Cerca le Santissime Risposte

martedì 30 ottobre 2012

Celiachia e Santa Eucaristia



«Caro Joseph,
siamo una coppia di coniugi osservanti e timorati di Dio, e troviamo molto utili i consigli di questo blog, uno dei migliori nel suo campo per serietà e professionalità. Il nostro matrimonio è stato benedetto dalla nascita di Emanuele, che cresce felice ed amato e che tra tre settimane compirà 9 anni. Nostro figlio frequenta regolarmente il Catechismo, e l'anno prossimo vivrà la gioia di mangiare per la prima volta alla Mensa del Signore. C'è solo una nube che si addensa ad oscurare il suo sereno futuro. Ad Emanule è stata diagnosticata una forma particolarmente grave di celiachia, per cui non può ingerire nemmeno una piccola quantità di glutine senza essere esposto ad effetti collaterali. Ne abbiamo ovviamente parlato con un sacerdote, che ci ha informati che purtroppo tutte le ostie contengono glutine, e che lui sappia non ne producevano per celiaci. Cercando in rete, abbiamo scoperto che la Congregazione per la Dottrina della Fede (tramite una lettera firmata dall'allora cardinale Ratzinger) considera le ostie completamente prive di glutine come materia invalida per la comunione. Questa notizia ci addolorava molto, perché temevamo che Emanuele sia impossibilitato a prendere parte al SS. Sacramento. Il prete ci ha assicurato che, visto che l'ostia si trasforma nel Corpo di Cristo, a sua opinione non dovrebbero esserci complicazioni. E poi, certamente la salute fisica di nostro figlio è importante, ma lo è ancor di più quella ultraterrena. Visto che però il pediatra di Emanuele continua a sconsigliarci animosamente di fargli ingerire glutine, gradiremmo come ultima conferma un vostro illuminato parere in merito.
Cordiali saluti,
Giacomo & Mariangela
»
 
Cari Giacomo e Mariangela,
la vostra domanda riguarda tutti i milioni di persone che, sventuratamente, non possono assimilare il glutine. Molti di loro, voi compresi, esprimete una legittima perplessità nei confronti del sacramento dell'Eucarista, considerando che esso adopera come materia prima un cibo contenente glutine e talvolta (certamente non nel vostro caso) arrivando addirittura a contestare le posizioni del Santo Magistero della Chiesa in proposito. Non dubito che nel vostro caso sia superfluo ricordarlo, ma vi rammento che gli uomini di Chiesa si adoperano incessantemente per il nostro bene, e che se esistesse una possibilità di commutare l'eucarista usando prodotti senza glutine non l'avrebbero lasciata intentata. Le gerarchie ecclesiastiche non consentono l'uso di pane senza glutine per la transustanziazione non perché mossi da qualche forma di sadismo, o di conservatorismo, posizioni del tutto ingiustificate dato che certamente il pane usato originariamente da Gesù Cristo nell'Ultima Cena era molto diverso dal pane azzimo usato attualmente, e persino la varietà di grano che presumibilmente usò è oggigiorno estinta.
Lo fanno perchè c'è una ragione molto precisa, per la quale un'ostia priva di glutine non può transustanziare. Il resto della mia risposta sarà alquanto tecnico, e facilmente la parte di voi lettori che si è fermata al semplice catechismo di base avrà difficoltà a comprendere alcuni concetti. Non è necessario che comprendiate tutto: ai fini pratici basterà afferrare l'idea di fondo, e cioè che il glutine è un componente indispensabile affinché la transustanziazione si verifichi, almeno quanto il sacerdote.
E qualcuno pretenderebbe forse di avere un'eucaristia senza sacerdote?


Prima di tutto un rapido ripasso dei concetti di base, che risulterà verosimilmente superfluo per quelli di voi che si siano anche moderatamente già interessati a queste tematiche. La transustanziazione si configura a pieno titolo come un miracolo, e nei miracoli è fondamentale più d'ogni altra cosa la grazia divina. Negli ultimi tempi, in luogo di "grazia divina", sta sempre più prendendo piede il termine "benedittanza", una traduzione pedestre dall'inglese benedictance. Sebbene personalmente sia un nostalgico della vecchia terminologia, userò anche io qui la parola benedittanza, a beneficio del lettore che volesse approfondire queste tematiche consultando le riviste specialistiche che ormai sono passate al nuovo lemma (principalmente per depurare il concetto fisico dall'alone di significati sfumati che col tempo è andato acquisendo l'espressione "grazia divina").
Nel Sistema Internazionale, l'unità di misura della benedittanza è lo Jesus (simbolo IHS). 1 IHS corrisponde al favore divino che un corpo di massa 1 kg ottiene se un fedele laico prega in suo favore per 1 s. Prima del Concilio Vaticano II erano diffuse anche altre unità di misura della stessa grandezza, tra cui l'anemos (An), corrispondente a circa 47,61 IHS e definito come il favore ottenuto da un'anima media se essa stessa o un altro fedele prega per essa per un secondo. Oggi l'anemos è caduto in disuso, principalmente a causa del fatto che la massa di un'anima può ampiamente variare nel corso della sua vita terrena, appesantendosi per ogni peccato commesso (se si cede alle pulsioni del ben più pesante corpo, la risonanza d'interazione dell'anima cessa di essere casuale e si sbilancia verso un aumento della sua massa). Questo è il motivo per cui non bisogna condurre una vita dissoluta, pensando che tanto ci sarà sempre tempo per redimersi nella vecchiaia: con ogni peccato, la vostra anima diventa più pesante e rende sempre più difficile recuperare la grazia perduta. Un altro fattore che ha portato la totalità della Chiesa a orientarsi alle raccomandazioni del SI è stata la scarsità di prove sperimentali a suffragio dell'ipotesi che le anime del purgatorio conservino la stessa massa che avevano in vita, un quesito ancora oggi in attesa di risposta.
Dato che lo Jesus è un'unità di misura molto piccola, si utilizzano comunemente i suoi multipli, come il kiloJesus (kIHS), corrispondente a 1000 Jesus, e il MegaJesus (MIHS), corrispondente a 1000000 di Jesus. Tanto per dare un paio di esempi concreti, un comune Padre Nostro dona a chi prega una grazia di circa 0,8 kIHS. La madonna di Međugorje, per rilasciare un messaggio, richiede invece un innesto di circa 149 MIHS. Va notato che la quantità totale di benedittanza di un sistema non si conserva affatto, anzi si può generarne una quantità virtualmente illimitata: se per assurdo la benedittanza si conservasse, ciò corrisponderebbe a una simmetria tra l'uomo e Dio, un'enunciato chiaramente blasfemo dato che in realtà Dio è molto più potente degli uomini.

Veniamo ora all'evento miracoloso che ci interessa, la trasformazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo.
Naturalmente la preghiera di un laico qui non è sufficiente, ma occorre l'intervento di un sacerdote che benedica il pane e il vino. Con l'aiuto dello Spirito Santo, il prete può indirizzare un flusso di sacralità anche di 10-15 kIHS/s con un'incredibile precisione. Mi è capitato una volta di assistere a una prova pratica all'ultimo anno di corso in un seminario, e sono rimasto stupito dall'abilità con cui i candidati al sacerdozio riuscivano a far transustanziare solo alcune ostie prestabilite in un tubo di 100 ostie chiuso ermeticamente e a tre metri di distanza, oppure a colpire una singola ostia chiusa al centro di un bersaglio a dieci metri di distanza. Naturalmente questi risultati richiedono un intenso e costante allenamento.

Per vedere in dettaglio cosa succede in un'ostia al momento della transizione da pane a Corpo, mi servirò di un modello semplificato noto come consacrazione adiabatica (dal greco adiábatos, che significa impermeabile), nel quale si presuppone che l'oggetto da consacrare non possa scambiare nessuna forma di calore con l'esterno. Non si tratta di un'eccessiva mistificazione, perché per ragioni che vedremo in seguito la normale transustanziazione eucaristica si verifica in condizioni considerabili in buona approssimazione adiabatiche.

Il secondo concetto fondamentale da sottolineare è che, a differenza della preghiera la quale a parità di massa induce sempre la stessa variazione di benedittanza, la ben più potente tecnica della consacrazione ha un'efficacia variabile a seconda del materiale che si vuole benedire. Per ogni materiale esistono due grandezze, chiamate conducibilità spirituale (C) ed entalpia di transustanziazione (HT), che dipendono esclusivamente dalla sua struttura, quindi in ultima analisi dal concetto che Dio ha di tali sostanze. La conducibilità spirituale esprime l'attitudine di un corpo a diffondere il Carisma divino. Per un Dio immanente la distanza non è un problema, quindi la sua benedizione si diffonde tra due punti indipendentemente da quanto siano lontani; tutto ciò che ci occorre sapere è quanta potenza debba profondere il parroco officiante per far aumentare di un dato valore la benedittanza di una particolare massa. Di seguito sono elencati i valori di conducibilità spirituale di alcune sostanze.


MaterialeConducibilità spirituale [W·kg-1·IHS-1]
Aria in un ambiente consacrato8,56 · 10-4
Aria1,02 · 10-2
Colla vinilica7,40 · 10-2
Amido8,86· 10-1
Acqua3,44
Incenso aromatico4,01
Lipidi4-7 · 101
Cloruro di ferro (III)1,99 · 102
Liquido seminale3,65 · 102
Etanolo2,12 · 103
Glutine2,12 · 103

Grazie a Dio (è proprio il caso di dirlo), l'aria che si può trovare nelle chiese ha una conducibilità molto bassa, in modo che le benedizioni che si ricevono al suo interno vengano assorbite quasi del tutto dai corpi ospitanti. È per questo che la transustanziazione di un'ostia, se svolta regolarmente, si può approssimare ad adiabatica. Il Signore ha invece conferito a due sostanze, evidentemente ritenute da Lui rappresentative degli alimenti che furono serviti nell'Ultima Cena, un valore molto alto di conducibilità spirituale: l'etanolo per il Sangue di Cristo, ed il glutine per il Suo Corpo.

Conducibilità spiritiali diverse mutano di molto la quantità di grazia che le molecole acquisiscono. Il cicloeptano, col suo anello omociclico di sette atomi di carbonio che simboleggiano le sette virtù, presenta una conducibilità molto più elevata rispetto a composti lineari come l'n-butanolo.
Un corpo transustanzia quando le sue molecole raggiungono un valore fisso di benedittanza, che è storicamente noto come costante di Dievas-Suo e vale, secondo le ultime raccomandazioni CODATA, 33,1155 ZIHS/mol. Un ZIHS corrisponde a 1021 IHS: sembra una soglia proibitiva, ma come vedremo è tranquillamente e quotidianamente raggiungibile con un piccolo, grande aiuto della fede.
Prima di continuare, mi sembra opportuno chiarire un dubbio che mi è stato spesso formulato da coloro che iniziano ad avvicinarsi a questa materia. Visto che Cristo è unigenito, anche il Suo corpo può esistere in uno e  in un solo modo, un unico e beato stato fondamentale non degenere; ma questo non corrisponderebbe ad un annullamento dell'entropia, che sebbene sia chiaramente nelle possibilità dell'Onnipotente sembra non essere contemplato nelle Sue volontà?
La soluzione salta all'occhio consultando questa immagine:
Una volta superata la soglia critica, il sistema si pone spontaneamente nello stato di assoluta comunione e identità con Cristo.


Presumo che tutti noi preghiano frequentemente: quando preghiamo, affidiamo al Signore le nostre aspirazioni, i nostri sentimenti, le nostre paure, insomma rendiamo ogni preghiera un'esperienza unica e irripetibile di incontro intimo con Lui. Lo stesso vale per il flusso consacratorio evocato dal sacerdote officiante: esso è come una silente e ferventissima preghiera, nella quale vengono concentrati non solo le sue sensazioni, le sue simpatie ed antipatie, la sua voglia di salvarsi dall'inferno; ma si uniscono anche quelle dei fedeli che in quel momento partecipano all'assemblea nel nome di Cristo. Con l'aumentare della benedittanza, aumenta sempre più il numero di configurazioni sentimentali diverse che avrebbero potuto condurre fino a quel valore. Le due rette si intersecano in coincidenza con la costante di Dievas-Suo, e a quel punto si compie il miracolo: il corpo muta in Corpo, a imperitura memoria del Figlio dell'uomo.

Quando una molecola raggiunge lo stato di estasi di essere un tutt'uno con Cristo, è come se essa stessa aiutasse il parroco a completare la transustanziazione: il passaggio di stato comporta infatti un rilascio di energia, che facilità la consacrazione delle molecole vicine. Questa quantità è nota come entalpia di transustanziazione (dal greco enthalpos, "scaldare dentro"), ed è data da

Dove M è la massa molare, NA è la costante di Avogadro, e fd sta per "frequenza divina". Trattasi della frequenza con la quale l'Altissimo predilige interagire con noi umani, il ritmo con cui si relaziona con gli uomini: il suo valore è 1,05·108 Hz, anche se nulla vieta che in futuro decida di modificare questa costante, come del resto potrebbe fare con qualunque delle costanti fondamentali della Sua creazione.
La dimostrazione di questa formula ci distoglierebbe troppo dall'argomento, ma si può trovare in qualunque buon testo universitario di teologia dei sacramenti. Ai fini pratici, l'entalpia di transustanziazione si applica solo ai composti contenuti in pane e vino, ma la relazione ha validità universale e andrebbe bene anche per eventuali altri composti disciolti nel vino o nell'impasto del pane eucaristico.

Sapendo che l'aiuto fornito da Cristo per completare la transustanziazione è, come sarebbe logico aspettarsi, fornito nella stessa frequenza di cui sopra, si può facilmente ricavare il contributo per unità di massa che la parte di ostia già diventata Cristo dà al flusso consacrante:
0 rappresenta il contributo già presente del parroco).



Transustanziazione a 10, 20, 30 e 35 millisecondi

Questa elaborazione mostra la distribuzione della grazia divina tra le varie molecole dell'ostia. A t=0 non vi è benedittanza; col procedere della benedizione, il suo valore comincia a crescere, per qualche molecola più e per qualche molecola meno. La "coda" che vedete allungarsi a destra del grafico è il glutine: esso si consacra tanto facilmente che un numero non infinitesimo di sue molecole raggiunge, poco dopo il trentacinquesimo millisecondo, la soglia critica della transustanziazione. Va notato che 55 milliJesus sono poco più della benedittanza di un fugace segno della croce; ciò che è straordinario è che tutta questa sacralità sia concentrata in una piccolissima molecola. A partire da questo momento, mirabile dictu, guardate voi stessi cosa accade:

Dopo i 38 ms, il circolo virtuoso si fa sempre più serrato, e sempre più molecole varcano la soglia di transustanziazione. Dopo 40.2 millesimi di secondo dall'inizio, la particola è completamente consacrata.

È Cristo in persona, attraverso il suo Santissimo Corpo, a consacrare la parte del pane ancora non consacrata. E, come abbiamo visto, il primo componente dell'ostia a consacrarsi è proprio il glutine. Per questo dicevo che un'eucaristia senza glutine è come un'eucaristia senza sacerdote: i sacerdoti sono gli umili ministri di Cristo, ma senza il contributo del Figlio possono fare ben poco.

In conclusione, cari genitori, non preoccupatevi per la celiachia di vostro figlio: il glutine sarà la prima frazione dell'ostia a trasfigurarsi in Corpo di Cristo, e sebbene esista l'allergia al glutine, non ho mai visto nessun caso di allergia a Cristo. Abbi fede, piccolo Emanuele, e la tua mucosa resterà intatta.

Vostro,
Joseph

lunedì 22 ottobre 2012

Lo Spam di Satana




«
Caro Cristoforo, 
Mi chiamo Concetta e scrivo da Napoli. Sono una Catechista, e quando non sono a contatto con Cristo nell'insegnamento della religione, mi dedico alla gestione del sistema informativo della Parrocchia. Uso tenermi in contatto via mail con le altre catechiste per lo scambio del materiale da utilizzare a lezione, fra cui preghiere, libri e riviste cristiane. L'altro giorno, fra le mail, ne ho trovata una senza oggetto, con un link. Pensavo riguardasse una delle newsletter dei tanti siti cristiani a cui sono iscritta, ma non è stato così, purtroppo. Si trattava di un link malefico, che si diramava in altrettanti link demoniaci. Aprendo i link sono stata reindirizzata su Youtube dove ho potuto assistere in preda al panico alla visione di "The Best Of Mosconi", "Mosconi Compilation", e tanti altri. Tutti link che si sono aperti uno dopo l'altro, e senza avere la possibilità di chiuderli. Più ne chiudevo infatti, e più questi aumentavano. Ho passato minuti di terrore, minuti di inferno... e ancora tremo dal terrore. Mosconi? Chi è costui? Chi manda questa mail? E intanto vivo nella disperazione... Dal Pc percepisco rumori che prima non avevo mai udito, il Pc è diventato bollente e a volte percepisco puzza di bruciato. Il tutto con improvvisi riavvii con schermate rosse. Non ce la faccio più. Non riconosco più il mio Pc, il mio strumento di lavoro e di contatto con Cristo, anche. Sono una fedele cattolica, e negli anni ho cercato di essere sempre più vicina a Cristo. Cosa ho fatto di male per meritarmi questo? Di chi è la responsabilità? È una pena inevitabile a cui devo incorrere per non avere svolto bene il mio ruolo nel gregge di Dio o cosa? Non mi viene nulla in mente! Prima di chiamare un tecnico per Pc ho bisogno di queste risposte! La mia coscienza viene prima di tutto! La prego, mi fornisca una risposta. Che Dio la benedica, Cristoforo!

Concetta

»

Carissima Concetta,

Il fenomeno in cui sei caduta è diffuso fra le Catechiste, o comunque nelle persone che seguono da vicino il Cammino verso la Salvezza in Cristo. Ricordo ancora quel lontano 2008... se non vado errato. Comprai un nuovo Pc, e dopo qualche giorno vidi questa mail. Beh, anch'io ci cascai. È normale cliccarci. Una persona vicina a Cristo non ha paura di nulla! Ma questo concetto è corretto finché noi ci scontriamo con gli stessi ostacoli che Dio ci pone davanti. Ostacoli che come tu ben sai, da Catechista, Dio pone perché una volta superati possiamo meglio aspirare alla Salvezza e alla vicinanza con Dio. Il problema è che quella mail non è un ostacolo posto da Dio, per testare la tua sicuramente immensa fede. Quella mail è qualcosa di più complesso, più particolare e che solo alcuni studiosi sono riusciti a decifrare. Si tratta dello "Spam di Satana". È lo stesso Satana che invia questi link dalla sua postazione demoniaca. In altri tempi agiva diversamente. Si è sempre ingegnato per raggiungere e colpire la sensibilità e la fragilità del fedele. È evidente che lo Spam ricevuto da te è l'ultima versione, quello con i link dei video del Mosconi. Una delle versioni, a mio avviso, peggiori e più di cattivo gusto. Un vero colpo al cuore. Lo Spam che invece colpì il mio Pc, di cui ti accennavo poc'anzi, riguardava il rutto di un signore durante la Santa Messa. Sono comunque tante le versioni dello Spam, perché cambiano in continuazione. In ogni caso comunque, i più sensibili, visti i video, ma possono essere anche immagini, siti (anche porno), rimangono paralizzati a vita o cadono in una profonda depressione, e solo dopo molte cure si liberano da questo masso. Tranquilla, i più ritornano più in forma di prima, per seguire ancora più attivi il Cammino di Cristo! E Satana ancora una volta perde! Lui non lo capirà mai quant'è forte la Fede in Cristo. Tu comunque hai mantenuto la Fede salda, sai che Dio è con te e comunque ti sta vicina. Complimenti. Adesso, una volta che sai cos'è lo Spam di Satana e come agisce, ti voglio indicare come debellarlo. Ti dico sin da subito che i fenomeni che riscontri nel tuo Pc sono l'effetto dello Spam, e tutto ciò svanirà dopo il procedimento che adesso ti suggerirò. Prima di tutto prepara dei lumini e posizionali tutti intorno al Pc, soprattutto vicino al router. Dopo aver recitato 2 Rosari, clicca il seguente link. Una volta fatto, recita un'Ave Maria. Illumina bene la stanza prima di fare tutto ciò, e non farlo mai la sera o la notte. Io consiglio di attuare tutto il procedimento dopo essere andata alla Santa Messa, la Domenica mattina. Si è più motivati. Sta' tranquilla. Tutto ciò avrà successo, e Satana, ancora una volta, ne uscirà con le ossa rotte.

Che Dio ti benedica, 
Cristoforo.

mercoledì 17 ottobre 2012

Una ricetta per amore di Gesù


«
Caro signor Moreno,
sono Egidio, il suo affezionato lettore che le ha scritto già lo scorso mese di giugno, chiedendole istruzioni su come smaltire lo sperma che ormai da quasi un anno tengo conservato in alcune bottiglie. Per darle un'idea della quantità di seme che ho raccolto, le invio una foto con dedica delle mie bottiglie. In ordine di tempo, a sinistra nella foto si vede la bottiglia con lo sperma più vecchio, mentre a destra c'è l'ultima bottiglia, che ho appena iniziato a riempire.
Il motivo per cui la disturbo di nuovo, confidando nella sua pazienza, è che davvero mi manca il cuore di vuotare le mie bottiglie nello scarico, come lei mi ha detto che potrei fare trascorsa una settimana dal completo riempimento.
Il fatto è che mi ci sono affezionato, perché in quelle bottiglie c'è il ricordo di tanti momenti piacevoli e pieni di amore che ho condiviso con la mia ragazza.
Ho pensato perciò, che ci deve essere un utilizzo migliore per tutto questo ben di Dio, piuttosto che gettarlo nello scarico! Visto che, come lei insegna, per scongiurare ogni comportamento peccaminoso il seme va ingerito, ho pensato di utilizzarlo per la preparazione di una torta, che offrirei alla mia ragazza per festeggiare il nostro prossimo anniversario da che stiamo insieme.
Mi rivolgo a lei perciò, per chiederle se può indicarmi una ricetta che sia rispettosa dei precetti della Bibbia nel trattamento del seme, e che permetta di ottenere un dolce gustoso. Ho notato da diversi indizi che lei è anche un fine buongustaio, oltre che un esperto esegeta, e credo che sia la persona più qualificata per darmi un valido consiglio.
La ringrazio in anticipo dell'aiuto che mi vorrà ancora dare, e prego sempre il Signore che conservi in salute di corpo e di spirito tutti gli Illuminati.
Con affetto cristiano,
Egidio
»

Carissimo Egidio, devoto fratello in Cristo, sono contento che tu abbia deciso di scrivermi nuovamente, perché è compito del buon pastore seguire con assiduità le sue pecore in modo che non smarriscano la retta via. E bene hai fatto ad interpellarmi per sapere come utilizzare lo sperma che non hai disperso ma conservato in bottiglie ben chiuse. Così conservato (e spero anche che le bottiglie tu le abbia tenute in frigo), lo sperma rimane commestibile a distanza di molto tempo. Del resto questo è proprio quello che si fa nelle "banche del seme".

Ecco perciò che non è affatto una cattiva idea, quella di impiegarlo nella preparazione di un dolce! Per essere giustamente rispettosi del seme, che è una sostanza sacra, bisogna però osservare alcune regole. Il dolce perciò andrà preparato solo con ingredienti puri, e usando stoviglie assolutamente pulite.
Ma quali sono questi ingredienti puri? Troviamo spiegato con precisione nella Bibbia, al capitolo 11 del Levitico, quali cibi si possono mangiare e quali no, nel rispetto dei precetti del Signore. Ai fini della preparazione del dolce, a noi interessa sapere che la gallina è un animale puro, e perciò le uova di gallina sono pure; e lo stesso dicasi per la mucca, perché ha lo zoccolo spaccato e rumina: Potete mangiare di ogni animale che ha lo zoccolo spaccato e il piede diviso e che rumina. (Lev 11,3). Quindi anche il latte di mucca è consentito. Per i prodotti di origine vegetale non c'è alcuna proibizione.

Valutate queste considerazioni, ti propongo la ricetta della:

"Torta Biblica farcita di Crema Sacra".

Ecco gli ingredienti necessari:

Per il Pan di Spagna
  • 150 gr di farina
  • 150 gr di zucchero
  • 5 uova
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaio di sperma
Per la crema
  • ½ litro di latte
  • ½ litro di sperma
  • 150 gr di farina
  • 8 tuorli
  • 150 gr di zucchero
  • la scorza di un 1 limone
  • 120 gr di torrone bianco
Per la decorazione
  • 125 ml di panna da montare
  • 125 ml di sperma
  • 100 gr di torrone bianco
Per inzuppare
  • 1 bicchierino di Alchermes
  • ½ bicchierino di sperma


Preparerai per primo il Pan di Spagna.
Sbatti le uova e mettile con lo zucchero in un pentolino. Amalgama blandamente con una frusta fino a portarle alla temperatura di 45°.
Arrivate a temperatura, trasferiscile in una planetaria e aggiungi il sale e lo sperma. Questa è la fase più importante per ottenere un buon Pan di Spagna. Bisogna montarle ad una velocità né troppo veloce, né troppo bassa. Nel robot da cucina in una scala da 1 a 6, va bene la velocità 3. In 6/7 minuti si otterrà un composto molto chiaro e spumoso.

Un modo per capire se la montatura è arrivata al punto giusto è quello di annusare il composto: se non si sente più l'odore un po' acre dello sperma vuol dire che è pronto.
A questo punto, aggiungi poco alla volta la farina setacciata e incorporala con delicatezza con una palettina di silicone, facendo attenzione ad amalgamare dal basso verso l’alto per non farla smontare.

Imburra e infarina una tortiera di circa 20 x 25 cm di lato e versaci delicatamente dentro il composto. Distribuisci per bene su tutta la tortiera e non solo dal centro. Per farlo crescere in modo uniforme, passa la palettina di silicone a formare un cerchio concentrico tra il centro e il bordo della tortiera in modo da livellare per bene il composto.

Inforna in forno preriscaldato (non ventilato) a 190° per 20 minuti. La ricetta originale del Pan di Spagna non prevede lievito: è l’aria incorporata nella lavorazione delle uova con lo zucchero che garantisce la morbidezza e la sofficità, perciò non si deve mai aprire il forno durante la cottura, per evitare che il dolce si sgonfi.
Sforna e lascia raffreddare prima di tagliarlo e di procedere nella preparazione.

La fase seguente richiede che il Pan di Spagna sia tagliato in 3 strati.

Nel frattempo preparerai la crema per la farcitura, che è la parte più gustosa e prelibata.
Metti il latte e lo sperma (½ litro) in un pentolino ed aggiungi la scorza di limone grattugiata. Mescola bene, porta ad ebollizione e poi filtra.

A parte in una terrina, unisci lo zucchero ai tuorli fino ad ottenere una crema spumosa. Aggiungi quindi, poco a poco, la farina.

Metti di nuovo il pentolino sul fuoco e aggiungi il composto precedentemente ottenuto, mescolando con una frusta fino a quando la crema non avrà raggiunto la consistenza adeguata. A questo punto puoi aggiungere il torrone macinato.

Ora diluisci il bicchierino di sperma nell'Alchermes e con questa miscela bagna il primo strato di Pan di Spagna. Versaci sopra una parte della crema e ricopri con un altro strato di Pan di Spagna. Bagna il secondo strato con la miscela, versaci la crema rimanente e infine copri con l’ultimo strato che bagnerai di nuovo con la miscela di Alchermes e sperma.

Mescola la panna da montare con l'ultimo quantitativo di sperma (125 ml) e montala con la frusta, poi spalmala sulla superficie e sui lati della torta. Spolvera infine con altro torrone macinato.

La torta si può rifinire con le usuali decorazioni da pasticceria. Come suggerimento, ti mostro la torta che noi fratelli Illuminati abbiamo preparato per festeggiare la nostra ultima riunione:


Dal momento che la preparazione richiede una quantità di sperma complessivamente di circa due terzi di litro, ti rimarrà ancora una provvista di seme sufficiente per diversi altri festeggiamenti.

Tanti auguri a te e alla tua ragazza e che Gesù vi assista sempre,
Moreno

martedì 16 ottobre 2012

Santo pellegrinaggio di Capodanno a Medjugorje

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
alcuni devoti amici hanno organizzato un pellegrinaggio a Medjugorje per il prossimo capodanno, e noi di Risposte Cristiane abbiamo aderito tutti all'invito. Ora vogliamo estendere anche a voi la possibilità di partecipare a questa santa trasferta. Ecco perciò il programma del viaggio. Affrettatevi a prenotare, rimangono pochi posti disponibili! Non posso per ora anticiparvi il menù del cenone, ma non dimenticate che il giorno 2 gennaio ci sarà l'apparizione della Beata Vergine per intercessione della Veggente Mirjana.
Questo è l'ultimo messaggio che la Madonna ha trasmesso a Mirjana il giorno 2 ottobre:
«Cari figli, vi chiamo e vengo in mezzo a voi perché ho bisogno di voi. Ho bisogno di apostoli dal cuore puro. Prego, ma pregate anche voi, che lo Spirito Santo vi renda capaci e vi guidi, che vi illumini e vi riempia di amore e di umiltà. Pregate che vi riempia di grazia e di misericordia. Solo allora mi capirete, figli miei. Solo allora capirete il mio dolore per coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio. Allora potrete aiutarmi. Sarete i miei portatori della luce dell’Amore di Dio. Illuminerete la via a coloro a cui gli occhi sono donati, ma non vogliono vedere. Io desidero che tutti i miei figli vedano mio Figlio. Io desidero che tutti i miei figli vivano il Suo Regno. Vi invito nuovamente e vi prego di pregare per coloro che mio Figlio ha chiamato. Vi ringrazio.»

Che Gesù vi benedica tutti,
Mafalda

sabato 6 ottobre 2012

Genitore masochista e figlia devota

«
Gentile Moreno,
sono una ragazza di appena diciott'anni, molto legata alla mia famiglia che mi ha educata nella religione ad essere devota e timorata di Dio. Qualche settimana fa però è accaduto un episodio che mi ha sconvolta e che mi fa sentire perduta, preda del demonio e destinata alla dannazione eterna.
Quella notte dormivo già nella mia stanzetta, quando un improvviso movimento di pancia mi ha costretta ad andare di corsa al bagno.
Stavo appunto raggiungendo a tentoni la porta del bagno, nel buio, quando ho sentito dei rumori indecifrabili provenire dalla camera dei miei genitori. Un po' allarmata, ho spinto leggermente la porta e ho sbirciato nella camera. C'era un'abat jour accesa, che spandeva una luce spettrale sulla scena. Quello che vidi mi fece sobbalzare il cuore nel petto. A stento trattenni un grido, e rimasi ad osservare impietrita. Sul letto c'era mio padre, prono; aveva polso e caviglia legati assieme da grosse fettucce, da ciascun lato, e fissati alle due estremità di un manico di scopa in modo tale da tenerli distanziati. Mia madre stava dietro di lui, e aveva un enorme pene artificiale fissato sopra il pube con diverse cinghie. Dalla porta li vedevo di schiena, ma abbastanza lateralmente da riuscire a scorgere il simulacro virile che veniva spinto nell'ano di mio padre, con colpi frequenti e vigorosi. In mano la mamma teneva un corto frustino da ippica, e con quello dava dei colpi secchi e veloci sulla schiena di papà. I rumori strani che avevo sentito provenivano dagli schiocchi delle scudisciate e dallo stantuffare vischioso del fallo di gomma nell'ano dilatato del papà. Entrambi i miei genitori, peraltro, stavano in silenzio.
Potei trattenermi ad osservare la scena solo per un minuto, prima che l'impellenza del bisogno mi obbligasse a raggiungere il bagno senza altri indugi. Muovendomi con la massima cautela per non provocare il minimo rumore, mi chiusi nel bagno, al buio, e lì rimasi per una buona mezz'ora, ben oltre il tempo necessario per svuotare l'intestino, finché il tremendo odore della diarrea non mi convinse a tirare l'acqua e a tornare a letto. Nella casa tutto era silenzio.
Ora, Moreno, quello che mi succede, da quella orribile notte, è che il ricordo di quella scena - che pur così brevemente osservata, mi è rimasta impressa in modo indelebile - continua a tormentarmi di giorno e di notte, affacciandosi spesso anche nei sogni - o dovrei dire incubi. Ma la cosa peggiore, è che quel ricordo mi suscita un forte turbamento, un'eccitazione travolgente che mi induce quasi ogni volta a masturbarmi. Mi immagino al posto della mamma, con il fallo di gomma equino fissato sul pube, e il frustino in mano, mentre spingo quella protuberanza nell'ano di un maschio, legato, impossibilitato a sfuggire alla penetrazione e alle frustate. Mentre corrono queste scene nella mia mente, la mia mano corre frenetica sul clitoride e lo sfrega, e poi addirittura mi penetro con le dita la vagina bagnata, ci infilo due, tre dita, e infine spingo le dita così lubrificate nell'ano, raggiungendo un orgasmo travolgente che si prolunga con spasmodiche contrazioni dello sfintere attorno alle dita che lo dilatano.
Moreno, io da quando mi succede questa cosa terribile non ho più il coraggio di andare a confessarmi, e non mi comunico più! Sono nel peccato, e mi sento spacciata. Cosa posso fare? Aiutami tu, per la misericordia del Signore!
Stefania

»

Cara Stefania, anima candida benedetta dal Signore, acquietati e rasserenati perché non c'è alcunché di peccaminoso in quello che ti succede. La masturbazione non è un peccato, anche se erroneamente molti la considerano tale. Questo argomento è già stato trattato con ampia dissertazione qui sul blog, vedi: La masturbazione: un grande dono di Dio.
È ovvio che il concetto si applica sia alla masturbazione maschile che a quella femminile. Per le femmine c'è il vantaggio di non dover porre attenzione all'emissione seminale. Infatti la donna non emette liquido seminale, a differenza dell'uomo, che perciò è obbligato dal comandamento divino a non disperdere mai il proprio seme. I fluidi prodotti dagli organi genitali femminili si possono perciò liberamente disperdere, oppure utilizzare in una maniera qualunque. Nel tuo caso, la lubrificazione prodotta dalle ghiandole vaginali ti permette di inserire agevolmente le dita, già impiegate nella penetrazione vaginale, anche nell'ano. Ecco un esempio di buon utilizzo dei fluidi vaginali.

Bisogna inoltre puntualizzare che l'odore delle secrezioni vaginali è gradito al Signore, perché assomiglia molto al profumo dell'olio di nardo, utilizzato nella composizione dell'incenso. Ne abbiamo notizia da Marco: Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. (Marco 14,3).
E anche da Giovanni: Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. (Giovanni 12,3).

Puoi considerare perciò, che gli effluvi degli umori vaginali elevino le tue masturbazioni al ruolo di riti di devozione a Dio. È ben descritto nella Bibbia, infatti, quanto Dio apprezzi l'incenso, che arso nel turribolo produce un profumo grato che sale in alto; è il simbolo della preghiera, grata a Dio. "La mia preghiera", dice il salmista, "stia nel tuo cospetto come l'incenso". (Salmi 141,2. Cfr. Ezechiele 8,10-12). In Apocalisse si legge di un angelo con un turribolo d'oro al quale son dati molti profumi da unire alle preghiere di tutti i santi sull'altare d'oro che sta davanti al trono di Dio. (Apocalisse 8,3-4). Ecco perciò, che, quando ti masturbi, in realtà tu stai elevando una preghiera al Signore - diciamo che potrebbe essere considerata una preghiera di ringraziamento per la tua giovanile esuberanza sessuale.

Dunque cara figliola, non allontanarti dai sacramenti ma continua a frequentare la Chiesa e ad essere devota. Se senti la necessità di confessare gli episodi di masturbazione al tuo parroco, fallo pure, ma tieni presente che lui potrebbe ritenere il tuo comportamento peccaminoso. Questo purtroppo dipende dalla scarsa conoscenza delle Scritture che affligge alcuni sacerdoti, perché non tutti i religiosi ne approfondiscono lo studio con la guida dell'ispirazione divina, unico strumento in grado di garantire la correttezza delle interpretazioni. Il confessore perciò potrebbe chiederti: "quante dita hai inserito nella vagina, figliola, e quante nell'ano?" per commisurare la penitenza da assegnarti. E ti esorto a seguire comunque le indicazioni che il tuo confessore ti vorrà dare, e se anche fosse una penitenza in ginocchio sui ceci, prendila come una sana e salutare prova di partecipazione alla sofferenza di Nostro Signor Gesù Cristo.

Per quanto riguarda il comportamento dei tuoi genitori, non ravvedo alcunché di peccaminoso, ammesso che il ruolo succube assunto da tuo papà nei giochi erotici sia limitato all'ambito dello svolgimento di tali giochi, e che invece nella conduzione della famiglia lui mantenga saldamente la guida e l'autorità che le Scritture assegnano al marito come capo della famiglia. Anche questo tema è già stato sviscerato qui sul blog, e per ogni dettaglio ti rimando a quella trattazione: Pratiche sadomaso nel matrimonio cristiano.
Aggiungo solo, che il tuo entusiasmo per la peculiare attività sessuale che hai visto praticare dai tuoi genitori, mi fa intuire che un giorno anche tu molto probabilmente vorrai metterla in pratica, all'interno del matrimonio, ben s'intende. Allora il miglior consiglio che mi sento di darti, è di cercare di capire da subito se un tuo eventuale spasimante sia disponibile ad assoggettarsi a questo trattamento. In altre parole, dovresti cercare di capire se un ragazzo che ti piace abbia voglia di "prenderlo" oltre che di "darlo", come comunemente si dice, prima di iniziare un fidanzamento con lui. Questo per garantire la maggior armonia possibile tra voi due, e un sereno futuro coniugale con reciproca soddisfazione.

Che Gesù ti guidi sempre,
Moreno

martedì 2 ottobre 2012

Bestemmie: peccato o forma d'arte?



«Gentile Joseph,
mi chiamo Elide, ho 47 anni e sono da tempo una vostra assidua lettrice. Apprezzo molto l'ispirazione con la quale fornite consigli a noi credenti su come comportarci in conformità alla volontà di Dio, sulla base della sua Parola. Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia assai devota alla Beata e Santissima Vergine Maria ed ai Santi, e ho sempre cercato di agire in maniera pia e morigerata, in vista della seconda vita di cui questa terrena non è che un pallido riflesso. Per questo, ho scelto di divulgare umilmente tra i fanciulli la Buona Novella di Cristo, insegnando Religione Cattolica nella scuola media statale di [omissis]. Per adempiere meglio al mio compito di educatrice, mi avvalgo spesso delle tecnologie familiari ai miei alunni, ad esempio inviando loro materiale didattico per mezzo della posta elettronica.
Qualche giorno fa, mentre aprivo la mia casella e-mail per spedire un testo agiografico ai miei alunni, ho trovato un messaggio senza oggetto nella posta in arrivo. All'inizio ho pensato che si trattasse di un messaggio pubblicitario di splendart.com o di un altro dei siti in cui sono solita fare acquisti; invece conteneva un collegamento ipertestuale che rimandava ad un filmato ospitato dal sito YouTube, il cui titolo è "CORSO DI BESTEMMIE - IMPARA A BESTEMMIARE CON IL COMPUTER".
Esso conteneva tali e tante ingiurie contro il benedetto nome che non andrebbe pronunziato invano, contro il Nostro Redentore, e contro i Santi che dopo qualche minuto di ascolto mi sono sentita mancare. Stavo componendo il numero della polizia, quando ho sentito un enunciato che mi ha causato - il Signore mi assista, racconterò le cose per come stanno - uno shock talmente intenso, talmente rabbioso che mi ha provocato una reazione di ilarità. Ho pensato di dover investigare meglio questo ricettacolo del demonio, e tra i video correlati ho trovato delle canzoni di un gruppo musicale rock chiamato San Culamo. Sarà stato per il contatto con questa forma musicale (prima d'allora avevo sempre ascoltato unicamente musica classica, s'intende quella sacra da chiesa, come il sublime K231 dell'ottimo compositore Mozart) che il rappresentante del Messia in terra definì a ragione demoniaca; sarà stato per i testi empi e sacrileghi; fatto sta che mi sono sentita mancare. Con la forza della fede, sono riuscita a non svenire e sono corsa in parrocchia a confessarmi. Successivamente, ho recitato per due volte complete il Santo Rosario (una in latino) e mi sono rimessa nelle mani misericordiose della Vergine affinché mi proteggesse dal peccato.
Eppure, la mia anima non si è ancora del tutto calmata. Per quanto cerchi di reprimere l'insana voglia di indagare ulteriormente in questo mondo senza una persona competente ad assistermi e a confortarmi, già un paio di volte mi sono scoperta a lasciare il canale vaticanit di YouTube digitando nella barra di ricerca parole chiave lascive e licenziose. Mi sono così imbattuta in un video ancora più sconvolgente, in cui un giornalista sportivo (sicuramente ora arderà seduto sul sabbione infuocato del settimo girone dell'Inferno, come mirabilmente descritto dal Sommo Poeta) proclamava addirittura in televisione le sue irripetibili ingiurie contro la Divinità. Non riesco a credere, che dei figli di Dio come me, facciano tanto consapevolmente. Sono forse attaccata dal demonio? Devo denunciare questi filmati? Cosa faccio?»


Carissima Elide,
ti ringrazio per le tue bellissime parole di stima nei confronti della mia umile attività esegetica. Le vostre sempre più numerose domande sono come un faro che illumina le mie ricerche, indicandomi di star seguendo la strada giusta per servire il Signore e diffondere il suo verbo.
Ognuno può trovare la sua via per adempiere alle volontà dell'Onnipotente, ciascuno secondo le sue attitudini e capacità.
Questa positività e molteplicità dei sentieri che conducono a servire Dio è proprio il tema su cui si snoderà la mia modesta risposta riguardo un tema solo all'apparenza semplice, ma in realtà insidioso e che si presta agevolmente ad errori interpretativi senza un'adeguata preparazione biblica. Per questo motivo mi sono anche appoggiato alle profonde intuizioni dell'insigne padre carmelitano Roberto Melli, un gigante sulle cui spalle salirò per cercare di vedere più in alto nelle volontà dell'Altissimo.
Occorre innanzitutto ricordare che la parola è uno strumento di comunicazione umano, e in quanto tale limitato e perfettibile. Dio non ha bisogno che noi esprimiamo verbalmente i nostri pensieri: Egli ci ha pensati tutti nel primo istante del tempo, e conosce tutto ciò che alberga nelle nostre menti e nei nostri cuori in real time.
Nondimeno, la parola ci è stata donata da Dio, non certo per ingiuriarlo bensì per glorificarlo e per compiere opere di bene. Lungi dall'essere un orpello esteriore, la comunicazione orale con Dio può in molti casi fare la differenza tra salvezza e redenzione, come ribadito più volte da San Paolo.

Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato. (Lettera ai Romani 10, 13)

Che ne possiamo dedurre per il nostro caso? Sicuramente chi bestemmia cita il benedetto nome del Signore, ma intutitivamente verrebbe da dire che questa non sia un'invocazione, bensì un mero atto di sberleffo nei confronti della divinità. Esiste un modo corretto di invocare il signore, ovvero di pregare? Lo stesso Paolo ci viene in aiuto, un paio di capitoli prima:

Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio. (Lettera ai Romani 8, 26s)

Quando comunichiamo con Dio e coi suoi ministri, lo Spirito Santo ci viene in assistenza assicurandoci di non stare sbagliando. La preghiera è sempre e comunque un atto di devozione, se fatta con sincerità e autentica fede.

Analizziamo ora nel dettaglio la forma di invocazione conosciuta
con il nome, forse improprio, di "bestemmia". Consiste solitamente nel pronunziare il nome di un animale seguito o preceduto da quello di Nostro Signore. Questo è, anche da molti catechisti dilettanti e persino da qualche sacerdote, considerato un peccato e una violazione del secondo comandamento.
Niente di più lontano dal vero. Vi offendereste, forse, se qualcuno pronunciasse il nome di un amato figlio seguito dal vostro? Certamente no. E allora perché Dio dovrebbe offendersi, se ode il suo nome anteposto a quella di una delle Sue creature, umana o animale? Egli ha lasciato una sua impronta in ogni cosa dell'universo, e ha concepito anche il più bieco dei peccatori e le più umili tra le forme di vita. Dio può essere glorificato attraverso tutte le sue creature, anche le più immonde, dacché l'odio e il disgusto che noi proviamo per queste bestie sono sentimenti originati dal demonio, e che non appartengono al Padre Eterno. Perfino la ricorrente polirematica che associa Dio a una materia organica fuoriuscente dal retto è, oltre le apparenze dissacratorie e blasfeme con cui talvolta viene usata, una forma breve per ricordare uno dei dogmi cardine su cui, dai tempi del Concilio di Trento, si basa la fede cattolica: il dogma  della Transustanziazione. Non ci pensiamo mai, ma dopo essere stato ingerito il Corpo di Cristo va incontro al regolare processo di  digestione (anch'esso un dono di Dio, affinché noi potessimo assorbire nutrimento materiale e, attraverso l'eucaristia, spirituale),  trasformandosi infine in Copro di Cristo. Esso sarà poi rilasciato, cosicché Cristo rinvigorisca col suo amore piante, animali e infine di nuovo l'uomo, attraverso il cibo ordinario che assumerà. Per inciso, è questo il motivo per cui non bisogna mai dimenticarsi di ringraziare Dio prima di un pasto: è il modo per beneficiare della piccola ma non nulla essenza di Cristo che vi si nasconde a seguito del ciclo alimentare, specialmente se nella vostra zona i depuratori non funzionano molto bene.
Sto però divagando, e penso che i lettori vogliano arrivare subito al dunque. È lecito per un cristiano ascoltare e magari pronunciare bestemmie? Sì e no. Il Signore deve essere invocato con autentica devozione, non con intenzioni blasfeme o di disprezzo nei confronti di determinate credenze. Lui legge infallibilmente nei nostri cuori e capisce se vogliamo glorificarlo attraverso determinate persone, animali o cose nella loro intrinseca perfezione, oppure disprezzarlo  associandolo al nostro personale concetto negativo di tali entità.
La fede ha ispirato innumerevoli opere in ogni campo dell'arte, e ancora oggi ci riempie di meraviglia l'abilità artistica unita alla devozione religiosa di Giotto, Michelangelo, Raffaello, Bernini, Povia, Nek, ecc. ecc. ecc. Ciascuno di costoro ha seguito, sulla base del suo talento, la sua personale strada per lodare il nostro Creatore.
In questi ultimi tempi anche l'invocazione a Dio, e in particolare la bestemmia, ha raggiunto splendide vette artistiche. I veri credenti non devono temere di ripetere filastrocche o canzoni con tali contenuti, perché Dio riconoscerà le loro intenzioni pure e gradirà molto l'essere associato ai suoi figli animali, il tutto a sua maggiore gloria. Questo dovrebbe anzi essere considerato un atto di preghiera e di diretto contatto con Dio.
Bisogna però stare attenti a non generalizzare. Quanto detto sopra vale certamente anche per Gesù Cristo, la Madonna, e tutti i Santi e i Beati; non vale però per lo Spirito Santo. Lo Spirito, come abbiamo visto, funge da mediatore tra l'uomo e il Padre nell'atto della preghiera (dove per preghiera si intende anche la bestemmia), ma non gradisce essere direttamente chiamato in causa.

chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna (Marco 3, 29)

Bestemmiare lo Spirito Santo è peccato mortale, forse perché rischia di mandare in loop il circuito Pregatore<=>Spirito Santo
→Oggetto della preghiera. Questo è il motivo per cui nei video invocanti reperibili in rete non ci sono mai accenni allo Spirito Santo, ma solo alle altre due persone della Trinità ed eventualmente a Madonna e Santi. Se ve ne sono, o se si pronuncia una bestemmia con intenzioni dispregiative e non contemplative o di preghiera, allora si commette peccato. Questo non vuol dire assolutamente che le bestemmie siano intrinsecamente un peccato: Dio ci ha dato l'intelligenza per costruire bisturi, ma essi possono essere usati sia per salvare una vita che per violare un comandamento. Allo stesso modo, uno strumento fondamentalmente positivo come la bestemmia può essere usato in maniera nefanda, se si segue la via di Satana. Non temete, però, perché Dio nella sua infinita misericordia non dà molto peso a questo tipo di ingiurie:

Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini (Matteo 12, 31)

Naturalmente i presupposti indispensabili del perdono sono il pentimento e l'espiazione. Se ci si trova di fronte ad un file video od audio bestemmioso contro lo Spirito Santo, e/o ad un file bestemmioso usato in maniera impropria o con intenti blasfemi, occorre immediatamente chiudere la pagina internet, cancellare la cronologia e formattare l'hard disk. Bisogna poi chiamare un esorcista qualificato per il trattamento dei rifiuti speciali, spiegandogli il problema e segnalandogli l'URL incriminato. Lo specialista saprà come rimuovere il peccato mortale dalla fedina penale della vostra anima. In questo processo sarà inevitabile la distruzione del vostro computer; ma non è forse un ben misero prezzo da pagare per la salvezza della vostra anima?


In fede,
Joseph

lunedì 1 ottobre 2012

Perché è importante andare alla Santa Messa


Cari fratelli e sorelle in Cristo,
nei giorni scorsi noi di "Risposte Cristiane" vi abbiamo proposto un piccolo sondaggio per conoscere il grado della vostra devozione. I risultati del sondaggio sono stati questi:

Su 755 lettori,
  • vanno a messa tutti i giorni 59 lettori (7,8%)
  • vanno a messa una volta alla settimana 27 lettori (3,6%)
  • vanno a messa due volte alla settimana 5 lettori (0,7%)
  • vanno a messa più di due volte alla settimana 7 lettori (0,9%)
  • vanno a messa solo in occasione delle festività 34 lettori (4,5%)
  • non vanno mai a messa  623 lettori (82,5%)
Che dire, amici, fratelli e sorelle in Cristo, non ho parole per esprimere la nostra delusione e mortificazione nel constatare che così pochi di voi frequentano con sufficiente regolarità le sacre funzioni.

Male! Questo è il segno che Satana sta spadroneggiando, e che questi sono tempi oscuri per la fede!

È urgente una conversione e una riconciliazione con Dio, cari amici e amiche. Non pensate di salvarvi l'anima con un pentimento dell'ultimo minuto! Partire per l'aldilà non è come con i pacchetti vacanze "last minute", che più tardi si comprano e più vengono ad un buon prezzo! Ricordatevi che l'armageddon può essere anche domani, nessuno può sapere quanto sia imminente! Dice infatti la profezia dell'apostolo Paolo: Negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza (II Timoteo 3,1-5).
Non riconoscete forse in questa descrizione esattamente il mondo di oggi?

Ed ecco cos'è scritto nell'Apocalisse: Il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù. Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza. (II Tess. 1,7-9; cfr. Apoc. 19,11-15).

Guai allora a chi non avrà seguito la Via del Signore! È per questo, cari fratelli e sorelle, che noi Illuminati cerchiamo di indicarvi qual'è la strada maestra da seguire. Solo ascoltando i nostri ispirati consigli, che ci vengono dritti da Dio come fulmini sulla terra, avrete la possibilità di salvarvi.

Non c'è posto nel Regno dei Cieli per debosciati e drogati e per chi vive nel peccato e lontano dalla Luce del Signore! La vostra natura umana è caduca, ma presto sarete nella perfezione perché il vostro Dio Creatore, la Perfezione Assoluta, vi assorbirà in Sé. Pentitevi figlioli, convertitevi! Il tempo a voi concesso è finito, tutto potrebbe succedere da un momento all’altro!

Pregate cari amici, chiedeteGli perdono, non osate mettervi contro il vostro Dio Creatore per non cadere nella fossa della Geenna! Satana è in agguato, il suo male vi prenderà e tutto sarà amaro. La vostra vita appartiene al Cielo, non siate stolti, provvedete alla vostra sicurezza tornando a Colui che vi ha creati per essere Suoi!

Galoppate verso la libertà figlioli, non permettete a Satana di fermarvi, preferite la vita alla morte! Il vostro Dio è in attesa di tutti i Suoi figli e tutti li vuole coronare di Sé. Prendete coraggio, ribellatevi al peccato, risuscitate a vita nuova ed eterna nel gaudio immenso dell’Amore.

Gesù solo può rimediare ad ogni cosa, Lui vi trasformerà a Sua Immagine e Somiglianza. Nella Sua Immensità sarete gaudenti e vibrerete nell’Amore perché l’Amore vi assorbirà in Sé. Non perdete altro tempo cari fratelli e sorelle in Cristo, cercate ora le cose del Cielo e ristabilitevi in Lui, il Cristo Signore, Re dei re!

Cari fratelli e sorelle, ravvedetevi dei vostri peccati confessandoli a Gesù e chiedetene il perdono, accettare la salvezza che Egli vi offre grazie al Suo sacrificio sulla croce, e fate di Lui il Signore della vostra vita, seguendoLo giorno per giorno. Ecco ciò che occorre fare. Gesù ci ama ed è morto per pagare con il suo sangue anche il debito dei nostri peccati! Solamente accettando Gesù come Salvatore e vivendo per Lui, potrete sfuggire ai terribili giudizi che si profilano all'orizzonte e ad una eternità ancora più terribile.

Che lo Spirito Santo risvegli le vostre coscienze, con affetto,
Moreno