere abbastanza tranquillo che non sto facendo nulla di male e che il mio comportamento è corretto? Vorrei aggiungere che Daniela non si spoglia quando mi pratica il servizietto, e che non ci tocchiamo, fatto salvo il bacio necessario per trasferire il seme dalla sua bocca alla mia.
Grazie di cuore della risposta che mi vorrai dare, tuo fratello in Cristo,
Claudio
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Caro Claudio, devoto fratello in Cristo, la sessualità è importante nella vita di un cristiano, come tante volte già ho avuto occasione di ribadire. Ma per sapere come comportarsi affinché la sessualità venga vissuta nel rispetto della Volontà di Dio, dobbiamo consultare la Bibbia, che contiene la Parola del Signore.
La Bibbia contiene davvero tutto quello che ci serve sapere nella nostra vita di cristiani, e anche molto di più, perché, a saperla leggere, ci possiamo trovare predizioni straordinariamente precise della vita personale di ciascuno di noi. Questa è stata la grande potenza dei Profeti!
Per iniziare, studiamo prima il tema negli aspetti più generali.
L'argomento sessuale si trova fin dalla Genesi, nella quale sono espresse essenziali verità teologico-spirituali. Il primo e secondo capitolo appaiono quasi paralleli, come scritti da mani diverse: ci sono infatti due diverse descrizioni della creazione. Nella prima è scritto che Dio crea l'uomo maschio e femmina. Nella seconda la donna è tratta dall'uomo. Nella prima si accentua la parità sociale e spirituale tra l'uomo e la donna. Nella seconda si evidenzia la complementarietà: l'uomo ha bisogno della donna e la donna dell'uomo: i due si uniranno e saranno una sola carne.
La sessualità è vista come unione indissolubile di due entità, due persone distinte, paritarie, ma diverse. I due diventano come una nuova persona. Già in questo aspetto la sessualità è piena creazione, è continuità dell'opera creatrice di Dio, perché dalla loro unione nasce una nuova persona, un "noi" che non è semplice "somma" delle due persone, ma opera nuova: i due saranno una sola carne, non più io, non più tu, ma solo noi. Ecco perciò, che la fellatio, atto sessuale nel quale la donna accoglie nella propria bocca il membro virile, diviene potente simbolo di quell'unione totale e profonda tra uomo e donna. Quale maggior senso di reciproca appartenenza, che accettare, da parte della donna, nella propria delicata cavità orale la virilità maschile, e da parte dell'uomo avere la fiducia che la sua preziosa appendice non verrà morsicata?
Ora, se la tua Susanna non è sollecita in questo periodo - forse per un'indisposizione transitoria, devo credere, perché altrimenti non se ne spiega il motivo, ma un'ipotesi e un suggerimento per rimediare al problema te lo offrirò più avanti - a praticarti la fellatio nel momento in cui tu ne avresti maggior bisogno, cioè per smorzare la classica erezione mattutina, trovare un'altra donna che la sostituisca nello svolgimento di questo compito essenziale per l'armonia dei coniugi mi sembra un'ottima soluzione.
E qui entra in gioco l'analisi che ci permette di capire come le Scritture contengano predizioni e istruzioni precise che riguardano proprio il tuo caso personale.
La tua collega Daniela ha suscitato il tuo interesse grazie al suo portamento e al seno generoso. Questo è stato senza ombra di dubbio un Segno di Dio. Troviamo infatti scritto nel Cantico dei Cantici: Quanto sono belli i tuoi piedi dentro le calzature, o figlia del principe. Le curve dei tuoi fianchi sono quasi monili fabbricati dall'artigiano. Il tuo ombelico è una coppa tornita, non vuota di bevanda. Il tuo ventre è quale un mucchio di grano custodito dai gigli. Le tue coppe quali due caprioli gemelli. Il tuo collo torre d'avorio. I tuoi occhi son come le vasche di Hesebon alla porta di Bathrabin, il tuo naso quasi una torre da Libano che guarda a Damasco. Il tuo capo come la porpora del re, di perfetto lavoro. Quanto sei bella, e quanto ammirevole, carissima, in delizia. Il tuo portamento è di palma, le tue mammelle son grappoli d'uva. Ho detto salirò sulla palma e ne coglierò i frutti e saranno le tue mammelle come grappoli della vigna, quella bocca avrà profumo di mela. La tua bocca è come vino ottimo degno di essere bevuto dal mio diletto, d'essere gustato dalle sue labbra e dai suoi denti. (CdC 7, 1-10).
In questo passo viene descritta con ricchezza di dettagli una donna prosperosa dalle mammelle "come grappoli d'uva". Questa descrizione non potrebbe adattarsi alla tua collega Daniela? Lo vedi com'è grande la lungimiranza del Signore, che in un Libro antichissimo aveva già previsto quello che sarebbe accaduto millenni più tardi?
Anche il riferimento alla bocca che è "come vino ottimo degno di essere bevuto" è un'evidente allusione alla pratica che hai adottato, di bere il tuo seme dalla sua bocca. Dunque Daniela ti è stata inviata dal Signore, è un Suo strumento di guida e redenzione mandato proprio per mantenerti sulla retta Via e scongiurare che tu, preso dalla tristezza e dal malumore, possa attardarti in cattivi pensieri.
Leggiamo ancora: Che lui mi baci con i baci della sua bocca. Più dolci del vino sono le sue carezze, più inebrianti dei suoi profumi. Tu stesso sei tutto un profumo; vedi, le ragazze si innamorano di te! Prendimi per mano e corriamo. Portami nella tua stanza, o mio re. Godiamo insieme, siamo felici. Il tuo nome è più dolce del vino. A ragione le ragazze si innamorano di te! (CdC 1,1-4).
Ecco l'evidente allusione al vostro costume di appartarvi nei magazzini o nell'archivio della ditta: "portami nella tua stanza, o mio re".
Ma c'è molto altro ancora: Il tuo amore, sorella mia, è così bello, molto più dolce del vino! Il tuo profumo è più gradevole di tutti gli aromi. Le tue labbra sanno di miele, mia sposa, la tua lingua ha il sapore del miele e del latte. Le tue vesti hanno il profumo del Libano. Sorella mia, mia sposa, sei come un giardino recintato e chiuso, come una sorgente inaccessibile. Le tue nascoste bellezze sono un giardino di melograni, di frutti squisiti con piante di cipro, nardo e zafferano, cannella e cinnamoro, ogni specie di piante d'incenso, mirra e aloe e tutti i profumi più rari. Tu sei una sorgente di giardino, fontana di acque vive, ruscello che scende dai monti del Libano. Alzati vento del nord, vieni vento del sud, spandete i profumi del mio giardino. E tu amore mio, vieni nel tuo giardino, gusta i frutti squisiti! Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, mia sposa. Raccolgo la mia mirra e le mie erbe profumate. Mangio il miele del mio favo, bevo il mio latte e il mio vino. (Cdc 4,10-16 6,1).
"Le tue nascoste bellezze": perché Daniela non si spoglia davanti a te, non ti fa vedere le bellezze del proprio corpo. "Sono venuto nel mio giardino", cioè allude al fatto che tu eiaculi nella bocca di Daniela, che era stata appena paragonata ad un giardino, e "bevo il mio latte e il mio vino" si riferisce palesemente al fatto che poi bevi il tuo stesso seme.
Perciò, caro Claudio, quale prova più evidente che il tuo comportamento è inappuntabile e del tutto consono al volere di Dio?
Vediamo adesso di studiare più in dettaglio l'inconveniente lamentato dalla tua Susanna nel momento in cui si dovrebbe disporre a praticarti la fellatio mattutina, gesto che ogni buona moglie cristiana dovrebbe essere sempre disponibile ad offrire al proprio coniuge. Riferisci che lei si lamenta per il cattivo gusto del tuo sperma. Non può essere che tu abbia cambiato abitudini alimentari, dopo il matrimonio? È un caso che succede di frequente. Perché ne faccio menzione? Ebbene, lo sperma di per sé è un ottimo alimento, nutriente e privo di controindicazioni. Esso contiene svariati oligoelementi, come acido ascorbico, calcio, acido citrico, fruttosio, magnesio, fosforo, potassio, sodio, sorbitolo, vitamina B12 e zinco. Insomma è un vero giulebbe. Vedi quant'è vero ciò che dice Gesù in persona, quando chiama lo sperma "acqua viva": Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». (Giovanni 4,10-16). In questo passo, Gesù propone ad una donna di Samaria di insegnarle come praticare la fellatio per ottenere l'acqua via, ossia lo sperma da bere, che la nutrirà e la disseterà senza mai stancarla. Giustamente vuole convocare il marito della donna per istruirla sul modo corretto di praticare la fellatio al suo coniuge legittimo, ma la donna risponde: Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta.» (Giovanni 4,17-19). Dunque Gesù non si scoraggia per l'indisponibilità del coniuge della donna, ma, molto probabilmente anche se nel Vangelo non è scritto esplicitamente, avrà acconsentito a che la donna praticasse la fellatio a lui stesso, pur di poterla educare al nobile gesto.
Bene, tornando al tuo caso particolare, è pur vero però che il sapore del seme maschile viene fortemente influenzato dalla dieta. Una dieta sbilanciata può determinare effetti spiacevoli sul sapore del seme. Per correggere questo problema, dovresti provare a consumare molta frutta, in particolare fragole, e limitare caffè e alcolici. Vedrai che Susanna sarà molto più disposta a praticarti la fellatio anche di prima mattina, una volta che avrà degustato il tuo sperma rinnovato nel sapore. Un altro piccolo accorgimento utile può essere accompagnare la deglutizione dello sperma con un sorso di sciroppo d'acero, che è un ottimo dolcificante naturale e inoltre ha un effetto depurativo. Naturalmente puoi sempre continuare ad avvalerti anche dell'aiuto di Daniela, perché sarebbe un peccato non accettare quello che con tutta evidenza è un dono di Dio.
Un kiloJesus di benedittanza tanto sull'unione coniugale tua e di Susanna, quanto sul sodalizio devoto tra te e Daniela. Che Dio vi guidi sulla Sua Via!
Vostro Moreno
Caro Moreno,
sono un devoto cristiano e ho sempre cercato di seguire la Via del Signore, come anche tu cerchi di fare, generosamente dispensando saggi consigli che aiutano i tuoi lettori a mantenersi sulla retta via.
Ti racconto la mia vicenda confidando che tu possa darmi una buona indicazione su come comportarmi per non rischiare di peccare.
Qualche mese fa, ho sposato la mia amata Susanna, ben s'intende in Chiesa. Premetto che, durante il fidanzamento, tra di noi c'era stata sempre perfetta armonia, al punto che vivevamo assieme già da un anno. Perciò, la cerimonia nuziale è stata solo la conferma della nostra profonda unione spirituale di fronte al Signore.
Però, proprio da quando siamo ufficialmente coniugi, ha iniziato a manifestarsi qualche piccola incomprensione. Infatti, quando eravamo fidanzati, Susanna non mancava mai di onorare le mie erezioni mattutine con un soave pompino, che eseguiva correttamente senza mai la minima dispersione del seme, che anzi inghiottiva avidamente; ma dopo il matrimonio improvvisamente ha iniziato a rifiutarsi di praticarmelo, sostenendo che, di prima mattina, il sapore dello sperma la disgusta e le indispone lo stomaco. Questo mi metteva di cattivo umore, perché restavo arrapato per tutta la giornata, e le fantasie erotiche sulla mia procace collega Daniela mi tormentavano e mi turbavano. Ma l'aspetto peggiore di questa situazione è che, dopo il pompino, avevamo l'abitudine di rivolgere insieme una fervida preghiera di ringraziamento al Signore; ma ora, niente pompino, e niente preghiera!
Questa mancanza di devozione mi faceva star male, ancor più dell'arrapamento insoddisfatto, perché mi sentivo lontano da Gesù. La situazione è continuata così finché un giorno la mia collega, vedendomi tanto nervoso e abbacchiato, mi ha preso in disparte e mi ha chiesto la ragione del mio drastico cambiamento: sempre allegro e giulivo sino ad un mese prima, e poi lunatico e triste. Perciò mi sono confidato con lei, pensando che, una ragazza con delle tette così generose, non poteva che essere comprensiva e gentile come una mamma. Non mi sbagliavo: Daniela si è presa tanto a cuore il mio cruccio, che ha voluto intervenire subito per aiutarmi a rimediare. Da allora, ogni volta che mi vede di malumore, Daniela mi chiede di accompagnarla all'archivio o al magazzino, posti di solito deserti, e appena siamo da soli mi apre la patta e abilmente esegue un gioioso pompino, con il quale mi rinfranca meravigliosamente. Devo dire che lei aveva la cattiva abitudine di sputare il seme, una volta terminato il pompino, ma io le ho spiegato che così facendo si commette un peccato gravissimo, e che è necessario che il seme non venga mai sprecato. Allora abbiamo trovato un rimedio anche a questo problema, e lei me lo passa tramite bacio, così io posso inghiottirlo: in fin dei conti, è tutta roba mia! Non manchiamo mai di dire una preghiera al Signore, dopo l'atto, per ringraziarlo del bene goduto, e così in qualche modo sono tornato alla devozione che ero solito praticare.
In conclusione, considerate le precauzioni che ho adottato con Daniela per evitare lo spreco del seme, posso essere abbastanza tranquillo che non sto facendo nulla di male e che il mio comportamento è corretto? Vorrei aggiungere che Daniela non si spoglia quando mi pratica il servizietto, e che non ci tocchiamo, fatto salvo il bacio necessario per trasferire il seme dalla sua bocca alla mia.
Grazie di cuore della risposta che mi vorrai dare, tuo fratello in Cristo,
Claudio
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Caro Claudio, devoto fratello in Cristo, la sessualità è importante nella vita di un cristiano, come tante volte già ho avuto occasione di ribadire. Ma per sapere come comportarsi affinché la sessualità venga vissuta nel rispetto della Volontà di Dio, dobbiamo consultare la Bibbia, che contiene la Parola del Signore.
La Bibbia contiene davvero tutto quello che ci serve sapere nella nostra vita di cristiani, e anche molto di più, perché, a saperla leggere, ci possiamo trovare predizioni straordinariamente precise della vita personale di ciascuno di noi. Questa è stata la grande potenza dei Profeti!
Per iniziare, studiamo prima il tema negli aspetti più generali.
L'argomento sessuale si trova fin dalla Genesi, nella quale sono espresse essenziali verità teologico-spirituali. Il primo e secondo capitolo appaiono quasi paralleli, come scritti da mani diverse: ci sono infatti due diverse descrizioni della creazione. Nella prima è scritto che Dio crea l'uomo maschio e femmina. Nella seconda la donna è tratta dall'uomo. Nella prima si accentua la parità sociale e spirituale tra l'uomo e la donna. Nella seconda si evidenzia la complementarietà: l'uomo ha bisogno della donna e la donna dell'uomo: i due si uniranno e saranno una sola carne.
La sessualità è vista come unione indissolubile di due entità, due persone distinte, paritarie, ma diverse. I due diventano come una nuova persona. Già in questo aspetto la sessualità è piena creazione, è continuità dell'opera creatrice di Dio, perché dalla loro unione nasce una nuova persona, un "noi" che non è semplice "somma" delle due persone, ma opera nuova: i due saranno una sola carne, non più io, non più tu, ma solo noi. Ecco perciò, che la fellatio, atto sessuale nel quale la donna accoglie nella propria bocca il membro virile, diviene potente simbolo di quell'unione totale e profonda tra uomo e donna. Quale maggior senso di reciproca appartenenza, che accettare, da parte della donna, nella propria delicata cavità orale la virilità maschile, e da parte dell'uomo avere la fiducia che la sua preziosa appendice non verrà morsicata?
Ora, se la tua Susanna non è sollecita in questo periodo - forse per un'indisposizione transitoria, devo credere, perché altrimenti non se ne spiega il motivo, ma un'ipotesi e un suggerimento per rimediare al problema te lo offrirò più avanti - a praticarti la fellatio nel momento in cui tu ne avresti maggior bisogno, cioè per smorzare la classica erezione mattutina, trovare un'altra donna che la sostituisca nello svolgimento di questo compito essenziale per l'armonia dei coniugi mi sembra un'ottima soluzione.
E qui entra in gioco l'analisi che ci permette di capire come le Scritture contengano predizioni e istruzioni precise che riguardano proprio il tuo caso personale.
La tua collega Daniela ha suscitato il tuo interesse grazie al suo portamento e al seno generoso. Questo è stato senza ombra di dubbio un Segno di Dio. Troviamo infatti scritto nel Cantico dei Cantici: Quanto sono belli i tuoi piedi dentro le calzature, o figlia del principe. Le curve dei tuoi fianchi sono quasi monili fabbricati dall'artigiano. Il tuo ombelico è una coppa tornita, non vuota di bevanda. Il tuo ventre è quale un mucchio di grano custodito dai gigli. Le tue coppe quali due caprioli gemelli. Il tuo collo torre d'avorio. I tuoi occhi son come le vasche di Hesebon alla porta di Bathrabin, il tuo naso quasi una torre da Libano che guarda a Damasco. Il tuo capo come la porpora del re, di perfetto lavoro. Quanto sei bella, e quanto ammirevole, carissima, in delizia. Il tuo portamento è di palma, le tue mammelle son grappoli d'uva. Ho detto salirò sulla palma e ne coglierò i frutti e saranno le tue mammelle come grappoli della vigna, quella bocca avrà profumo di mela. La tua bocca è come vino ottimo degno di essere bevuto dal mio diletto, d'essere gustato dalle sue labbra e dai suoi denti. (CdC 7, 1-10).
In questo passo viene descritta con ricchezza di dettagli una donna prosperosa dalle mammelle "come grappoli d'uva". Questa descrizione non potrebbe adattarsi alla tua collega Daniela? Lo vedi com'è grande la lungimiranza del Signore, che in un Libro antichissimo aveva già previsto quello che sarebbe accaduto millenni più tardi?
Anche il riferimento alla bocca che è "come vino ottimo degno di essere bevuto" è un'evidente allusione alla pratica che hai adottato, di bere il tuo seme dalla sua bocca. Dunque Daniela ti è stata inviata dal Signore, è un Suo strumento di guida e redenzione mandato proprio per mantenerti sulla retta Via e scongiurare che tu, preso dalla tristezza e dal malumore, possa attardarti in cattivi pensieri.
Leggiamo ancora: Che lui mi baci con i baci della sua bocca. Più dolci del vino sono le sue carezze, più inebrianti dei suoi profumi. Tu stesso sei tutto un profumo; vedi, le ragazze si innamorano di te! Prendimi per mano e corriamo. Portami nella tua stanza, o mio re. Godiamo insieme, siamo felici. Il tuo nome è più dolce del vino. A ragione le ragazze si innamorano di te! (CdC 1,1-4).
Ecco l'evidente allusione al vostro costume di appartarvi nei magazzini o nell'archivio della ditta: "portami nella tua stanza, o mio re".
Ma c'è molto altro ancora: Il tuo amore, sorella mia, è così bello, molto più dolce del vino! Il tuo profumo è più gradevole di tutti gli aromi. Le tue labbra sanno di miele, mia sposa, la tua lingua ha il sapore del miele e del latte. Le tue vesti hanno il profumo del Libano. Sorella mia, mia sposa, sei come un giardino recintato e chiuso, come una sorgente inaccessibile. Le tue nascoste bellezze sono un giardino di melograni, di frutti squisiti con piante di cipro, nardo e zafferano, cannella e cinnamoro, ogni specie di piante d'incenso, mirra e aloe e tutti i profumi più rari. Tu sei una sorgente di giardino, fontana di acque vive, ruscello che scende dai monti del Libano. Alzati vento del nord, vieni vento del sud, spandete i profumi del mio giardino. E tu amore mio, vieni nel tuo giardino, gusta i frutti squisiti! Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, mia sposa. Raccolgo la mia mirra e le mie erbe profumate. Mangio il miele del mio favo, bevo il mio latte e il mio vino. (Cdc 4,10-16 6,1).
"Le tue nascoste bellezze": perché Daniela non si spoglia davanti a te, non ti fa vedere le bellezze del proprio corpo. "Sono venuto nel mio giardino", cioè allude al fatto che tu eiaculi nella bocca di Daniela, che era stata appena paragonata ad un giardino, e "bevo il mio latte e il mio vino" si riferisce palesemente al fatto che poi bevi il tuo stesso seme.
Perciò, caro Claudio, quale prova più evidente che il tuo comportamento è inappuntabile e del tutto consono al volere di Dio?
Vediamo adesso di studiare più in dettaglio l'inconveniente lamentato dalla tua Susanna nel momento in cui si dovrebbe disporre a praticarti la fellatio mattutina, gesto che ogni buona moglie cristiana dovrebbe essere sempre disponibile ad offrire al proprio coniuge. Riferisci che lei si lamenta per il cattivo gusto del tuo sperma. Non può essere che tu abbia cambiato abitudini alimentari, dopo il matrimonio? È un caso che succede di frequente. Perché ne faccio menzione? Ebbene, lo sperma di per sé è un ottimo alimento, nutriente e privo di controindicazioni. Esso contiene svariati oligoelementi, come acido ascorbico, calcio, acido citrico, fruttosio, magnesio, fosforo, potassio, sodio, sorbitolo, vitamina B12 e zinco. Insomma è un vero giulebbe. Vedi quant'è vero ciò che dice Gesù in persona, quando chiama lo sperma "acqua viva": Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». (Giovanni 4,10-16). In questo passo, Gesù propone ad una donna di Samaria di insegnarle come praticare la fellatio per ottenere l'acqua via, ossia lo sperma da bere, che la nutrirà e la disseterà senza mai stancarla. Giustamente vuole convocare il marito della donna per istruirla sul modo corretto di praticare la fellatio al suo coniuge legittimo, ma la donna risponde: Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta.» (Giovanni 4,17-19). Dunque Gesù non si scoraggia per l'indisponibilità del coniuge della donna, ma, molto probabilmente anche se nel Vangelo non è scritto esplicitamente, avrà acconsentito a che la donna praticasse la fellatio a lui stesso, pur di poterla educare al nobile gesto.
Bene, tornando al tuo caso particolare, è pur vero però che il sapore del seme maschile viene fortemente influenzato dalla dieta. Una dieta sbilanciata può determinare effetti spiacevoli sul sapore del seme. Per correggere questo problema, dovresti provare a consumare molta frutta, in particolare fragole, e limitare caffè e alcolici. Vedrai che Susanna sarà molto più disposta a praticarti la fellatio anche di prima mattina, una volta che avrà degustato il tuo sperma rinnovato nel sapore. Un altro piccolo accorgimento utile può essere accompagnare la deglutizione dello sperma con un sorso di sciroppo d'acero, che è un ottimo dolcificante naturale e inoltre ha un effetto depurativo. Naturalmente puoi sempre continuare ad avvalerti anche dell'aiuto di Daniela, perché sarebbe un peccato non accettare quello che con tutta evidenza è un dono di Dio.
Un kiloJesus di benedittanza tanto sull'unione coniugale tua e di Susanna, quanto sul sodalizio devoto tra te e Daniela. Che Dio vi guidi sulla Sua Via!
Vostro Moreno