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lunedì 19 maggio 2014

Double penetration in grazia di Dio

Carissimo Moreno,
mi chiamo Nadia e ho 18 anni, fin da piccola i miei genitori, che purtroppo sono venuti a mancare un anno fa, mi hanno sempre educata alla fede cristiana e anche dopo la loro morte ho sempre cercato di seguire i loro insegnamenti. Oggi non ci sono più per rispondere alle mie domande alle quali non hanno fatto in tempo ad illuminarmi ed è per questo che le scrivo. Dalla morte dei miei genitori ho iniziato a frequentare un uomo molto più grande di me, sposato e con figli miei coetanei. Due mesi fa, facendomi passare per una sua collega di lavoro, mi ha invitato a cenare a casa sua per presentarmi la sua famiglia. La sua famiglia, ad eccezione del fatto che è atea, è stata molto gentile con me. A questa cena ho conosciuto i due figli di questo uomo, di 19 e 22 anni, che mi hanno fatto esplicitamente capire, toccandomi il piede da sotto il tavolo e sfiorandomi il seno con i gomiti alla prima occasione, di voler avere un rapporto con me. Inizialmente ho finto di nulla contrariata dalla loro condotta e dai rapporti che mi legavano col padre ma, dopo aver alzato un pochino il gomito a tavola, mi sono lasciata convincere dai due ragazzi a farmi accompagnare da loro a visitare la casa. Mentre attraversavamo tutti e tre lo stretto corridoio del secondo piano, il ventiduenne mi spinse velocemente dentro una stanza buia, il ragazzo più piccolo chiuse la porta e mi sbatterono entrambi con una violenza inaudita su di un letto poco distante. La stanza era buia e a fatica distinguevo le figure confuse dei due che mi mantenevano ferma,mentre mi imbavagliarono e legarono al letto, l'unica luce fioca che penetrava dalla finestra venne estinta quando uno dei due chiuse le persiane. Mi tolsero i pantaloni e mi alzarono la maglia,sentii la mia biancheria al mio fianco. Ormai persi ogni speranza di liberarmi è compresi di essere eccitata dal tocco dei due. Sentii poi la lingua di uno che mi per scorse tutto il corpo, qualcosa di turgido sfiorarmi il sesso bagnato e venni penetrata. Quando questa pazzia finì qualcuno aprì le persiane e uscimmo tutti e tre, come se nulla fosse successo, raggiungendo gli altri in salotto. Caro Moreno so di essere in errore tuttavia anche ora, dopo due mesi trascorsi da quell'avvenimento, mantengo i rapporti con loro padre, per cui non nutro più alcun sentimento amoroso, solo per intraprendere giochi particolari con i ragazzi, ma ora temo le fiamme dell'inferno, Dio mi punirà per queste passioni proibite che mi concedo? È legittimo che io abbia amplessi con i due, ignari del mio rapporto col padre? Disperata confido in una sua risposta, certamente utile.
Nadia 

Cara sorella in Cristo Nadia,
ho chiesto alla nostra sorella illuminata Mafalda di rispondere lei a questa domanda perchè si è già occupata di tematiche analoghe dal punto di vista della donna cristiana con la dovuta delicatezza.
Benedittanza a te sorella Nadia
Moreno 

Cara sorella Nadia,
In effetti i problemi di noi ragazze vanno affrontati ponendosi dal nostro punto di vista, quindi, come dice Suor Christina, cominciamo col ritornare ai principi basilari.
Suor Christina profetizza sul ritorno ai principi basilari della fede 
Il Sacrificio di Cristo morto per noi sulla Croce in remissione dei peccati, cancella tutti i nostri peccati, ma, ovviamente, solo se abbiamo sinceramente fede in lui. San Paolo la fa semplice: dice che basta accettare l’amore di Cristo come nostro Salvatore! in effetti, prima, gli Ebrei dovevano invece conoscere a memoria tutta la legge in modo da evitare di compiere un lungo elenco di azioni che si configuravano, e lo sono ancora oggi per gli Ebrei, sgradite a Nostro Signore; Per San Paolo basta accettare la grazia e tutto diventa una strada in discesa, ma invece ti posso dire così non è.
Prima della venuta di Cristo occorreva sottostare alla legge consegnata da Dio a Mosè fatta di tanti comandamenti e ordini "negativi": non fare questo, non fare quell'altro, se fai un sacrificio puoi mangiarne, se fai un olocausto devi bruciare tutto, e così via; in fondo però, non era poi così complicato: certo si dovevano evitare attentamente un sacco di cose, ma erano chiaramente elencate una per una, alcune sostanziali per la nostra morale, tipo non uccidere, altre poco comprensibili come non mangiare gamberetti, farsi circoncidere l'ottavo giorno di vita, altre utili per non faticare troppo, come onorare il sabato non lavorando, ovviamente se non si esagera (gli ortodossi non tirano la catena in bagno dopo avere evacuato, e va beh, ma non fanno neanche il bidet, ragazze! è un bel problema se il venerdì sera hanno mangiato pesante e poi vi vengono a cercare!).
San Paolo poi ci ha spiegato che diversamente dagli antichi Ebrei, per noi, Cristo col suo sacrificio Ef 2,15 ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, ma anche che lo ha fatto 1Tm 1,9 nella convinzione che la Legge non è fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi, per gli assassini, quindi in realtà la via è in discesa solo per quelli che avrebbero ed hanno avuto il dono di credere, mentre per i peccatori la strada si è trasformata nella scalata del monte Everest con la croce sulle spalle!
Sempre San Paolo ci dice che infatti: (Gal 3,23) prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Ma proprio di una facile custodia si trattava, infatti la legge era, come abbiamo visto, un insieme di precetti semplici da seguire una volta presa l’abitudine; tali precetti avevano avuto per Nostro Signore lo scopo di insegnare al Suo popolo ad agire in Suo nome: obbedire per amore anche a compiti assurdi, in modo da predisporsi a quella purezza necessaria a dare i natali a Suo Figlio in un terreno fertile per la sua predicazione e, successivamente al suo sacrificio, a ricevere da Lui la salvezza non più tramite le azioni, ma tramite la grazia.
Ma se hai un dubbio e non sai bene cosa fare, se il percorso non ti è chiaro, vivere senza l’ausilio della legge, è come guidare di notte a fari spenti: basta perdere la grazia per un solo instante per essere di nuovo nel peccato o contro un albero.
Questo vuol dire che se vivrai costantemente nella grazia di Dio e nel suo amore, le tue azioni non dovranno più essere filtrate secondo il setaccio della legge, ma saranno automaticamente giuste e gradite a Nostro Signore perché operate in stato di grazia.
Ma come dico da tempo essere in stato di grazia, vuol dire non dimenticare mai il dono dell’amore reciproco fra Gesù e la tua anima!
Se durante ogni tua azione pregherai e avrai nel cuore l’immagine di Gesù tale azione sarà santa e la via ti sarà automaticamente illuminata.
Attenta però, perché la stessa azione identica potrebbe invece essere il peggiore peccato di fornicazione e concupiscenza con l’animo lontano dall’amore di Dio!
Veniamo al dunque, tu chiedi: sarò dannata? Ovvero, chiedo io, sei in stato di grazia? Vediamo di capirlo cominciando dall’inizio della tua storia.
Cosa può volere dire mai amare un uomo più anziano? Pensi che ci sia qualcosa di male? La Madre di Cristo non aveva forse dodici anni quando sposò Giuseppe, l’anziano falegname? E come saprai dagli apocrifi, ebbe diversi figli da Giuseppe dopo avere concepito e messo al mondo Nostro Signore, figli di quell’uomo più grande scelto apposta da Dio Padre per la madre su Suo Figlio, perché grazie alla sua esperienza avrebbe saputo educare il Bambino e, allo stesso tempo, renderLa più felice di quanto avrebbe potuto fare un giovane inesperto della sessualità femminile e magari eiaculatore precoce, ed insegnarle con amore e dolcezza le gioie della vita coniugale partendo dai preliminari per arrivare alle coccole alla fine (di soliti i giovani si girano dall'altra parte e si addormentano ...).
Così tu, giovane ed inesperta, sicuramente hai potuto imparare dal tuo uomo maturo le gioie dell’amore carnale e, se avrai costantemente avuto nel cuore l’amore di Gesù, avrai fatto tutto questo nella grazia e quale grazia di Dio avrai ricevuto da Dio stesso, per tramite del tuo amore maturo, il dono di come parlare col tuo corpo ad un uomo e di come ascoltare il suo corpo e hai potuto mettere a frutto tale dono di Dio con i suoi figli.
Ma lui è sposato: è forse questo classificabile come adulterio? Come ben saprai l’adulterio per l'Antico Testamento, avviene fra un uomo ed una donna sposata (Lv 20,10) Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l'adultero e l'adultera dovranno esser messi a morte quindi non sarebbe il tuo caso visto che non sei sposata; in realtà Gesù ha esteso il peccato anche all'uomo sposato se volesse ripudiare la moglie per una nuova donna ancora non sposata: (Mt 10,11) Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; quindi, stai tranquilla, tu non devi morire perchè lui non intende sposarti, ma solo tenerti come amante! Essendo tu nella grazia, non hai avuto bisogno di ricordare la legge al tuo uomo e lui, pur ateo, è stato guidato dal Signore e si è automaticamente comportato secondo la legge tenendo con se la madre dei suoi figli e usandoti cristianamente solo per il suo piacere: la cosa importante è infatti che lui non ripudi per te la donna della sua gioventù, cosa confermata anche nell'Antico Testamento dove infatti è scritto (Is 54,6) Come una donna abbandonata e con l'animo afflitto, ti ha richiamata il Signore. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? dice il tuo Dio.
Ci dici che lui e la sua famiglia sono atei, ma San Paolo ha scritto la donna che ha un marito non credente, s’egli consente ad abitar con lei, non lasci il marito; perché il marito non credente è santificato nella moglie (1 Cor. 7:12-15), quindi non solo tu credente puoi stare con uomini atei ma li santifichi, quindi anche in questo caso la grazia ti ha guidato verso l’uomo, meglio dire gli uomini, giusti per la completezza di un disegno divino.
La cosa che ti turba di più sono però i due fratelli, figli del tuo uomo. I due giovani, si capisce hanno vissuto il rapporto con te molto fisicamente e in modo privo di spiritualità, questo perché sono atei, ma, come abbiamo detto sopra, questo non è per Nostro Signore causa di dolore, ché anzi saranno da te santificati.
Riguardo alla poligamia e alla poliginia abbiamo già detto che non è un problema in Poligamia e Gangbang: Cosa ne Pensa Nostro Signore?, ma qui ci sono in più la menzogna in cui ritieni di vivere, il particolare tipo di erotismo in cui ti hanno coinvolta ed il vincolo di parentela.
Cominciamo con la questione più semplice, il fatto che loro siano ignari del rapporto col padre: è una piccola omissione a fin di bene e non vi è traccia nelle Scritture che ciò sia inviso al Signore.
Passiamo alla carnalità del rapporto: il modo in con cui ti prendono i due fratelli può essere inviso a nostro Signore?
La cosa importante è che tu non ti faccia trascinare in un vortice di concupiscenza e perversione che ti potrebbe allontanare dalla grazia di Dio. Ma San Paolo ha scritto Ef 5,24 come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto, quindi in fatto di essere presa con la forza legata e imbavagliata non è contro la parola di Nostro Signore ed anzi è proprio la grazia discesa su di te che ha fatto si che tale pratica erotica non ti risultasse sgradita. Come avrai letto in un recente post Dolore, gioia e godimento: dal sacrificio di Cristo al Sadomaso, pratiche erotiche vicine al sadomaso possono aiutarti molto nell'avvicinarti al Signore: se lo ritieni, puoi quindi consigliare ai due giovani che sembrano molto portati, di sculacciarti selvaggiamente prima e dopo il rapporto.
Riguardo alla parentela invece Lv 18,8 ci dice Non scoprirai la nudità di una moglie di tuo padre; è la nudità di tuo padre. Ora se consideriamo la parità dei sessi introdotta occultamente da San Paolo riguardo al divorzio (Ne abbiamo già scritto in Il Signore mi protegge se mio marito mi tradisce? nella prima lettera ai Corinzi (10,11) San Paolo ci dice: la moglie non si separi dal marito ... e il marito non ripudi la moglie.), se rimani anche concubina del padre, ti troveresti ad essere responsabile di un peccato che offende il Signore: per continuare il rapporto coi ragazzi dovrai allora interrompere quello col padre, cosa che mi sembra di capire, non è più così importante per te e, in fondo, quale gioia più grande per un padre se non quella di avere aperto la via, magari più di una, e facilitato il futuro dei propri figli? Vi auguro quindi un felice futuro, che il tuo ex allestisca per voi una splendida festa di nozze e voglia anche accompagnarti all'altare. 
Guarda che bella torta potresti avere!
Infine riguardo alla fratellanza, anche in questo caso la Bibbia risponde al tuo problema: Levitico 18,18 ci dice Non prenderai la sorella di tua moglie per farne una rivale, scoprendo la sua nudità insieme con quella di tua moglie, mentre questa è in vita. Estendendo come già fatto prima, il concetto alle donne, sembrerebbe che quindi questo rapporto con due fratelli non sia accettabile.
Ma leggiamo attentamente la parola del Signore: l’imperativo del Signore è finalizzato a due scopi, quindi se riesci a superare entrambi gli ostacoli puoi prendere i due fratelli senza peccare; occorre che tu:
  • non scopra insieme le loro nudità
  • non crei rivalità fra i due.
Il buio pesto creato ad arte dai due giovani non è quindi una forma di perversione: anche in questo caso la grazia che è su di te ha guidato le vostre azioni per non coinvolgerti in un peccato di quelli elencati dalla legge, infatti nel buio le loro nudità ti saranno occultate.
La rivalità invece è un problema più complesso: cosa dobbiamo fare per non rattristare Nostro Signore nel caso in cui occorra evitare di provocare rivalità fra i due fratelli?
Il mio consiglio è di fare in modo da rendere impossibile la rivalità concedendo contemporaneamente ad ognuno di loro uno dei tuoi orifizi. Poiché tali orifizi potrebbero presentare diverso gradimento dovresti tenere un diario per evitare favoritismi e mantenere sempre la massima equità.
Occorrerà inoltre che entrambi risultino da ogni rapporto egualmente esausti affinché nessuno dei due possa avere a pensare che tu hai dedicato all’altro maggiori attenzioni.
Tutto questo mi sembra sinceramente eccessivamente oneroso e farebbe passare la voglia anche a una ninfomane!
Una buona soluzione, che mi sento di consigliarti per evitare tali complicazioni, potrebbe allora essere quella di applicare la sana e benedetta pratica della doppia penetrazione.
Come tu ben sai sicuramente la doppia penetrazione avviene quando due mariti inseriscono contemporaneamente il loro pene nello stesso orifizio della amata moglie onorando e ringraziando ripetutamente ad alta voce, senza tema alcuna di disturbare il vicinato, Gesù Salvatore, la Vergine Maria e tutti i santi che vi vengono in mente.
Tale atto va però gestito in modo da non incorrere nel grave peccato di omosessualità: come ho già spiegato in Transessualità conforme alla Volontà di Dio, se Nostro Signore ha fatto dono ad uno dei suoi figli di una sensibilità sessuale diversa, tale dono deve essere accettato, ma è proprio il caso di due eterosessuali che provano piacere da un rapporto omosessuale ad essere considerato perversione: (Lev. 18:22) Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole. Occorrerà allora che tu faccia in modo da evitare che i loro due membri entrino in contatto; dico a te perché loro sono atei quindi per loro non sarebbe un problema, saranno comunque dannati, ma tu da buona cristiana, per restare in grazia di Dio, non puoi convivere col peccato anche se commesso da altri, tantomeno, come detto più sopra, esserne causa e complice! Loro, come ha detto San Paolo, devono comunque accettare di buon grado tutte le regole che la tua fede e la grazia, che è su di te, di inducono a rispettare.
Il consiglio pratico che ti do è quello di ritagliare una spugnetta (non di quelle per alimenti che hanno la parte verde abrasiva, mi raccomando!) in modo da coprire l’area di possibile contatto fra i due membri, versare su di essa olio di vaselina che avrai provveduto a fare benedire opportunamente dal tuo parroco, frapporre la spugna fra i due membri eretti, fasciare il tutto con domopack per evitare che la spugna si allontani facendo attenzione a non tappare la punta dei membri in modo da non mettere ostacolo ad una eventuale fecondazione; come controllo delle nascite potrai usare solo i metodi naturali santificati dalla Chiesa come il salto del coniglio (in due, dovranno allenarsi molto: sii loro di aiuto prestandoti tutte le volte che serve), ovviamente associato alla completa ingestione del seme da parte tua per non incorrere nell'increscioso spargimento che tanto è costato al povero Onan. 
Segui attentamente queste istruzioni se non vuoi che i tuoi amati incorrano nel peccato di omosessualità
Ricorda che, se si dimostrassero riottosi nell'applicare le precauzioni illustrate sopra, dovrai essere inflessibile e fare capire loro che: è meglio una spugnetta in due che una pugnetta da soli! e negare loro i tuoi favori fintanto che non avranno recepito!
A tale punto potrai concedere al piacere tuoi due fratelli uno qualunque dei tuoi tre orifizi senza più fare attenzione a eventuali favoritismi non voluti e quindi abbandonarti completamente all’atto ed all’estasi mistica dovuta al Signore: ricorda sempre infatti che tu stai rappresentando l’amore di Cristo per i suoi fedeli mentre loro stanno rappresentando l’amore della Chiesa per Nostro Signore! Invocate quindi spesso il nome del Signore, ma anche della sua Santa Madre e dei Santi che preferite se questo vi sarà di aiuto.
Concludendo, appare ovvio, da quanto hai potuto capire, che la santa educazione, che hai ricevuto dai tuoi genitori, ha fatto si che Nostro Signore decidesse di fare scendere su di te la Sua Grazia come difficilmente accade ormai ai nostri giorni: tutti gli eventi della tua vita sono stati infatti guidati dalla mano di Dio per tenerti lontana dal peccato e mantenere la Sua Grazia su di te! È tuo dovere di brava cristiana onorare al massimo tale dono e, se infatti la semplice penetrazione è un inno all’amore fra i figli e le figlie di Dio, cosa può rappresentare al meglio l’amore fra Nostro Signore e la sua Chiesa se non una doppia penetrazione?
Ho chesto a fratello Tancredi di scrivermi una bella triplice benedittanza che insieme a questa gioiosa conclusione ci sta proprio bene!

Quindi, 
benedittanza a te Sorella Nadia
Quanta le spugnette intrise d’olio benedetto
Quanta i padri che educano le nuore per i figli
Quanta i figli che condividono l’amore delle giovani donne coperte dal seme della grazia di Nostro Signore per tramite di maturi amanti

Tua Mafalda

4 commenti:

  1. Caro Moreno,
    per curare dalla mia stitichezza, il dottore mi ha prescritto Sodomitil da ⌀ 40mm in supposte oppure sedute quotidiane di sodomia, possibilmente con operatori di etnia africana: vorrei sapere se si tratta di cure in linea con la morale cristiana. Fra l’altro ho il sospetto che il mio medico sia un massone, perché nel suo studio, l’altro giorno, ho notato la strana stampa di una piramide con in cima l’Occhio della Provvidenza come sul dollaro americano.

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    1. Fratello in Cristo GIorgio, dato l'interessante problema che poni ci sarebbe dispiaciuto che altri lettori interessati potessero non usufruire della risposta.
      la puoi quindi trovare nelle risposte in breve http://rispostecristiane.blogspot.it/p/blog-page_5.html.
      benedittanza!

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  2. Cari Illuminati, ho un problema intimo col mio ragazzo. La nostra è una relazione moldo solida, solo che ci sono dei problemi a letto: a lui piace leccarmi, ma non sul seno o nelle orecchie, ma proprio nella mia zona intima; il problema è che, allo stesso tempo, sembra essere allergico al mio pelo pubico: ogni volta che lo incontra sotto le narici, starnutisce. Io ho provato a depilarmi, ma la depilazione completa - come lui vuole - con ceretta mi procura una prolungata irritazione intima, che rende doloroso il successivo rapporto.
    Lui si è offerto anche di strappandomeli i peli con la pinzetta: invero, vorrebbe stapparmeli col forcibel mentre indosso un camice chirurgico e sto in posizione ginecologica davanti a lui - in effetti vorrebbe fare il ginecologo -, ma ho paura che assecondandolo in questa sua richiesta possa allontanarsi dalla grazia cristiana, sprofondando nella concupiscenza delle sue fantasie erotiche. Devo accontentarlo o no?
    Secondariamente, mi dà fastidio l’idea che i miei peli pubblici vengano buttati via, mentre io bevo sempre sino all’ultima goccia del suo sacro seme: non avete, nel caso, una ricetta da suggerirmi?

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    1. Cara Sorella in Cristo Cristina,
      il primo suggerimento che mi sento di darti è di provare il rituale che abbiamo suggerito in http://rispostecristiane.blogspot.it/2014/05/via-la-forfora-dal-pelo-pubico-con.html. Si pone infatti sovente il caso che le allergie si manifestino per la presenza di desquamazioni e che il pelo sia nella maggior parte dei casi ininfluente. Ci sono certo alcune seccature come tingerti di rosso, procurarsi la tenda, cercare l'amico vergine da cui farsi fare le applicazioni, ma il risultato sarebbe garantito da Nostro Signore in persona!
      Sicuramente eliminando il pelo dalla zona, ti sarebbe più facile tenere sotto controllo lo stato della cute e prevenire il problema del tuo ragazzo. Come ben sai il sesso orale è gradito a Nostro Signore ma ancora più gradita è la ricerca dell'estasi in Cristo nel dolore che come può confondersi con l'erotismo (http://rispostecristiane.blogspot.it/2014/04/dolore-gioia-e-godimento-dal-sacrificio.html). Se ti farai strappare tutti i peli uno alla volta e ti lascerai andare al dolore, questo si accavallerà al piacere che comunque la zona pubica dovrebbe provare in quella situazione e questo ti renderà infinitamente più vicina a nostro Signore. Il vantaggio di tale pratica è che potresti conservare tutti i tuoi dolci ricciolini pubilci lindi e puliti, senza tracce di sostanze appiccicose alcune per poterli adoperare successivamente. Ritengo che la ricetta più interessante sia l'uovo fritto al ciuffetto: Rompi due uova avendo cura che il tuorlo rimanga intregro, in una padella preventivamente imburrata con seme appena munto. disponi i tuoi amati riccioli a raggera intorno ai rossi avendo cura che affoghino nell'albume. Cuoci a fiamma non troppo alta fintanto che l'albume sia completamente cotto. Servi la tua ricetta al tuo ragazzo specie se è studente distratto e poco preciso: potrà d'ora in poi dire di aver trovato non "il pelo nell'uovo" ma addirittura tutto un ciuffo e Nostro Signore farà lui dono dell'attenzione migliorando nettamente il suo rendimento sì che gli esamo cominceranno a volare così non avrà più scuse per rimandare il matrimonio!
      Benedittanza!

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