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giovedì 29 agosto 2013

Perché aspettare il matrimonio per fare l'amore?



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Caro Moreno,
mi chiamo Emma, sono una ragazza di 21 anni credente nella religione cristiana, che mi è stata insegnata sin da bambina. Seguo da tempo il tuo blog e leggo sempre con attenzione le risposte che tu e gli altri Illuminati date alle persone credenti che si rivolgono a voi. Oggi ti sottopongo il mio caso personale perché sono un po' confusa e non so bene come comportarmi.

Da tre mesi sono fidanzata con Leonardo, un mio coetaneo della mia stessa parrocchia, anche lui credente e devoto. Leo non conosce il vostro blog, anche se l'ho invitato più volte a leggervi lui insiste che solo gli insegnamenti della sua catechista, la signora Luisa, siano quelli da ascoltare. Bene, il problema è che la catechista gli ha inculcato l'idea che ci si debba astenere dal sesso fino a dopo il matrimonio. Superfluo dire che io vorrei tanto far l'amore con lui; lui dice che mi desidera, ma che il sacrificio che facciamo con la castità è gradito a Gesù e questo ci assicura la benevolenza del Signore.

Io non so cosa fare, in un primo tempo mi ero rassegnata ad aspettare, però la mia amica Manuela mi ha detto che Leo è gay, perché lo ha visto in atteggiamenti intimi con Gaetano che è un uomo maturo che fa parte del coro della parrocchia. Tu cosa mi consigli?

Grazie in anticipo della tua risposta, che Gesù ti benedica,
Emma

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Carissima Emma, devota sorella in Cristo, il quesito che mi poni è molto delicato ma va affrontato con grande chiarezza perché è in gioco la tua vita futura.

In generale, è vero che il rapporto sessuale dovrebbe essere riservato soltanto ai coniugi la cui unione sia stata benedetta dal Signore. Infatti, il corpo della donna è il tempio del Signore, e la sua soglia può essere varcata solo dopo il Santissimo Sacramento: ... se la giovane non è stata trovata vergine, allora si farà uscire quella giovane all'ingresso della casa di suo padre, e la gente della sua città la lapiderà a morte, perché ha commesso un atto infame... (Deu 22,20-21).

D'altro canto è anche vero che non c'è alcuna ragione perché i fidanzati debbano astenersi dalle attività sessuali che non comportino la perdita della verginità. Nella Bibbia, per esempio, non ci sono restrizioni di sorta per il sesso anale, anzi in numerosi passi questo viene esaltato.

La Bibbia dice: curvano a terra il capo le vergini di Gerusalemme (Lam 2,10 Iod), indicando come una fanciulla dovrebbe posizionarsi per ricevere il membro nell'ano. Un altro passo molto suggestivo delle Sacre Scritture parla dell'orgoglio di una donna per le sue "valli" (riferendosi al solco tra le natiche) che stuzzica il suo innamorato a possederla da dietro: Perché ti vanti delle tue valli, figlia ribelle? Confidi nei tuoi tesori ed esclami: "Chi verrà contro di me?" (Ger 49,4).

Quindi da questi passi si deduce immediatamente che il sesso anale è perfettamente adeguato per le vergini (vedi la risposta ad Anna: Sesso anale secondo la Volontà di Dio), e infatti consente di mantenere intatta la verginità, in vista del matrimonio, pur dando soddisfazione alle naturali pulsioni della carne senza dispiacere all'Eterno.

Un altro modo possibile per dare soddisfazione ad un maschio è quello di praticargli il sesso orale. Questo è raccomandato da Gesù in persona.

Infatti Giovanni ci racconta dell'incontro di Gesù con una donna di Samaria: Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest'acqua viva?...» Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell'acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna».  «Signore – gli dice la donna –, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui». (Gio 4,10-16). "Acqua viva" in questo contesto si riferisce allo sperma che letteralmente è il liquido della vita. Come indica Cristo, bere l'acqua viva offre un ristoro spirituale per l'anima. Quando la donna chiede a Gesù dove lei possa trovare quest'acqua, lui le dice di portare suo marito, chiaramente con l'intenzione di istruirla su come praticargli la fellatio e ingoiare il suo sperma.

Attenzione solo ad un dettaglio, cara Emma: l'unico peccato che potrebbe venir commesso è quello di spreco del seme. Qualunque tipo di attività sessuale si pratichi, è importantissimo evitare di spargere il seme: questo è un peccato che fa orrore a Dio e che spesso viene punito con grande severità.

Racconta infatti la Bibbia che Onan peccò contro Dio spargendo il proprio seme sulla terra: Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva il seme per terra, per non dare un discendente al fratello. Ciò che egli faceva era male agli occhi del Signore, il quale fece morire anche lui. (Gen 38,9-10). Questo passaggio scritturale è inteso tradizionalmente come una condanna della masturbazione. Ma ad una lettura più attenta, diviene evidente che la situazione descritta non ha nulla a che fare con la masturbazione. Onan non si stava masturbando: lui si stava accoppiando con la moglie di suo fratello (vedova, dopo che Dio aveva fatto morire il fratello di Onan a causa di un grave peccato). Il peccato di Onan era ritirarsi ed eiaculare sul pavimento anziché nella donna. Lui faceva così per evitare di ingravidarla: Onan avrebbe potuto evitare facilmente la collera di Dio (e il castigo mortale), se avesse semplicemente messo il pene nella bocca della donna e lei avesse ingoiato il suo sperma, oppure se avesse copulato nell'ano. Questo gli avrebbe permesso di evitare di ingravidarla, e allo stesso tempo di prevenire lo spargimento del seme che è un'offesa agli occhi di Dio.

Fin qui dunque ho spiegato in linea generale come e perché la castità assoluta non sia affatto richiesta ai fidanzati che abbiano serie e ben meditate intenzioni di convolare a giuste nozze, e che si amino nella luce del Signore. Ma positivamente si possono altresì portare anche delle ottime ragioni che rendono conto di come anzi sia altamente raccomandabile praticare almeno una qualche forma di attività sessuale prima del matrimonio.

Il motivo più ovvio è che ciò serve a conoscersi meglio. I promessi sposi possono cominciare a condividere alcuni aspetti della vita in comune che saranno parte essenziale della loro unione futura. Poiché il matrimonio è indissolubile, questa conoscenza anticipata è cruciale per scongiurare la scoperta tardiva e irreparabile di incompatibilità non manifeste a prima vista. Aggiungo che un poco di sana attività sessuale fa bene alla coppia, rispetta e promuove l'intima natura del loro rapporto, aiuta i giovani a comprendere in profondità l'essenza del matrimonio.

Inoltre, il sesso unisce, crea cioè tra gli amanti un'unione affettiva, psichica, emotiva, intima e speciale che nessun'altra relazione è in grado di eguagliare. Il sesso produce un legame, poiché il corpo parla un linguaggio che va anche al di là delle intenzioni coscienti del partner. Ciò rafforza fin da subito l'affinità della coppia.

Altre buone ragioni sono che il rapporto sessuale è qualcosa che i giovani condividono solo l'uno con l'altro, e ciò quindi fa crescere la stima l'un per l'altro; e come accennato sopra, il fidanzamento è tempo di verifica della scelta, tant'è vero che si può ancora ripensarci. Ecco che la verifica della compatibilità sessuale può essere un elemento di giudizio importante.

Teniamo presente poi che, come tutti i sacramenti, anche il matrimonio cristiano è una comunicazione alla comunità di un avvenimento. Ai tempi dei primi cristiani, il matrimonio era l'annuncio della avvenuta costituzione di una coppia, non era l'annuncio della futura costituzione della coppia.

Pertanto la sostanza del sacramento è precedente al sacramento stesso: l'annuncio alla comunità è successivo. Infatti il percorso del tuo rapporto con Dio è innanzitutto tuo personale: in questo caso è personale del marito e della moglie che possono essere già tali ben prima della cerimonia. Tu puoi tranquillamente convivere e fare l'amore con il tuo partner se l'impegno che avete assunto è definitivo, consapevole e conforme alla fede che hai. L'annuncio alla comunità è opportuno ma i tempi sono ragionevolmente discrezionali.

Vedi dunque che gli insegnamenti della signora Luisa sono decisamente erronei. Purtroppo molti si arrogano la pretesa di conoscere la Parola di Dio ma ben pochi sono quelli realmente competenti e, soprattutto, realmente ispirati direttamente da Dio, come noi Illuminati.

Ora, per venire al tuo caso personale, penso che avrai già intuito quale sia la strada per risolvere il problema. Appartati con il tuo Leo e, in un momento di tenerezza e di coccole, inizia a praticargli una fellatio. Se reagisce positivamente e ti sembra contento, sarà un buon indizio. Se invece dovesse respingerti, il sospetto della tua amica Manuela potrebbe essere fondato!

Che la benedittanza di Gesù si riversi su di te, un abbraccio fraterno,
Moreno