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mercoledì 1 marzo 2017

Il DJ Fabo andrà all'inferno?

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Caro Moreno,
sono Amedeo, un tuo assiduo lettore. Vorrei il tuo giudizio su di un fatto che mi ha sconvolto. Ieri ho sentito alla TV la notizia che il DJ Fabo è andato in Svizzera per essere suicidato! Ma è mai possibile che sia permessa una cosa del genere?! Oltretutto, essendo Fabo invalido, ha dovuto essere accompagnato, e sai chi si è offerto di accompagnarlo? Marco Cappato, un politico di sinistra che ha evidenti interessi nell'agitare le coscienze a fini elettorali.
Questa vicenda è disgustosa. 

Come si può permettere in un Paese civile che una persona venga assistita nel suicidarsi? Non è scritto chiaro nella Costituzione europea che la vita è un dono di Dio e nessuno ne può disporre?
Bene ha fatto Adinolfi a criticare la scelta di Fabo dicendo che Hitler i disabili li eliminava gratis. Vogliamo tornare ai metodi nazisti? Pensa che solo per aver scritto qualche riga di biasimo sull'ignobile vicenda, il povero Adinolfi è stato bannato da Facebook! Facile immaginare che il suo giudizio ispirato dalla morale cattolica sia stato fastidioso per l'ateo Zuckerberg. Sono ingiustizie che gridano vendetta al Cielo! E anche Francesca Chaouqui ha ragione di dire che Fabo è stato un vigliacco e non un eroe.
Io davvero questa gente che istiga al suicidio non la capisco. Tutti all'inferno devono andare. Non sei d'accordo?
Che Gesù ti benedica.
»

Caro fratello in Cristo Amedeo,
calmati, orsù. Non è consono all'indole di un buon cristiano essere così aggressivi verso chi non la pensa come noi, benché ovviamente loro siano in errore.

La storia del DJ Fabo (Fabiano Antoniani), che si è recato in Svizzera per procedere al suicidio assistito lo scorso 27 febbraio, ha scosso le coscienze, senza dubbio.
Il Disc jockey Fabo
Molti personaggi illustri hanno avvertito la necessità di esternare la loro opinione al riguardo.
Il giornalista Mario Adinolfi
Per esempio il giornalista Mario Adinolfi, molto noto anche per le sue partecipazioni al programma radiofonico "La Zanzara", condotto dal celebre politologo Giuseppe Cruciani, il quale lo chiama affettuosamente "Marione", ha scritto sulla propria pagina Facebook: Dj Fabo è morto. Ora la nostra domanda è semplice: speculando su questa tragedia, che legge volete? Volete il sistema svizzero che sopprime un disabile a listino prezzi? Iniezione di pentobarbital, pratiche e funerale, diciottomila euro tutto incluso. Volete sfruttare l'onda emotiva per ottenere questa vergogna? Hitler almeno i disabili li eliminava gratis.
Il politologo Giuseppe Cruciani, conduttore del programma radiofonico "La Zanzara"
Anche la professionista di pubbliche relazioni Francesca Immacolata Chaouqui, molto vicina agli ambienti vaticani, si è espressa duramente sul gesto di Fabo: Io sto con quelli che lottano. Come mia zia per 68 anni su una sedia a rotelle. Come la mia maestra delle elementari per 20 anni a letto a somministrare speranza a chiunque andasse a trovarla. Sto con i padri e le madri di chi è immobile eppure non si arrende. Sto con la vita. Che comunque sia è sempre degna di essere vissuta. E DJ Fabo è un vigliacco non un eroe. Gli eroi sono quelli che restano, quelli che sperano, quelli che nonostante tutto vanno avanti senza mollare mai. Mai. Gli eroi sono i medici che salvano la vita, comunque essa sia. Non chi somministra la morte travestita da libertà. Io sto dalla parte della vita. E voi?
La professionista di pubbliche relazioni Francesca Immacolata Chaouqui
Noi prima di tutto, però, dobbiamo chiederci che cosa dice la Parola del Signore al riguardo, perché solo le Scritture possono guidarci sulla Retta Via.

E infatti leggendo attentamente la Bibbia scopriamo che in realtà non è vero che il suicidio sia proibito per un cristiano. Tutt'altro. Nella Bibbia non è scritto da nessuna parte che sia vietato suicidarsi.

Il comandamento "non ucciderti" non c'è.

Ci sono invece alcuni esempi di persone che chiedono pressantemente a Dio di mettere fine alla loro esistenza, o semplicemente si suicidano, quindi se ne deduce che, secondo le circostanze, il suicidio può essere una soluzione.

Mosè era disperato per i lamenti degli Israeliti sotto la sua guida. Il peso del comando gli sembrava eccessivo. Così chiese a Dio di morire: Io non posso da solo portare tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me. Se è questo il modo con cui mi vuoi trattare, ti prego, uccidimi subito, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; ma non permettere che io veda la mia sventura! (Num 11,14-15 ).

Elia dopo una grande vittoria sui profeti di Baal scappò a Beer-Sceba, per paura di Jezebel, e pregò di poter morire: Egli invece si inoltrò nel deserto una giornata di cammino, andò a sedersi sotto una ginestra e chiese di poter morire dicendo: «Ora basta, o Eterno! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri». (1 Re 19,4).

Anche Giona chiese a Dio di ucciderlo: Or dunque, o Eterno, ti prego, toglimi la vita, perché per me è meglio morire che vivere». (Giu 4,3).

Altri protagonisti della Bibbia si suicidarono da sé o con l'aiuto dei loro compagni. Per esempio Abimelec: Ed egli chiamò tosto il giovane che gli portava le armi, e gli disse: "Tira fuori la spada e uccidimi, affinché non si dica: L'ha ammazzato una donna!" Il suo giovane allora lo trafisse, ed egli morì. (Giu 9,54).

Saul invece dovette fare tutto da solo: Saul disse al suo scudiero: «Sfodera la spada, e trafiggimi, affinché questi incirconcisi non vengano a trafiggermi ed a farmi oltraggio». Ma lo scudiero non volle farlo, perch'era colto da gran paura. Allora Saul prese la propria spada e vi si gettò sopra. (1 Sam 31,4). E subito dopo anche lo scudiero si uccise: Lo scudiero di Saul, vedendolo morto, si gettò anch'egli sulla propria spada, e morì con lui. (1 Sam 31,5).

Ricordiamo ancora Zimri, il quale si uccise con il fuoco: E avvenne che appena Zimri vide che la città era stata catturata, entrò quindi nella torre di dimora della casa del re e bruciò la casa del re su di sé col fuoco, così che morì. (1 Re 16,18).

Non dimentichiamo Giuda: Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «Che ci riguarda? Veditela tu!». Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi. (Matteo 27,3-5). Però Giuda è stato davvero cattivo, e forse non fa testo.

Ma il caso che dirime definitivamente la questione, è quello di Sansone, che fu assistito nel proprio suicidio da Dio in persona: Allora Sansone invocò l’Eterno e disse: «O Signore, o Eterno ti prego ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, o Dio, perché possa vendicarmi con un sol colpo dei Filistei per la perdita dei miei due occhi». Sansone afferrò quindi le due colonne centrali, che sostenevano il tempio e si appoggiò ad esse, a una con la destra, e all'altra con la sinistra; poi Sansone disse: «Che io muoia insieme ai Filistei!». Si curvò poi con tutta la sua forza, e la casa crollò addosso ai principi e a tutto il popolo che vi era dentro; e furono più quelli che egli uccise morendo di quelli che aveva ucciso in vita. (Giu 16,28-30).

Se infine ci fossero ancora dei dubbi, li dissipa la cristallina chiarezza di questa massima:  Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica. (Siracide 30,17).

È vero che ci sono anche scuole di pensiero che indicano come la malattia che riduce una persona all'immobilità, alla cecità, alla disabilità totale, sia forse una manifestazione dell'intento divino che in questo modo costringe il peccatore a staccarsi dalla mondanità e a meditare. Ma è una posizione inconsistente, perché nega il libero arbitrio. Dio non agisce così.

Quindi, caro Amedeo, come vedi è perfettamente lecito uccidersi, quando le circostanze si fanno particolarmente drammatiche e non c'è più via d'uscita, o quando il fine da perseguire lo rende necessario. Non ci sono dubbi che la situazione di Fabo fosse terribilmente deteriorata e pertanto senza scampo. Era un suo diritto farla finita e lo ha esercitato. Credimi, il Signore lo accoglierà in un tripudio di benedittanza.

Moreno

16 commenti:

  1. Volevo soltanto far notare l'inesattezza del paragone di Hitler, in quanto da sempre ci sono illuminati che pur lavorando nelle strutture pubbliche portano avanti la pietosa missione a rischio di essere beccati dai soliti precisetti e messi alla gogna, addirittura ultimamente un grande luminare illuminato aveva brevettato il suo protocollo per dare la pace a tante anime di mortidifame costrette a frequentare queste stupende strutture organizzate dalle regioni thajane

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  2. Una scelta dolorosa fatta nel momento in cui la vita ti mette con le spalle al muro, cari fratelli in Cristo non so neanche io cosa sceglierei per me, ma voglio lasciarvi due aforismi per riflettere:

    1) Son tutti buoni a fare i froci con il culo degli altri (Claudio Lotito)

    2) Non discutere mai con un idiota, la gente potrebbe non notare la differenza (Arthur Bloch)

    Benedittanza a iosa, Pio Bernardo

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  3. Se resterò tetraplegica e cieca non ammazzatemi, perché la vita è bellissima e straordinaria anche nell’immobilità.

    Noi siamo creature umane. La nostra potenza è la nostra mente, la nostra libertà è la nostra anima. Da immobile e da cieca potrò essere felice a ogni istante ancora di più, potrò cercare la felicità che è dentro di noi. Solo nell’immobilità la preghiera e la meditazione acquistano una potenza totale. Da tetraplegica e da cieca potrei ascoltare la voce di coloro che amo, sentire il magnificat di Bach e il Requiem di Mozart. Per la prima volta potrei avere il tempo e la calma immobile che sono necessari a costruire una poesia. Gli dei ci visitano nella malattia, è il dolore l’accidentata strada della nostra grandezza, la sfida estrema dove le nostre anime diventano di acciaio.

    Com’è possibile che nessuna delle persone che hanno affollato la vita dell’uomo che ha scelto di morire sia stato capace di dirgli queste cose? Com’è possibile che nessuno gli abbia spiegato che lui non era un corpo, un corpo in passato bello e forte, e ora malato e piegato, quindi di nessun valore, da buttare.

    Lui era un’anima rimasta intatta che l’immobilità poteva rendere ancora più forte. Mi chiedo quanti saranno gli abusi, una volta che, grazie a questo caso, sarà passata la legge. Quante persone fragili accetteranno di firmare sulla spinta del genero mafioso, della nuora insopportabile, del timore di pesare, e poi semplicemente dello stato: l’eutanasia costa pochissimo, seguire un malato costa una fortuna. Nella civile Olanda siamo già all’eutanasia del non consenziente.

    Era cominciata con l’eutanasia del consenziente anche in Germania ai tempi di Hitler: l’eutanasia fu pubblicizzata da un film, dal geniale titolo “Io accuso” con protagonista una pianista che scopriva i primi segni dell’Alzheimer. L’accusa del titolo è diretta a tutti i malvagi che non vogliono l’eutanasia. Il film è del 41. La soluzione finale del febbraio del 42: il concetto che la vita è sacra, una volta che è saltato è saltato. Per chi non se lo ricorda, è finita malissimo.

    L’abuso maggiore, però, è la dichiarazione pubblica che la vita in un corpo lesionato non ha valore, che l’anima sia talmente piccola che nella menomazione si perde e invece è il contrario: è nella menomazione, nell’immobilità coatta, nel buio della cecità che la goccia può diventare oceano. Là dove c’è il dolore, il suolo è sacro, ha scritto Oscar Wilde. Il dolore è una delle strade che possono condurci a Dio. Quest’uomo ha ridotto la sua vita a un corpo. Il dolore, la perdita, diventano insopportabili. Perché vivere con il prodotto fallato? Perché essere il prodotto fallato? Dove Dio non c’è, dove l’anima non è considerata, un uomo è solo un corpo.

    Interrotta la via che ci porta a Dio attraverso la nostra grandezza, resta solo la strada per la Svizzera. Il corpo come identificazione: se il corpo è rotto, o vecchio o inabile nulla ha più senso, e allora tanto vale buttarlo. Ritroviamo la via che porta a Dio.

    Riprendiamoci la grandezza delle nostre anime. Per quanto infinita possa essere la notte che ci circonda da tutti i lati, restiamo gli unici capitani della nostra anima. Impariamo a essere invincibili, impariamo a essere infrangibili, diventiamo inossidabili.

    Niente può farci paura, nemmeno la tetraplegia, la cecità, nulla, le nostre anime conducono il timone verso l’aurora.

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    1. Sorella in Cristo Silvana, noi esegeti pregheremo forte forte il Signore perché dia soddisfazione al tuo ardente desiderio di santità rendendoti quanto prima tetraplegica e cieca.
      Benedittanza.

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    2. però dovreste almeno augurarle di avere qualcuno con tanta grana che l'accudisca, se no sete proprio senza cuore

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    3. È meglio morire con il culo gelato che con un gelato al culo. Confucio

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    4. cara sorella silvana, è abbastanza facile decidere di vivere finché si riesce a pulirsi il culo da soli.

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    5. Cara sorella hai ragione tu, questi esseri che non sanno accettare le vie del signore nostro dio devono morire tutti e poi accolti all'inferno e bruciare all'infinito perchè DIO E' AMORE dunque ammazziamoli tutti bruciati sti eretici siamo molto pratici di roghi noi cristiani. Cristo ci ha insegnato che tocca daje foco (non so dove ma ce lo ha insegnato) pe 600 anni la chiesa lo ha fattocon tutto l'amore che poteva dare. Giordano Bruno docet.

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  4. Cara Silvia ti parla un ragazzo rimasto paralizzato dalla vita in giù voi che nn avete di questi problemi non ne sapete un bel niente di quello che si prova quindi lasciamo stare le storielle nn e facile alzarti la mattina e aspettare che ti vengano a pulire il culo oppure il fatto che vedi una bella ragazza e nn puoi più avevere un rapporto con lei silvia se nn sei handicappata come me evita di parlare perche nn sai tu come tutti gli altri di cosa si tratta ps il prossimo anno sono prenotato per l eutanasia e sono felice addio a tutti e grazie per l ascolto

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    1. Caro Anonimo io non ho la tua sfiga ma ti capisco ugualmente!
      E' vero, tante belle parole verso la fede...e quando servono SCAPPANO TUTTI!
      In bocca al lupo (per quel nulla che può servire)!!!

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  5. Trovo disgustosa tanta demagogia intorno a vuoti concetti come la sacralità della vita che è un dono di Dio e via scoreggiando. Chi decide di porre fine ad una vita che implica più sofferenza che la morte stessa ragiona legittimamente in modo diverso: “ma perché dio mi ha dato questa merda di vita?”, “cosa ho fatto per meritarla?”, “come si è permesso di darmela senza consultarmi?”, “non poteva farsi gli stracazzi suoi?”.

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  6. Cari Esegeti, il mese oramai è alla fine e noi affezionati accoliti bramiamo un altro post da commentare, che so, provo a buttare un argomento lì... Il rusty trombone è da considerarsi pratica benedetta che avvicina a Dio? E se si, esistono dei dettami per praticarlo in maniera corretta ed ortodossa? Con osservanza dei dettami della Fede, Pio Bernardo

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    1. Fratello Anonimo in Cristo, la tua sete di sapere ti fa onore pregheremo il Signore perchè ci illumini su questa interessante pratica!
      Benedittanza!

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  7. Anch'io desidero sottoporre all'attenzione dei nostri Santi esegeti un argomento che mi piacerebbe veder sviluppato prossimamente. Ho seguito con affetto ed coivolgimento la recente visita a Milano fatta dal nostro amato Francesco e sono stato profondamente impressionato dalla sua semplicità e umiltà quando, bisognoso di soddisfare un'umana esigenza corporale, ha utilizzato un bagno chimico. Ora la mia domanda è la seguente: come si fa a cagare indossando una palandrana come la sua, olktretutto in uno spazio angusto come è un cesso di quel tipo?

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  8. Continua da post precedente. Mi ha anche impressionato il saluto fatto da Papa Francesco ai detenuti di San Vittore. Egli ha testualmente detto: "Per me voi siete come Gesù", che è un po' come dire "Dio Ladro". Cosa ne pensi, Fratello Tancredi?

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    1. Fratello in Cristo Zaratù, la tua fede sarà premiata.
      Benedittanza!

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