Cerca le Santissime Risposte

lunedì 30 dicembre 2013

La profezia del Cavaliere Templare

«
Caro Zaccaria,
sono Faustino, un credente devoto e assiduo, da sempre attento alle sorti dell'amata Chiesa Cattolica. Non voglio annoiarti con il racconto di quali angosce mi abbiano spesso attanagliato, assistendo alle gravi crisi che la Santa Chiesa si è trovata ad attraversare. Solo da quando c'è il nuovo Papa Francesco, stavo un po' tirando un sospiro di sollievo, vedendo che la sua opera è molto positiva e promette di rafforzare la fede e la coesione dei credenti cattolici.

Ma un'altra gravissima minaccia si para all'orizzonte! C'è quella terribile profezia... Jacques de Molay Molay, l'ultimo dei Templari, ha predetto la fine del papato entro il 18 marzo 2014. Manca pochissimo oramai! Che cosa succederà? Ti scongiuro, Zaccaria, non lasciarmi in queste ambasce, dimmi se Papa Francesco e la Chiesa arriveranno alla prossima primavera.

Con grande deferenza,
Faustino

»

Caro Faustino,
purtroppo sì, Jacques de Molay Molay pronunciò, poco prima di essere arso sul rogo, quattro profezie.

  1. Rivolgendosi a Papa Clemente V gli disse: "Tu morirai entro 40 giorni", e Clemente V morì 33 giorni dopo.
  2. Rivolgendosi verso il Re Filippo IV di Francia detto il Bello disse: "Tu morirai entro la fine del 1314", e Filippo il Bello morì il 29 Novembre 1314.
  3. Rivolgendosi verso la Monarchia Francese disse: "La casa reale Francese cadrà definitivamente entro la 13° generazione da Filippo IV", e Luigi XVI fu il 13° discendente di Filippo IV e ultimo Re di Francia.
  4. Rivolgendosi alla Chiesa Romana disse: "Il Papato terminerà entro 700 anni dalla mia morte". Jacques de Molay Molay morì il 18 Marzo 1314...
È abbastanza evidente che, se tre profezie si sono avverate in modo assolutamente esatto, molto probabilmente anche la quarta profezia si avvererà con altrettanta ineluttabile precisione. Cosa si può fare per scongiurare questa sciagura?

Analizziamo meglio cosa ci dice la storia.

Jacques de Molay fu l'ultimo Maestro dell'ordine dei Cavalieri templari.

Nacque fra il 1240 e il 1250, figlio del nobile burgundo Jean de Longwy e della figlia del Sire di Rahon. Dato che più luoghi recano il nome Molay, è soltanto per tradizione che si designa come città natale di Jacques una Molay presso Besançon.

Nel 1265 venne accolto nell'ordine dei Templari a Beaune. A condurre le cerimonie di iniziazione furono Ymbert de Peraudo e Amalric de Ruppe. Nel 1285 venne nominato Conte di San Giovanni d'Acri, ma nel 1290 si stabilì a Cipro e pertanto non poté partecipare alla difesa di San Giovanni d'Acri nel 1291. A partire dal 1294 ricoprì la carica di capo dell'Ordine.

Nel corso del processo ai Templari del 1307 fu assoggettato alla tortura avallando le tesi dell'accusa e quindi condannato alla prigionia a vita. Il sacerdote e studioso di simbolismo cristiano Louis Charbonneau-Lassay ipotizzò che i graffiti nella torre del Castello di Chinon fossero opera di Jacques de Molay ed eventualmente di Geoffrey de Charnay durante la loro prigionia. L'ordine dei Templari fu definitivamente soppresso durante la riunione degli Stati Generali del 1308.

In seguito Jacques de Molay ritrattò le sue dichiarazioni. Ciò lo condannò al rogo assieme al compagno di prigionia Goeffrey de Charney.

De Molay e Goeffrey de Charney sulla pira
Il 18 marzo 1314 Jacques de Molay, ultimo maestro dell’Ordine dei Cavalieri del Tempio e il nobile Goffredo di Charney furono arsi sull’isola della Senna detta dei giudei, nei pressi di Notre Dame; questa fu la vendetta di Filippo IV il Bello, detto anche il Falsario, verso l’Ordine.

Come racconta Goffredo di Parigi, che assistette a quello che potremmo definire un assassinio di stato, De Molay si comportò più che dignitosamente, andando incontro alla morte su una pira che era stata preparata per lui e per il suo inseparabile amico di Charney. Ecco le parole del testimone: il Gran Maestro, quando vide il fuoco acceso, si spogliò senza esitazioni. Riferisco come lo vidi. Egli si tolse gli indumenti, esclusa la camicia, lentamente e con aspetto tranquillo, senza affatto tremare, sebbene lo spingessero e lo scuotessero molto. Lo presero per assicurarlo al palo e gli legarono le mani con una corda, ma egli disse ai suoi carnefici: "almeno, lasciatemi congiungere un po' le mani e dire a Dio la mia preghiera, poiché questo ne è il momento, essendo in punto di morte; e Dio sa, ingiustamente. Ma accadranno ben presto disgrazie a coloro che ci condannano senza giustizia. Dio vendicherà la nostra morte; muoio con questa convinzione. Quanto a voi, Signore, rivolgetemi la faccia, vi prego, verso la Vergine Maria, Madre di Gesù Cristo (Cattedrale di Notre Dame de Paris). Gli fu concessa questa grazia e la morte lo prese così dolcemente, in questo atteggiamento, che ognuno ne restò meravigliato.

Pochi minuti dopo che il rogo venne acceso, di De Molay e di Goffredo di Charney non restava che la cenere; con loro scomparivano 196 anni di storia tumultuosa, fatta di atti eroici compiuti dai Cavalieri templari offuscati solo dal processo, costruito da Filippo il Bello, con prove false, con confessioni estorte con la tortura e la violenza, grazie alla complicità di Clemente V, colui che Dante descrisse così:
chè dopo lui verrà di più laida opra, (papa Bonifacio VIII)
di ver’ ponente, un pastor sanza legge
Nuovo Iasón sarà, di cui si legge
ne’ Maccabei; e come a quel fu molle

suo re, così fia lui chi Francia regge (Filippo il Bello)
e che confinò nell’inferno della Divina Commedia, (XIX.83), ovvero Bertrand de Gouth, eletto dopo la morte di Bonifacio VIII e passato anche alla storia per essere stato il Papa della cattività avignonese, cioè colui che trasferì la sede del papato da Roma ad Avignone.
Ma Clemente V sopravvisse solo 5 anni alla decisione storica di spostare la sede del papato e di pochi mesi soltanto all’infamia di aver avallato la fine dell’Ordine del Tempio; come del resto successe al re Filippo il Bello, morto anche lui nello stesso anno, come vaticinato da De Molay e come accadde all’anima nera dello stesso re, Guglielmo di Nogaret, l’uomo che si era reso protagonista dello schiaffo di Anagni e che aveva imbastito il processo contro i templari.

Che De Molay fosse uno spirito puro e innocente lo dimostra anche il fatto che assomigliava a Nostro Signor Gesù Cristo, anzi era proprio uguale, come due gocce d'acqua. Il documento che prova la somiglianza, è nientepopodimeno che la Sacra Sindone!

Il volto della Sacra Sindone e un ritratto di Jacques de Molay: perfetta somiglianza
Clemente V morì improvvisamente a Roquemaure-Gard il 20 aprile del 1314; erano passati soltanto 33 giorni da quel tragico rogo di Parigi; le cronache dicono che il papa morì di dissenteria, a causa di un'indigestione, ma qualcuno riporta la testimonianza del papa sul letto di morte con i lineamenti stravolti e la lingua nera, chiaro sintomo di possessione demoniaca.

Filippo IV il Bello (meglio sarebbe il falsario) morì in maniera altrettanto improvvisa a Fontainebleau, il 29 novembre 1314, in seguito alle conseguenze di una caduta da cavallo occorsa mentre partecipava ad una battuta di caccia.

Infine, quando il 21 gennaio 1793 Luigi XVI sali sul palco dove era eretta la ghigliottina che lo avrebbe decapitato, la terza profezia di De Molay arrivò a compimento, quasi cinque secoli dopo quel rogo sulla Senna.

Eccoci perciò al dunque. La quarta profezia - dovremmo però forse chiamarla maledizione - di De Molay, tra poco arriverà al suo termine. Si avvererà? Noi Illuminati, caro Faustino, pensiamo che solo una forza santificante di eccezionale potenza possa annullare la terribile profezia dell'ultimo dei Templari.

 
Quando verrà il momento, Papa Benedetto XVI sarà in prima linea a fianco di Papa Francesco
Ecco perché due Papi! Quando arriverà il tempo, ci saranno due grandi Papi a vegliare sulla Santa Chiesa. Benedetto XVI e Francesco, unendo le loro preghiere, potranno agevolmente contrastare l'effetto devastante della maledizione di De Molay. De Molay, il cavaliere templare, non avrebbe mai potuto immaginare che un simile fantastico stratagemma sarebbe stato opposto alla sua profezia!

La Santa Chiesa vincerà ancora una volta! Viva la Chiesa! Viva i Papi! Benedittanza a fiumi su tutti i fedeli. Alleluia!

Zaccaria