Cerca le Santissime Risposte

mercoledì 2 novembre 2011

Adulterio e precetto della Bibbia


«
Gentile Moreno,
leggo con attenzione i tuoi saggi consigli che mi aiutano a seguire la via di Gesù.
Un argomento che mi interessa molto è quello che hai trattato discutendo della possibilità di un rapporto a tre nell'ambito di un matrimonio cristiano.
Potresti approfondire la questione dell'adulterio secondo il precetto biblico?
Grazie e un sincero augurio che Gesù ti accompagni sempre,
Gaetano
»

Caro Gaetano,
La Bibbia è chiara quando ci dice di non commettere adulterio.
Ciò su cui si può argomentare, è cosa intendano le Sacre Scritture per "adulterio", ossia dobbiamo definire il concetto di adulterio nella Bibbia.
Ai tempi in cui fu scritto l'Antico Testamento, le mogli erano considerate proprietà dei loro mariti, ed il crimine (o peccato) dell'adulterio era definito fondamentalmente come un reato contro la proprietà, perché si trattava di un uomo che violava il diritto di un altro uomo usando (avendo sesso con) la proprietà di quell'uomo (sua moglie).

La moglie era considerata altrettanto colpevole, perché nell'avere sesso con un altro uomo stava sfidando suo marito.
Come vediamo in Numeri 5,12-14, una donna potrebbe essere processata per adulterio anche senza aver commesso l'atto, semplicemente perché suo marito diviene geloso sospettandola di volerlo tradire.

Questa legge era formulata in modo da consentire ai re dell'Antico Testamento di avere centinaia di mogli e concubine senza essere adulteri. Loro non commettevano adulterio, perché nessune di quelle donne era sposata ad un altro uomo.
D'altra parte, se una delle centinaia di mogli di Re Davide, per esempio, avesse avuto un rapporto con un altro uomo, ambedue potevano essere messi a morte.

In questi tempi più illuminati, noi non consideriamo più che le mogli siano una proprietà, così questa definizione dell'adulterio è desueta. Sebbene il maschio sia ancora considerato il capo all'interno del matrimonio e della famiglia, oggi marito e moglie sono uguali ed hanno pari diritti. Essi si devono rispettare l'un l'altro, e qualsiasi cosa che mini questo rispetto e la fiducia reciproca mina il matrimonio.
Tuttavia, se essi sono aperti ed onesti sulle loro relazioni con altri, e se non c'è gelosia o mancanza di fiducia tra di loro, non c'è motivo di biasimo o colpa.

Ricordando che dobbiamo sempre pregare il Signore perché ci guidi sulla retta via, ti auguro ogni bene,
Moreno

3 commenti:

  1. Quando nella dinamica di una coppia compare l'adulterio, molte volte le responsabilità sono da suddividere (in percentuale differente) tra entrambi i coniugi. Di solito non si tradisce il coniuge dall'oggi al domani, ma questa decisione è il risultato di una serie di eventi, di conflitti, di frustrazioni che si sviluppano all'interno di una relazione matrimoniale. Due dei motivi più evidenti sono l'insoddisfazione sessuale e il sentirsi trascurati.
    Quando le necessità emotive, affettive e fisiche degli sposi non vengono soddisfatte con altruismo e premura in una cornice di amore e di mutua comunione all'interno del matrimonio, è possibile che certi bisogni inappagati (non soltanto sessuali) comincino a far sentire il loro peso. Nel tempo, ciò può indebolire la solidarietà e l'unità della coppia e, nei momenti nei quali si sentirà maggiormente la deprivazione affettiva o amorosa - e presentandosi l'occasione - un coniuge potrebbe cadere in adulterio.
    Gli sposi, infatti, devono prendersi cura l'uno dell'altro, impegnandosi a realizzare la piena unità. Ciò significa anche donarsi interamente all'altro, nella reciproca appartenenza:
    "Il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto; lo stesso faccia la moglie verso il marito. La moglie non ha potere sul proprio corpo, ma il marito; e nello stesso modo il marito non ha potere sul proprio corpo, ma la moglie. Non privatevi l'uno dell'altro" (1Co 7:3-5). Perciò, entrambi devono contribuire a costruire un'atmosfera serena, che tenga conto delle loro peculiarità e dei loro desideri, nell'amore e nel rispetto reciproco.
    Ogni cedimento sul fronte di questo impegno può minacciare la relazione, sviluppando malumori, povertà affettiva, frustrazioni e aspettative deluse. Questa situazione, oltre a contravvenire ai principi biblici per la coppia, può anche aprire la porta a tentazioni di vario tipo, tra le quali potrebbe esserci, appunto, l'adulterio.
    In questo caso si può parlare di una sorta di "adulterio indotto".

    RispondiElimina
  2. caro Moreno,
    vorrei sapere se i satanisti cristiani possono fare le messe nere complete o se devono moderarsi durante il canto delle bestemmie.
    Inoltre vorrei sapere se i cannibali cristiani possono nutrirsi di qualsiasi essere umano o solo di coloro che sono stati battezzati.
    grazie e che Baal ti conservi sessualmente attivo.

    RispondiElimina
  3. Se seguo la tua puntuale disamina storica, Moreno, e lo porto alle conseguenze ultime, caro Moreno, badando anche al fatto che i tempi attuali sono più illuminati sì ma perlopiù all'esterno degli ambienti ecclesiali, mi sento di rassicurare Gaetano: tua moglie conta tra i suoi doveri coniugali quello di soddisfarti sessualmente, dovrà perciò, se è una buona moglie, accettare con il sorriso sulle labbra ogni partner terzo (o quarto o ennesimo), sia esso maschio o femmina, che tu avrai desiderio di sottoporle (o sovrapporle); sarà tua discrezione (e frutto di discernimento) il tenere conto o meno dei gusti e delle inclinazioni della tua dolce metà, dal momento che tu pure sei tenuto a onorarla e rispettarla finché morte non vi separi.
    Pace e prosperità.

    RispondiElimina

Cari fratelli e sorelle in Cristo, i commenti saranno moderati per evitare che eventuali intemperanze possano offendere i nostri lettori più sensibili. Sappiatevi regolare.