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domenica 31 agosto 2014

Come divorziare cristianamente: il Privilegio Petrino

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Caro Fratello Egidio,
spero che Lei mi possa aiutare.

Premetto che, ahimè, fino a pochi mesi fa ero un senza Dio poi, anche grazie alla Vostra testimonianza di Fede, ho abbracciato la Santissima Croce di nostro Signore e ho provveduto a sanare la mia posizione agli occhi dell'Onnipotente e della Sua Chiesa attingendo all'acqua purissima dei Sacramenti.
Circa venti anni fa per temporanee esigenze di lavoro dovetti trasferirmi nelle Filippine e colà contrassi matrimonio con una allora giovane ragazza di religione Buddhista.
Ella era un fiore appena dischiuso, profumava di miele e vaniglia, e sempre il grembo aveva ricolmo di uva dolcissima.
Adesso va per i trentacinque, la pelle è molliccia, l'alito le olezza come pesce putrido e le parti intime di fossa biologica.
È tanto il ribrezzo che da tempo ho rinunciato a ottemperare ai miei oneri matrimoniali, preferendo le cure di giovani professioniste.
Non abbiamo figli che sono stato ben attento a non mettere al mondo disgraziati meticci usando le pratiche da Voi consigliate.
Il Signore però soccorre chi in Lui crede e spera, così abbiamo assunto la figlia appena maggiorenne di una sua amica come governante.
Sapesse Padre che delizia, che anima candida, che soavità, che spirito generoso, compassionevole e incapace di alcuna malizia!


C'è miele e latte sulla sua lingua; 
nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo sotto le sue vesti

Ovviamente tale creatura, battezzata nelle Filippine da vostro Fratello Illuminato Fecondo, risponde alle mie preghiere, ma, dato che sono più anziano di quasi mezzo secolo, ho un po' di imbarazzo a esporre a quella candida fanciulla il mio progetto, cioè cambiare il modello vecchio per il nuovo ma in stretta obbedienza ai precetti di nostra Santa Chiesa Apostolica Romana.
Voi come mi consigliate di procedere?
Alfredo
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Carissimo Alfredo,
per semplicità di esposizione dividiamo il tuo quesito in due parti.

Per la prima questione riguardante il come arrivare ad impalmare la giovincella, argomento delicatissimo, per non turbare le anime candide che ci seguono ti risponderà in privato Sorella Benedetta, appassionata collaboratrice di lungo corso di Don Fecondo, la cui cappella, fervente di zelo missionario, è da anni molto attiva nelle Filippine, spargendo instancabilmente Santissimo Spirito sulle assetate anime.

Anche se suppongo tu già lo sappia grazie ai tuoi viaggi di lavoro l'unico consiglio che mi permetto di pubblicare in questo luogo è di non demordere di fronte alle sue proteste e ai suoi strepitii.

È infatti equivoco comune attribuire alle apparenti ritrosie delle donne di quel popolo lo stesso significato dei dinieghi delle donne nate nell'ambito della nostra cultura Cattolica.

Le orientali invece anelano ad essere forzate.

Esempio di corretta tecnica di corteggiamento
Qualora si mostrasse pervicacemente riottosa suggeriamo di farla soggiornare per un periodo presso uno dei nostri conventi cosicché venga amorevolmente educata e preparata al Sacramento Matrimoniale.
Rieducazione in Convento
Lì un nostro Staff saprà ben infonderle il timor di Dio e l'amore gratuito per il suo prossimo, permettendo così di farla avvicinare intimamente alla Grazia di Cristo Gesù, di far affiorare in lei pienamente quel Divino anelito, quella passione per il suo Signore e Padrone che a giudicare dalla foto già traluce in lei.

Il secondo nodo da sciogliere è come risolvere in Gesù Cristo il tuo concubinaggio con la pagana. 
Dopo diligente esame del problema, ringraziando il Cielo ci è venuto in soccorso, ex plenitudine auctoritatis suae vicariae, il Privilegio Petrino attraverso il Canone 1142 che recita: 
"Il matrimonio non consumato fra battezzati o tra una parte battezzata e una non battezzata, per una giusta causa può essere sciolto dal Romano Pontefice, su richiesta di entrambe le parti o di una delle due, anche se l'altra fosse contraria"

La Congregazione per la Dottrina per la Fede ha chiarito i dubbi che alcuni sciocchi sollevavano rispetto al "non consumato" se cioè tale requisito fosse necessario anche nel matrimonio tra un Cristiano e una infedele: infatti in "Istruzioni sullo scioglimento del matrimonio in favore della fede" (Roma, 6 dicembre 1973) omettendo le parti che non riguardano la tua situazione si legge:


I. Affinché lo scioglimento sia concesso validamente si richiedono tre condizioni assolutamente necessarie:
a) che uno dei coniugi non abbia ricevuto il battesimo in tutto il tempo della sua vita coniugale;
b) che non ci sia stato uso del matrimonio dopo l'eventuale battesimo ricevuto dalla parte che non era battezzata;

Omissis


II. Inoltre si richiede:
§1. Che non sia data nessuna possibilità di ristabilire la vita coniugale, permanendo un dissenso radicale e insanabile.
E come si potrebbe pretendere un tale sacrifizio da parte tua?

§2. Che dalla concessione dell'indulto non derivi pericolo di scandalo pubblico o di grave meraviglia.
Lo scandalo sarebbe continuare in questo rapporto, esso sì abominio agli occhi del Signore e della Comunità.

§3. Che la parte richiedente non sia stata causa colpevole del naufragio del matrimonio legittimo, e la parte cattolica, con la quale si deve contrarre o si deve convalidare le nuove nozze, non abbia provocato essa stessa per propria colpa la separazione dei coniugi.
Se è divenuta una cofana non è colpa tua.


Omissis

V. Lo scioglimento del matrimonio legittimo, contratto con dispensa dall'impedimento di disparità di culto, non viene concesso alla parte cattolica che ne faccia richiesta per passare a nuove nozze con un non battezzato che non si converte.

La pratica per l'annullamento sarà ancor più agevolata perché il tuo empio matrimonio non è certo benedetto dall'Altissimo e per tale fattispecie è scritto, ed è Parola di Dio:

  •  (Deuteronomio 24:1) Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei come marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualcosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa.
  • (Esodo 21:14) Se in seguito non ti piace più, la lascerai andare dove vuole, ma non la potrai affatto vendere per denaro né trattarla da schiava, perché l'hai disonorata.

Come vedi la tua intenzione è cosa gradita all'Altissimo e alla Sua Chiesa.


Per sicurezza ti raccomando efficacemente, prima di condurla all'altare, di fare esaminare scrupolosamente la di lei rettitudine dal tuo Sacerdote o, meglio ancora, dalla apposita commissione di Illuminati (telefonare ore pasti) che vanta una secolare esperienza in materia.
Il nostro beneamato fondatore con una esaminanda 

Che il signore ti conceda benedittanza e vigore delle membra.


Ad maiorem Dei gloria tuo in Cristo Redentore,
Fratello Egidio