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domenica 12 gennaio 2014

Poligamia e Gangbang: Cosa ne Pensa Nostro Signore?



«Miei cari Fratelli in Cristo,
Sono una ragazza devota che frequenta assiduamente la parrocchia per fare del bene assistendo i poveri e non solo per pregare durante la Messa della domenica.
È durante tali attività che ho sviluppato un profondo legame con un gruppo di ragazzi molto devoti. Tale legame è sicuramente cementato dai comuni interessi spirituali (preghiamo insieme recitando tutte le sere almeno un rosario) e di volontariato (essendo amanti dell’arte, stiamo rendendo più bella ed accogliente la nostra Chiesa acquistando decori sacri più belli e ricchi con i soldi della questua e abbiamo contattato dei decoratori per fare riprendere gli affreschi della volta in modo che i poveri entrando in chiesa si sentano meglio accolti da Nostro Signore).
Tale legame sta crescendo e, mano a mano che ci conosciamo, emerge sempre più forte, anche una profonda attrazione fisica. Ne abbiamo parlato, prima isolatamente, poi tutti insieme, ed ho scoperto che sono tutti innamorati di me ed io di loro e, cosa straordinaria, nessuno di loro è geloso degli altri perché sentono che il mio immenso amore, è abbastanza grande per tutti loro.
Ne abbiamo parlato col Parroco, ma questi si è fortemente adombrato, ha detto che non dobbiamo più vederci e che io dovrei andare a frequentare un’altra parrocchia per evitare di metterli in tentazione.
Ma in tentazione di cosa? Il nostro è un sentimento profondo e pulito ed il mio desiderio di soddisfarli sessualmente non riesco a sentirlo come un peccato.
Vi prego aiutatemi con una vostra parola di conforto

 Maddalena»

Cara sorella in Cristo Maddalena,
Il tuo parroco è purtroppo legato ad interpretazioni errate delle scritture.
Il rapporto di amore con più persone dell’altro sesso è infatti ampiamente trattato dalla Bibbia e mai osteggiato. la Bibbia, anzi, non solo non condanna mai la poligamia in modo esplicito, ma la incoraggia chiaramente e senza alcun dubbio.
Fin dalla Genesi troviamo che 4:19: Lamec prese due mogli e in 16,2 Sara incoraggia il marito Abramo dicendo Ecco, il Signore mi ha impedito di avere prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli. Giacobbe sposò le due sorelle Rachele e Lia, che una volta rimaste sterili, procurarono al marito le schiave Bilhah e Zilpah perché procreassero con lui (Genesi 30, 1-13). La Bibbia poi (1 Re 11,3) ci dice con orgoglio che re Salomone aveva settecento principesse per mogli e trecento concubine!
Diverse personalità di riferimento che l’Antico Testamento ci presenta come modelli di saggezza e virtù erano dunque poligami: Abramo, Giacobbe, Davide e Salomone.
Non è neanche vero che Dio avrebbe preferito la monogamia, ma concesse la poligamia per necessità storica, infatti in Samuele 12, 7-8 si racconta che Natan disse a Davide: " Così dice il Signore, Dio d'Israele: Io ti ho unto re d'Israele … ho messo nelle tue braccia le donne del tuo padrone, … e, se questo fosse troppo poco, io vi avrei aggiunto anche altro! Dio cioè dice che se Davide non avesse avuto abbastanza mogli e concubine, gliene avrebbe dato ancora altre: sembra questa una forma di tolleranza verso una pratica sgradita o un incoraggiamento?
D’altra parte Dio ha voluto la poligamia soprattutto perché, come abbiamo già detto, è sempre stato dalla parte delle donne: a quei tempi, i maschi passavano gran parte del loro tempo a scannarsi l’un l’altro come la Bibbia stessa ci riferisce per cui decine di migliaia di donne con la monogamia non avrebbero trovato marito; una donna non sposata difficilmente avrebbe potuto provvedere a sé stessa da sola per cui sarebbe quasi sicuramente diventata prostituta o schiava.
La Bibbia non dice mai, come molti esegeti erroneamente interpretano, che Dio al momento della creazione avesse scelto la monogamia: la Genesi 2:24 dice si l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola, ma solo per sottolineare la profondità dell’unione non solo spirituale ma anche fisica fra il maschio e la femmina una volta sposati, non per limitare il numero di persone con cui si può essere una sola carne! Perché mai non dovrebbe essere possibile essere una sola carne con più mogli contemporaneamente?
Padre Hillman, grande esegeta, (Jeffrey H. Togay - "Adultery" Encyclopaedia Judaica vol. 2 col. 313) ha infatti criticato la Chiesa per aver abolito la poligamia considerando tale scelta una concessione alla cultura greco-romana (che ai tempi dell'Impero prescriveva una sola moglie legale).
Gi Ebrei, che basano la loro fede sul solo Antico Testamento,  possono infatti essere poligami, raccomandazione seguita in particolare dagli ebrei yemeniti, iraniani e sefarditi. Il consiglio del Talmud è di prendere al massimo 4 mogli.

Passando al Nuovo Testamento, troviamo che solo per i Vescovi e i Presbiteri Nostro Signore, per mano di San Paolo, chiede (1 Timoteo 3:2,12) che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta e (Tito 1:5-6), … perché stabilissi presbiteri in ogni città, …: il candidato deve essere irreprensibile, sposato una sola volta. Il clero doveva avere più tempo per dedicarsi alla comunità e più di una moglie avrebbe potuto distogliere uomini, seppure santi e retti, dai loro impegni! Dio non proibisce anche in questo caso la poligamia in generale, indica solo un limite per il clero.
Certo, nelle lettere agli Efesini 5:22-33, San Paolo descrive il rapporto matrimoniale parlando al singolare, ma le regole che ci pone si possono applicare anche se le mogli sono più di una:
  • Poiché il marito è capo della moglie, ma si può essere capo di più mogli,
  • Chi ama sua moglie ama se stesso, ma è possibile amare più coniugi come se stesso (come ci dice infatti sorella Maddalena),
  • Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e s'unirà a sua moglie, in questo caso il Santo evidenzia che i genitori si lasciano solo la prima volta che uno prende moglie.
Sempre nelle lettere agli Efesini 5:23-25, Nostro Signore per bocca di San Paolo ci dice ancora il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il Salvatore del suo corpo. … E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei; qui l’errore di molti esegeti che hanno affrontato questo difficile passo sicuramente privi di quell’illuminazione che Nostro Signore ha voluto donare a noi umili portavoce di Cristo, esegeti di Risposte Cristiane, diventa macroscopico: essi affermano infatti che se la poligamia fosse ammessa, la metafora dell’univoco rapporto di Cristo con la Chiesa come modello del rapporto matrimoniale decadrebbe. È invece esattamente il contrario! La Chiesa è infatti l’assemblea di tutti noi credenti e la metafora, riferita da San Paolo, vuole proprio rappresentare che, così come l’amore di Cristo si manifesta a tutti i suoi fedeli, indistintamente e contemporaneamente, così il marito, in un rapporto di poligamia, deve dimostrare il suo amore a tutte le sue mogli senza fare mancare loro nulla ne dal punto di vista dei sentimenti, ne dal punto di vista sessuale, ne dal punto di vista del sostentamento.

Sorgono a questo punto due problemi.
Il primo riguarda la poliandria: tutto questo vale anche per affermare che una donna può avere più mariti? Come abbiamo già dimostrato, San Paolo è il primo portavoce del femminimo di Nostro Signore e ci ha indicato la via alla parità dei sessi nominando per la prima volta la possibilità che sia la moglie e lasciare il marito in 1 Corinzi 7, 11: la moglie ... qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si riconcili. La donna ha dunque per Nostro Signore gli stessi diritti del maschio e anch’ella può quindi amare ed avere più mariti!
Certo poligamia e poliandria non sono consentite dalla legge degli stati occidentali, ma l’amore di Dio per i suoi figli e le sue figlie non accetta limiti imposti da un legislatore ateo e miscredente!
È quindi possibile sentirsi sposati a più persone dell’altro sesso nella profondità del nostro cuore: se l’amore che si prova reciprocamente è sincero Nostro Signore benedirà sicuramente questo rapporto e, tutti insieme, gli innamorati, saranno una sola carne.
Il secondo problema a questo punto è: come può un coniuge amare e soddisfare indistintamente e contemporaneamente più coniugi dell’altro sesso? Come possono essere non solo spiritualmente, ma anche fisicamente una sola carne?
La ovvia soluzione è che copulino contemporaneamente, tutti insieme, nello stesso talamo nuziale. 

Famiglia devota si accinge al dovere coniugale con un momento di raccoglimento e di preghiera

Scopriamo infatti che in Levitico 19, dove sono raccolte tutte le proibizioni che ci impone Nostro Signore in campo sessuale, non si fa assolutamente nessun riferimento a questa situazione che, probabilmente, ai tempi, doveva essere molto comune: gli antichi Ebrei avevano molte mogli e piccole case da pastori dove era sicuramente difficile accoppiarsi di nascosto con una delle mogli senza che le altre non venissero eccitate dai mugolii e pretendessero di partecipare a quanto il sacro vincolo del matrimonio impone.
 Tale pratica è in effetti molto diffusa anche oggi, non solo in medio oriente dove è incoraggiata da religione e leggi, grazie alla fortunata situazione che dà ai mussulmani governi di tipo teocratico, ma anche in occidente, dove purtroppo il papato ha perso il potere temporale e l’ateismo impera sui nostri codici civili.
Più che il pudore, la paura di essere confusi per pervertiti, fa si che questi giovani, con un animo ed un cuore così grande da amare senza gelosie e incomprensioni più persone dell’altro sesso, non ne parlino pubblicamente, ma, come nel caso della verifica di innocenza tramite acqua di amarezza, esistono siti dove essi condividono filmati che mostrano con orgoglio come sia possibile rendere grazie al Signore Nostro Iddio coinvolgendosi in una passione reciproca arrivando all’estasi di sentirsi una sola carne facendo della loro "conoscenza" reciproca un vero e proprio rito a rappresentare l'amore che Nostro Signore Gesù prova contemporaneamente per tutti i suoi fedeli (la sua Chiesa).

Giovane Moglie passeggia con orgoglio insieme ai suoi due mariti

Cara Sorella Maddalena, quello che possiamo quindi consigliarti è di non respingere quest’amore perchè è invece un grande dono del Signore, di amare con tutto il cuore, con tutta la tua anima i tuoi innamorati, di essere però sempre con tutti loro contemporaneamente nessuno escluso una sola carne in modo da non suscitare gelosie e mai separare ciò che Dio ha unito neanche per un istante, di non sprecare il seme e quindi di ingoiarlo sempre o di restituirlo nella bocca di uno di loro ed, infine, di realizzare un filmato da condividere in uno dei tanti siti religiosi a tale scopo dedicati. Dovrete vivere questi momenti con sacralità: considererai te stessa quale officiante di un inno in onore dell'amore di Cristo, mentre loro dovranno immedesimarsi nel corpo della nostra Madre Chiesa e sentirsi in ciò partecipi dell'amore di tutti i credenti verso Nostro Signore; dovranno perciò riversare su di te e sul tuo corpo la stessa passione che in quel momento il loro cuore dedicherà a Gesù, Nostro Signore.

Benedittanza a iosa a te ad ai tuoi innamorati

Tancredi

28 commenti:

  1. Le unioni poligamiche, sia poliginiche che poliandriche, sono naturalmente “aperte alla vita” secondo i dettami della Santa Chiesa, avendo la possibilità biologica di generare dei figli: dalle unioni poligamiche inoltre è possibile procreare più di quanto possa avvenire con una normale relazione eterosessuale di coppia. Per questa ragione dovrebbero essere incoraggiate e favorite.

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  2. Sorella Dolores sono daccordo con te, ma distinguerei tra poligamia e gangbang. Mentre nella poligamia il sesso è spesso finalizzato alla procreazione, nelle gangbang la donna viene solitamente riempita di sperma nell'ano e in bocca da più uomini. Ovviamente anche la gangbang è gradita al Signore perchè c'è sempre la possibilità che parte della gran quantità di sborra in gioco (spesso diversi litri) finisca in qualche modo per ingravidare la donna.
    Cascate di beneditanza a tutti

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  3. nel post "Nostro Signore è Maschilista?" ci viene posta una interessante domanda che mi sembra più attinente questo post relativo alla poligamia.
    riportiamo quindi qui la domanda ricevuta e la risposta
    Anonimo12 gennaio 2014 17:10
    Percio'se scopo con il mio ragazzo e suo fratello non e'peccato?Mi piacciono tutti due......Sandrino quando vieni?


    Cara Sorella in Cristo,
    il problema che poni è di indubbio interesse: ci chiedi se è lecito che i tuoi due mariti siano fratelli fra di loro.
    Anche in questo caso la Bibbia risponde al tuo problema: Levitico 18,18 ci dice “Non prenderai la sorella di tua moglie per farne una rivale, scoprendo la sua nudità insieme con quella di tua moglie, mentre questa è in vita.”
    Estendendo come San Paolo ci insegna ai diritti delle donne, sembrerebbe che quindi ciò che desideri non sia possibile.
    Ma leggiamo attentamente la parola del signore: l’imperativo del signore non è fine a se stesso, ma deriva da un fine preciso “non farne una rivale” e "non scoprire le nudità".
    Riguardo alle loro nudità, gli toccherà restare vestiti, ma questo è il problema minore.
    Riguardo alla rivalità, possiamo avere due possibile interpretazioni.
    In un primo caso si potrebbe affermare che non si applica nel tuo caso in quanto, anche oggi, è tipica la rivalità femminile, mentre per i maschi tale rivalità di solito, in una situazione aperta e senza inganni non sussiste.
    Per essere sicuri, però, consideriamo il caso di interpretazione più restrittiva per evitare di incorrere nelle ire di Nostro Signore: cosa dobbiamo fare per non rattristare Gesù nel caso in cui occorra evitare di provocare rivalità fra i due fratelli?
    Il mio consiglio è di fare in modo da rendere impossibile la rivalità concedendo contemporaneamente ad ognuno di loro uno dei tuoi orifizi (Due mariti due orifizi: la cosa è fattibile fino a tre ...).
    Ma non basta: poiché tali orifizi potrebbero presentare diverso gradimento sarai obbligata a tenere una rendicontazione delle sequenze con cui ne assegnerai l’uso ai due fratelli in modo da mantenere sempre la massima equità.
    Occorrerà infine che entrambi risultino da ogni rapporto egualmente esausti affinché nessuno dei due possa avere a pensare che tu hai dedicato all’altro maggiori attenzioni.
    Tutto questo potrebbe essere per te eccessivamente oneroso.
    Una buona soluzione per evitare tali complicazioni potrebbe allora essere quella di applicare la sana e benedetta pratica della doppia penetrazione.
    Come tu ben sai sicuramente da una corretta consultazione dei siti religiosi che una buona cristiana dovrebbe sempre frequentare (quei siti dove famiglie poligamiche benedette condividono i filmati in cui onorano Nostro Signore con interessanti riprese della loro vita sessuale), la doppia penetrazione avviene quando due mariti inseriscono contemporaneamente il loro pene nello stesso orifizio della amata moglie onorando e ringraziando ripetutamente Gesù Salvatore e la Vergine Maria e gridando "oh Yes" esattamente come avviene nei canti Gospel in momenti di paragonabile esaltazione mistica.
    (continua)

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  4. Tale atto va però gestito in modo da non incorrere nel grave peccato di omosessualità: mentre, come già è stato detto, se Nostro Signore ha fatto dono ad uno dei suoi figli di una mentalità sessuale diversa da quella che il suo fisico sembrerebbe proporgli, tale dono deve essere accettato, nel caso in cui due eterosessuali provino piacere da un rapporto omosessuale (Levitico 18:22 “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole.”) questa è perversione. Dovrete quindi evitare il contatto diretto fra i due membri per evitare la punizione di Nostro Signore e la dannazione eterna.
    Il consiglio è quello di ritagliare una spugna in modo da coprire senza sbordare l’area di possibile contatto fra i due membri, versare su di essa olio di vaselina che avrai provveduto a fare benedire opportunamente dal tuo parroco, frapporre la spugna fra i due membri eretti, fasciare il tutto con domopack per evitare che la spugna si allontani facendo attenzione a non tappare la punta dei membri in modo da non mettere ostacolo alla fecondazione (Onan per aver evitato di fecondare la moglie del fratello, come ben sai, ha fatto una brutta fine). A tale punto potrai concedere al piacere dei tuoi due mariti/fratelli uno qualunque dei tuoi tre orifizi senza più dovere tenere alcuna rendicontazione e quindi abbandonarti completamente all’atto ed all’estasi mistica dovuta al Signore: ricordate sempre infatti che tu stai rappresentando l’amore di Cristo per i suoi fedeli mentre loro stanno rappresentando l’amore della Chiesa per Nostro Signore! Invocate quindi spesso il nome del Signore, ma anche della sua Santa Madre e dei Santi che preferite se questo vi sarà di aiuto nel raggiungimento dello scopo (scusa il doppio senso, ma non mi veniva altro termine).
    Se infatti la semplice penetrazione è un inno all’amore fra i figli e le figlie di Dio, cosa può rappresentare al meglio l’amore fra Nostro Signore e la sua Chiesa se non una doppia penetrazione?
    Mi raccomando, quindi di condividere il filmato e di farci avere il link.

    Benedittanza a iosa a te e ai tuoi mariti e a Sandrino

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  5. Sandrino,ma é vero che hai inventato questo blog blasfemo perché i preti ti han fatto la festa da piccolo?

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    1. Chi ti credi di essere per giudicare i metodi moderni con cui i sacerdoti riescono a aggiungere maggiore intimità coi nostri giovani? è proprio grazie a questa intimità che il messaggio cristiano arriva prima dentro di loro. per i sacerdoti è spesso una fatica festeggiare allo stesso giorno con decine di giovani ancora imberbi, ma si sacrificano volentieri per la salvezza della loro anima! da una piccola apertura grandi messaggi possono raggiungere l'anima e fecondare uno spirito cristiano e, nel caso colpisca nel segno, condurre il giovane al seminario prima e al sacerdozio perdurando così nelle generazioni la via della santa apertura dell'anima a Nostro Signore. Già prima della venuta di Cristo grandi saggi ed educatori dell'antichità come Socrate sono state ingiustamente condannate per la loro apertura verso i giovani! attenti: diffamare il nostro clero non è cosa bella.
      benedittanza a tutti

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  6. In 1Timoteo 3, san Paolo spiega le caratteristiche che deve avere un cristiano per essere degno di diventare vescovo. Sembra quindi che si rivolga ad una stretta cerchia di persone.
    In 1 Pietro 14 e seguenti, però, è chiaro l’invito ad ogni credente ad aspirare alla santità; dunque le prescrizioni di san Paolo sono estensibili ad ogni credente.
    14 Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri d'un tempo, quando eravate nell'ignoranza, 15 ma ad immagine del Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta; 16 poiché sta scritto: Voi sarete santi, perché io sono santo.

    In Efesini5, 22-33 si descrive il rapporto marito-moglie paragonandolo a quello Cristo –Chiesa. Il singolare e il plurale sono usati per entrambe le parti del matrimonio (si parla di mogli e di mariti, o di moglie e marito, mai di marito e le sue mogli o moglie e si suoi mariti)

    Infine in Galati 5, San paolo parla delle opere della carne e di quelle dello spirito, dicendo chiaramente come sia doveroso “camminare secondo lo spirito”; Tra le opere della carne sono menzionate le orge (rapporti sessuali di gruppo) fornicazioni (rapporti sessuali fuori dal matrimonio), impurità e altre. L’amore è menzionato solo come opera dello Spirito. Siccome le opere dello spirito e quelle delle carne sono contrarie le une alle altre, (galati 5, 17), si deduce che i rapporti sessuali di gruppo e i rapporti sessuali che avvengono fuori dal matrimono (desideri della carne) non hanno a che fare con l’amore (che viene invece dallo spirito)

    Credo che le risposte di queste pagine non siano per niente cristiane, ma frutto di estrapolazioni dal contesto, operate in modo capace e volte ad ingannare chi è in difficoltà.
    Pace e bene a tutti

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    1. Caro Fratello in Cristo Claudio,
      hai ragione nell’affermare che bisogna aspirare ad una vita santa, ma ciò che è stato fatto credere per secoli da persone tristi e incattivite che hanno represso sessualmente e moralmente generazioni e generazioni di giovani è una falsa interpretazione della volontà di Dio e della Parola scritta con cui a noi si manifesta.
      Come ho scritto in un commento all’intervista dell’illuminato Profundo Martinez, nell’Antico Testamento si narra la prima fase dell’evoluzione dell’umanità: la donna è creata da Dio come costola dell’uomo perché con l’uomo si ricongiunga e torni ad essere una sola cosa nell’atto d’amore. L’atto d’amore rappresenta la ribellione alla fede, la ricerca della conoscenza e quindi della vita. Ma la vita è vita perché c’è la morte ed ha così inizio il ciclo vitale dell’umanità. La conoscenza è quindi conoscenza carnale da cui si genera nuova vita, è conoscenza della vita stessa, è quindi comprensione della natura e della scienza: L’Antico Testamento chiede all’uomo l’atto di fede per l’espiazione della colpa originaria di avere scelto la vita.
      Per inciso, è per tale motivo che il peccato originale è di tutta l’umanità e non solo di chi apparentemente ha compiuto la scelta: la scelta della vita è di tutti gli umani per il solo fatto di essere vivi!
      Per late motivo occorre che l’uomo espii. La conoscenza deve essere limitata al volere del signore, se la punizione alla richiesta di vita è stata la morte che prelude alla generazione di nuova vita, l’atto d’amore fra umani non deve essere sentimento reciproco, ma sola procreazione, la comprensione della scienza non deve essere rilevante conta solo l’amore verso Dio; occorre così espiare la colpa del peccato originale che quindi non è tanto all’origine dell’umanità stessa quanto all’origine di ogni umano.
      Poi però, Nostro Signore nella sua immensa bontà, attua il suo disegno: scende fra di noi e si fa uomo. Si fa uomo per essere coscienza dell’umanità, e, nel farsi uomo, esperisce la “conoscenza”: ci viene occultata la conoscenza del Suo amore carnale (anche se alcuni apocrifi ne riferiscono), ma sappiamo che la sua conoscenza dell’umanità e dell’universo va oltre ciò che possiamo immaginare.
      Conosce l’animo umano: sul lago di Tiberiade la giornata si protrae, ma i discepoli hanno paura a tirare fuori il loro poco cibo; Nostro Signore conosce l’animo umano e sa che quella moltitudine non può essersi allontanata dal paese fino al lago senza provviste: sa che l’uomo è vile e che tutti hanno la stessa paura degli apostoli. Nostro Signore offre il poco cibo che ha con se a chi gli è vicino: Nostro Signore conosce altrettanto bene anche gli aspetti positivi dell’animo umano e sa che tutti smetteranno di avere paura ed offriranno ai loro vicini il poco che hanno. È la moltiplicazione dei pani e dei pesci: poca cosa invero la magia rispetto al miracolo di avere tirato fuori la generosità da una moltitudine! Ma la conoscenza è anche scienza, che conosce la materia vivente, guarisce e risuscita in modi incomprensibili agli umani del tempo e forse anche a noi.
      Ma la conoscenza è soprattutto conoscenza della vita e quindi della morte. Nostro Signore aveva bisogno di morire su una croce per restituirci la libertà dal peccato originale? Non è forse onnipotente? Nostro Signore vuole la conoscenza della vita e della morte in questo spazio tempo da lui creato dall’esterno, e viene a rappresentare qui, dentro il Suo “giocattolo” (l’universo), per noi il Suo Sacrificio: la terra trema e il cielo si oscura, Dio fatto uomo muore, l’umanità può finalmente essere libera dalla colpa di avere scelto la vita.
      Libera quindi di godere la vita e i doni di Nostro Signore: l’uomo può acquisire conoscenza, può amare i suoi simili e non solo Nostro Signore perché l’amore è infinito e cresce esponenzialmente se cresce l’oggetto d’amore, può vivere in amore ed armonia i piaceri della carne senza più assurdi sensi di colpa.
      (continua)

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    2. Anzi rifiutare i doni del Signore è la vera bestemmia perché quei doni oggi non devono essere più punizione, sono essi l’essenza stessa della vita che si perpetua nella morte e rinascita dei propri figli portatori del nostro patrimonio genetico in attesa della resurrezione della carne alla fine del tempo.
      Tutto ciò che il nostro animo riconosce come “morale” deve essere perseguito nel nome di Dio, perché l’animo è, forgiato alla nascita da Nostro Signore per riconoscere il bene e il male, come oggi le neuroscienze acquisite grazie alla volontà liberatrice di Cristo ci insegnano.
      E il nostro animo riconosce infatti (certo se non strumentalizzato e forgiato da educazione falsa, malata e repressiva) tutto ciò che Dio ci ha donato come inno a Nostro Signore. E tali doni non solo possono, ma devono essere praticati con gioia dall’umanità per lo stesso motivo per cui, prima della liberazione operata da Cristo col suo Sacrificio, tutto ciò non doveva essere dato, pena la morte dell’anima.
      Quando San Paolo parla di fornicazione, di omosessualità si riferisce alla perversioni tutte, non all’amore dello spirito che si fa materia nella vita terrena. Si riferiva all’azione degli uomini malvagi che operano perseguendo il male per il piacere di farlo.
      L’atto d’amore carnale liberato dalla procreazione è invece uno dei tanti doni che Nostro Signore ci ha fatto morendo sulla croce.
      Ma, ricordiamo sempre! un amore che sempre a Nostro Signore va dedicato, perché amore dei corpi senza amore dello spirito non può essere: se diventa ricerca del puro piacere fisico e l’anima non ne è coinvolta, l’anima muore.
      Fuori dal matrimonio: cosa è il matrimonio? Sappiamo ad esempio che ai tempi di Cristo due fidanzati non erano considerati adulteri. Chi oggi definisce sposi coloro che si amano nel nome del Signore? Un sacerdote cattolico? un anglicano? O un altro sincero credente amico degli amanti innamorati? Quanti devono essere gli amanti che vogliono essere insieme una famiglia? Nostro Signore approva tutto ciò che è amore, rifugge e rinnega tutto ciò che è male e perversione! Guai a rattristare una creatura di Dio negandole i doni di Dio stesso! Rattristerebbe anche Nostro Signore! Bestemmia sì, Nostro Signore, non chi gode dei suoi doni, ma chi ne nega i piaceri alle creature del Dio stesso, di fatto disprezzando la vita stessa, il Suo dono più bello. Bestemmia Dio chi mortifica e offende la creazione e di essa la creatura più perfetta: l’umanità!
      Quando tu uomo creato da Dio assapori del cioccolato creato da Nostro Signore credi di offenderLo o di glorificarLo?
      Quando tu uomo creato da Dio ti annulli in un orgasmo simultaneo con la donna che ami, madre dei tuoi figli, grazie agli organi sessuali creati da Nostro Signore credi di offenderLo o di glorificarLo?
      E se una donna ama sinceramente più uomini che accettano e ricambiano questo suo amore, per il solo fatto che sentimenti così grandi e positivi possono nascere nell’animo umano creato da Nostro Signore credi che Nostro Signore ne sarà offeso o di glorificato?
      E tutte queste verità sono nelle Scritture, ché Da Giovanni in poi nulla può essere tolto e nulla aggiunto. Basta che giunga la luce per aiutarci a leggerle nel modo giusto e lasciarsi guidare dalla fede.
      Perché ciò che noi viviamo, ciò che conosciamo, ciò che sentiamo è ora, era ieri o sarà domani, ma comunque è nell’effimero; è solo in questo o in ogni altro istante di tempo che Nostro Signore ci dona che dobbiamo glorificarLo tramite i suoi doni, ed ogni istante sprecato a non glorificare il Signore, godendo dei suoi doni nella “Conoscenza” in ogni sua possibile forma, è una bestemmia.
      /continua)

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    3. Perché tutto questo non vada perduto come lacrime nella pioggia, quando lo spirito volerà via dal corpo abbandonato dalla vita così come la colomba vola via da mani di chi le schiude per renderle la libertà, occorre che mai la coscienza della vita ci abbandoni, mai distrattamente un istante deve passare senza che sia gloria a Nostro Signore nei nostri corpi e nei nostri cuori che una sola cosa sono in questa vita.
      Tutto sia un inno alla vita, mai una mortificazione.
      Solo chi vivrà queste verità verrà riconosciuto da Nostro Signore come colui che lo ha accettato come Salvatore e solo lui avrà il dono della vita eterna dopo la resurrezione della carne.
      Coloro che continuano a mortificarNe i doni sono quelli che continuano a vivere nel peccato originale e credono di dover continuare a rispettarne i precetti di espiazione, ma proprio per questo non si sono accorti del Sacrificio di Nostro Signore sulla Croce, lo hanno sentito raccontare, ma non lo hanno capito, non ne hanno percepito il messaggio, non si rendono conto di cosa ha fatto Nostro Signore morendo per noi nello spazio tempo che ci ha donato, mentre avrebbe potuto comunque liberarci evitando di compromettersi con la “conoscenza” nel senso strettamente umano della parola: è venuto a soffrire, a “conoscere il dolore degli uomini”, perché noi potessimo capire che ora potevamo accettare finalmente i suoi doni.
      Ma l’anima di coloro che non hanno capito non risorgerà.

      Benedittanza a tutti i fratelli in Cristo

      Il vostro Illuminato Tancredi

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    4. Noto con interesse una somiglianza tra la sua idea della Chiesa attuale e quella di altri amici che si definiscono atei: entrambi la considerate come falsa e repressiva. Sarà una coincidenza…

      Partendo dall’inizio, c’è un errore di fondo: il peccato originale di Adamo ed Eva, non è la scelta della vita, in quanto la vita è stata loro donata e Dio stesso comanda loro di essere fecondi e moltiplicarsi! (genesi 1, primo versione della creazione dell’uomo). Il peccato sta nella disobbedienza all’unico comando che Dio aveva dato loro. L’albero della conoscenza, o albero del bene e del male, non si riferisce certo al sapere scientifico che viene da una mente umana per quanto geniale e profonda, ma al sapere universale che possiede solo chi è creatore dell’universo.
      Dio dunque, ha messo Adamo ed Eva nella condizione di scegliere una cosa ovvia: non mangiare quel frutto, perché il sapere di Dio non appartiene all’uomo (è distante quanto la terra dalla luna, dirà poi Gesù). Loro però, non fidandosi, ed aspirando a diventare Dio loro stessi, hanno disobbedito. Il peccato è mettere la propria volontà, il proprio ego al di sopra di tutto, tanto da pensare che il creatore del mondo abbia dato un comando che non va seguito.

      Lei dice che l’atto d’amore rappresenta la ribellione alla fede? Non c’è eresia più grande!! In genesi 1, 28 Dio dice siate fecondi e moltiplicatevi!! Dio comanda l’atto sessuale, prima di tutto, perché è cosa buona! Del resto tutto il Cantico dei Cantici (nome che ne sottolinea l’importanza) è un inno all’amore totale, carnale e spirituale, tra maschio e femmina, come termine di paragone dell’amore di Dio per la sua Chiesa.
      Parlare dell’atto d’amore come una ribellione o come una cosa contraria al comando di Dio è fortemente sbagliato.

      Vorrei sottoporle una riflessione: se è Cristo che, morendo e risorgendo, ha dato secondo lei il via libera all’amore carnale in ogni sua forma, come mai l’antico testamento è pieno di fatti di poligamia, fornicazione e quant’altro, senza mai un accenno alla gravità del fatto o al significato di ribellione che questi gesti portavano con se, mentre non se ne parla nel nuovo quando invece sarebbe stato tutto lecito? Evidentemente la sua interpretazione non è quella esatta.

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    5. “La vita è vita perché c’è la morte” lei dice? Questa è una bestemmia: la vita è Dio (”io sono la via, la verità e la vita” dice Gesù), e Dio esiste a prescindere da tutto il resto, altrimenti, se Dio dipendesse dalla morte, sarebbe un dio della morte, meglio definito come diavolo.

      Da quello che lei dice, si deduce che prima Dio mette l’uomo in condizione di doversi ribellare per poter vivere, creando la donna da una costola, e poi vien giù a morire per rimettere le cose a posto… Non credo che Dio faccia e disfaccia la stessa cosa con tanta complicazione come tutta la storia dell’Antico Testamento, non le pare? Sarebbe un disegno folle e illogico sotto tutti gli aspetti.

      Se, come lei dice, da Giovanni in poi niente può essere cambiato di ciò che è scritto, come mai Gesù risorge? Mi vien da dire: ma come? Prima crea il pasticcio della separazione della donna; poi salva tutto morendo; poi imbroglia la morte e torna vivo??? E’ la morte di Gesù che salva o è la sua resurrezione?? Quest’ultima domanda è fondamentale!

      Non entro nel merito della traduzione letterale delle parole che si trovano nella Bibbia in italiano come “fornicazione” e “orge”, non è di mia competenza, ma se vogliamo parlarne posso fare una ricerca per vedere il testo in greco ed in ebraico. Le parole citate hanno comunque un esplicito significato sessuale, dunque colui che ha tradotto in italiano la Bibbia, se le ha usate intendeva dire proprio quello, e non significati derivati.

      I fidanzati al tempo di Gesù erano tutt’altra cosa da quelli di oggi: il fidanzamento era già promessa definitiva di unione. Si tratta di un rito diverso dunque dal nostro. Il fidanzamento oggi è inteso come periodo prima dell’unione definitiva, per discernere e capirsi; allora era già definitivo.

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    6. Vorrei chiarire una cosa, di cui parlavo a chi non crede in Dio e mi duole doverlo dire anche a lei che invece si dice cristiano credente e, anzi, illuminato: la legge di Dio come ci insegna la Chiesa cattolica, non è punitiva o restrittiva, come chi dice chi non ne conosce lo spirito e non vi si addentra, ma è felicità e bellezza, a partire dalla genesi quando Dio dice di ogni cosa creata che è “tob” cioè buona, genuina, santa! Lo dice chiaramente la lettera di Giacomo al capitolo 1: “25 Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
      26 Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana. 27 Una religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo.”

      Magari possiamo disquisire su cosa sia la legge perfetta, ma di certo le ultime parole “conservarsi puri da questo mondo” parlano chiaro.

      L’errore grave che lei fa, è di confondere il sesso e l’atto sessuale, con l’amore. La distinzione tra queste due cose è chiara a tutte le civiltà e a tutte le religioni, addirittura in oriente esiste il sesso tantrico, cioè un rapporto sessuale che avviene senza il contatto dei corpi (chi lo pratica dice che il piacere è lo stesso). I monaci di ogni credo, sempre si conservano puri da attività sessuale per prediligere la vita spirituale.

      Si può ammettere che una vita sessuale molto attiva non sia un peccato da dannazione eterna, ma asserire che Gesù sia morto per dare il via libera ai piaceri della carne, come se quelli fossero il grande dono di Dio all’umanità, vuol dire che siamo di fronte ad un’eresia!

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    7. Caro Fratello in Cristo Claudio, le questioni che poni sono profonde, delicate e soprattitto molto importanti per noi di Risposte Cristiane, ma soprattutto per il futuri d tutti i credenti, per cui abbiamo deciso di dedicare alle rifressioni che ci richiedi un articolo e non solo qualche commento; pazienta e troverai la nostra risposta,
      Benedittanza a fiumi a tutti i fratelli
      Tancredi

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  7. Cerchi almeno di spiegare perché dice che "la vita è vita in quanto c'è la morte", perché questa frase è più da figli delle tenebre che della luce. Lei dice che la morte da senso alla vita! Gesù risorto allora che senso avrebbe? E sappiamo entrambi che a dare senso al cristianesimo è la risurrezione di Gesù in seguito alla morte, e non la sua morte e basta.

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    1. Caro Fratello in Cristo Claudio,
      qui le risposte
      http://rispostecristiane.blogspot.it/2014/01/sesso-si-grazie-lamore-fisico-rito-di.html
      magari insoddisfacenti, ma spero tutte.(o quasi).

      una piccola nota a un tuo giudizio sulla ia persona:
      "Noto con interesse una somiglianza tra la sua idea della Chiesa attuale e quella di altri amici che si definiscono atei:"
      è noto a tutti, dal mio profilo, che la mia formazione è atea e solo da poco ho riconosciuto e accettato Cristo come mio Salvatore grazie all'incontro col nostro Moreno: può essere ovvio che molti miei ragionamenti e molti modi di vedere il mondo risentano della mia formazione; la luce del Signore illumina la corretta via, ma non oscura la via precedentemente percorsa se ha condotto a Lui: da una formazione atea possono scaturire riflessioni e risposte all'ateismo stesso che chi ha creduto fin dall'inizio senza essersi posto problemi può generare con difficoltà. è percio che sono felice che Nostro Signore, proprio fra tanti atei mi abbia scelto per donarmi la luce, evidentemente, come la conversione ha fatto di Saulo il temibile Paolo, il Santo difensore della fede contro le eresie, Nostro Signore avrà visto in me, suo modesto servitore, gli strumenti per fare di Tancredi un novello Crociato contro le false credenze sulla Sua Parola.

      Benedittanza a tutti quanta le mosche sullo sterco dei cammelli dei magi
      quanta la manna sugli ebrei nel deserto
      quanta le gocce del mare squarciato da Mosè
      quanta le lacrime di chi non rivedrà i bastioni di Orione

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  8. Gentile Claudio,

    Prima di tutto, per non sprecare troppo spazio col mio indegno dire, rispondo qui ad una tua osservazione sul mio nome, che ho abbandonato quando abbracciai riconoscente la Terribile e Deliziosa Croce di nostro Signore Gesù Cristo e , quale novello Simone di Cirene, me ne caricai il lieve peso sulle mie spalle.

    Ashkenazi Israel è il nome che i miei genitori ( ai quali Yahweh ha concesso l'eterno riposo) mi hanno imposto a memoria dei miei avi, che appartenevano al popolo di sì dura cervice ma fratelli maggiori di noi Cristiani.
    L'hanno proclamato solennemente di fronte all'Assemblea nel mio ottavo giorno di vita, insieme alla Sacra Mitzvah del Brit Milà.

    Sia detto per inciso che il patto di sangue dovrebbe essere un obbligo e un dono che ogni genitore che creda fervidamente in nostro Signore Gesù Cristo incide nel corpo della sua figliolanza, che, fin dal versetto 17,11 del Bereshit è scritto ed è Parola di Dio:
    "Vi lascerete circoncidere la carne del vostro membro e ciò sarà il segno dell'alleanza tra me e voi.Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del membro, sia eliminato dal suo popolo; ha violato la mia alleanza".

    Il Battesimo segna l'ingresso nella comunità umana, la circoncisione ci fa sedere nell'Assemblea Divina.

    Questo è una grave questione che in futuro cercherò, se Dio vorrà, di affrontare assieme a voi in un articolo dedicato, che si tratta di un argomento quanto mai delicato ed importante.

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  9. Quindi intanto torniamo a noi.

    Per prima cosa ringrazio il Signore che ti ha concesso la Grazia di adottare un tono più idoneo a questo luogo di studio e di preghiera ma, per la sincerità comandataci dal Signore Gesù, mi corre l'obbligo di dirti che tu, figlio mio, sei uno di quelli che hanno costruito una bella casa di pietra ma con ben deboli fondamenta nella sabbia , che cerchi la pagliuzza negli occhi dei tuoi fratelli senza scorgere la trave nel tuo.

    E fai peccato e la Madonna piange.

    Mi spiego: ciò che dici è corretto, il Sacrificio del Messia ha riscattato noi veri credenti dalla lontananza eterna dal Signore Iddio, ma (purtroppo c'è un ma), nella Sua infinita Clemenza Egli ha voluto riscattare tutti gli esseri umani, e ve ne sono fin troppi che ancora non siamo riusciti a ricondurre sulla strada maestra, e tanti che la hanno abbandonata, e altri che continuano, immonda e ripugnante eresia, a cercare tra i morti colui che è vivo, e tu dovresti capire che è a loro che è rivolta nostra ferma intenzione, nostra insufficiente testimonianza e nostra limitata scienza che è scritto ed è Parola di Dio che"non sono i sani che hanno bisogno del medico" (Mc 2,13)

    Grazie al Suo Sublime Sacrifizio il globo terracqueo intravvede la Gerusalemme Celeste ma noi intanto viviamo qui nella una nebbiosa palude, per questo ti scrissi (e qui sfioro l'argomento che pare sì turbarti) che Lui ci attenda là, là dove la morte, il dolore e il peccato non esistono e niente vi sarà quindi di peccaminoso, nella poligamia, nella omosessualità maschile e femminile, nell'incesto e nei rapporti tra e con i bambini.

    Bisogna imparare a vedere il mondo con occhi da bambino, mangiare gli escrementi di mamma e papà come un delizioso gioco, rotolarci nei letti o nel fango come maialini felici, senza far peccato, col Sorriso di Dio sulla bocca.

    Così la Madonna cesserà infine il suo lacrimare e sarà con noi e ci guiderà di giorno e di notte e sarà felice per le nostre innocenti gioie.

    Tu oseresti negargli tale felicità?

    Shalom


    Padre Egidio, al secolo Ashkenazi Israel Cohen

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  10. Ciao Moreno, sono rimasta incuriosita rispetto al sito dove dicevi si possano pubblicare i filmati di sesso tra religiosi. Io ne ho fatto uno con mio marito, qual'è il sito dove io posso pubblicarlo?
    Grazie in anticipo,
    Sia Lodato Gesù Cristo e tutti Voi

    Una vostra appassionata lettrice

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    1. Carissima sorella in Cristo, giro subito il tuo cortese quesito all'Illuminato Tancredi, autore della risposta alla sorella Maddalena. Abbi fiducia che verrai presto esaudita. Nel frattempo prega forte utilizzando un rosario a grani grossi.

      La benedittanza del Signore Gesù si riversi su di te copiosa e abbondante.

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  11. Cara sorella in Cristo,
    è con grande gioia che apprendo dai giovani del circolo scout sotto casa, e quindi comunico a te, l'esistenza di un sito dove addirittura consorelle e confratelli ci insegnano con interessanti filmanti come praticare il sesso in nome di Dio.
    essendo però il nostro sito di pubblico accesso anche ai minori (da cui peraltro ho avuto l'informazione) non posso postare qui direttamente il link ma solo darti qualche informazione indicativa:
    effettua una ricerca con google di un sito nominato xnxx
    il sito riporta anche orribili immagini e video cariche di blasfemia perchè riguardano sesso non in nome del Signore quindi evita di guardarle coprendoti gli occhi!
    digita invece subito sul motore di ricerca interno dele sito "priest and nuns".
    il motore ti porterà direttamente alle pagine di educazione sessuale dove gli insegnanti sono veri membri del nostro amato clero.
    mi raccomando evita tutti gli altri video se no andrai fra le fiamme dell'inferno!
    se studierai attentamente le istruzioni del sito capirai come postare il tuo video vicino a quello dei nostri religiosi.
    bendittanza quanta i pixel dello schermo del tuo PC
    quanta i bit che transitano su internet
    quanta le gocce di seme che transitano sui bit

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  12. Visto che siamo in tema di citazioni internet, terrei a segnalare un interessante sito di approfondimento che si può trovare digitando sul motore di ricerca la parola "efukt". Tra le varie tematiche illustrate, ve n'è una che proviene dal mondo orientale e che vorrei evidenziare, seppur non rappresentata da religiosi tout-court. Si tratta, brevemente, dell'inserzione, tramite apposito condotto, di anguille vive nel condotto rettale di una ragazza, probabilmente penitente, la quale deve provvedere poi ad espellerle (sempre vive). La cura dei particolari (viene usata abbondante acqua; la ragazza può vedere tutto tramite schermo collegato a rettoscopio) suggerisce che si tratti di una speciale rappresentazione di penitenza. Sempreché non si cada nel peccato di bestialità, già trattato dagli Illuminati in un post precedente.

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    1. Illustrissimo Prof. Calman,
      il suo contributo, come sempre di altissimo livello, ci stimola ad approfondire l'interessante argomento. È necessario che possiamo corrispondere riservatamente per questo, pertanto, a nome di tutti gli Illuminati, la prego di contattarci all'indirizzo illuminati.cristiani@gmail.com
      In attesa di sue gradite nuove, voglia accettare da parte nostra le migliori espressione di stima e apprezzamento.

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    2. Oho!che me mpresti Na sigaretta

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    3. na sigaretta? ma non hai imparato niente? quello è l'anticipo de e fiamme der inferno! te coci anima e pormoni tutt'assieme in un corpo solo! viè qua cocca che te faccio fa' du tiri ar mio avana: se tiri bene pia bene il tiro e s'appiccia senza fiammiferi e poi te voio! quello te fa bene ar core e se 'ngoi tutto vai diritta in paradiso, io subbito, vabbe' tu dopo che mori (meio poi che prima), ma per ora gesù te ne rende merito ...

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  13. Voglio creare ponti legalmente

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