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mercoledì 29 gennaio 2014

Padre Pio: santo o impostore?


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Caro Moreno,
ho quasi cinquant'anni e sono stato sempre un buon cristiano, devoto e praticante, seguendo con piena obbedienza le direttive del Magistero della Chiesa. Ma resto perplesso riguardo a certi fatti, a dir poco "sospetti". Mi riferisco alla vicenda di Padre Pio da Pietrelcina. Ho l'impressione che la sua presunta santità sia stata una frode, e che la Chiesa abbia avallato questo personaggio di dubbia reputazione solo per convenienza. Ebbene, che della fama di Padre Pio si avvalgano altri soggetti, come ristoratori, albergatori, agenzie di viaggio etc., per lucrare sui pellegrinaggi, e ne tragga vantaggio persino il comune di Pietrelcina, che riceve un trasferimento dallo Stato Italiano di 500.000 € all'anno a titolo di risorse da destinare al culto del santo, ci può stare. Ma secondo me la Chiesa non dovrebbe accondiscendere a traffici di tal genere, e dovrebbe mantenersi invece sul piano della rigorosa Verità. Perché Papa Francesco non mette in chiaro questo fatto, una buona volta? E tu come la pensi?
Che Gesù ti benedica,
Romualdo

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Caro Romualdo, fratello in Cristo, le tue perplessità sono legittime ma, come vedrai, infondate. La Chiesa è saggia, e vede oltre la superficie delle cose. Procediamo con ordine.

Tu dici che Padre Pio da Pietrelcina avrebbe potuto essere un impostore. In effetti, già a suo tempo venne sospettato di essersi procurato le stimmate con mezzi chimici. Di recente è stata rinvenuta la ricetta con cui Padre Pio nel 1919 ordinò alla farmacista Maria De Vito dell'acido fenico concentrato (veratrina). Pare che la De Vito abbia effettivamente acquistato la sostanza presso la farmacia del dottor Valentini Vista, a Foggia, in quantità industriale (circa 100 gr contro una dose galenica che va da uno a cinque milligrammi).



Ebbene, poniamo pure che Padre Pio si fosse procurato le stimmate versandosi acido fenico concentrato sulle mani. Hai idea, Romualdo, di quanto bruci l'acido sulla pelle? È tossico e corrosivo, e procura piaghe terribili, se usato in soluzione concentrata, perché distrugge le cellule epiteliali.

Quindi, che importanza ha quale origine abbiano le stimmate? Sempre stimmate sono, e durarono per ben cinquanta anni, sino alla morte di Padre Pio. La sua vita di sofferenza, sopportata con gioiosa serenità, al servizio di Gesù, ci mostra la strada per il paradiso e la vita eterna. L'esempio di Padre Pio ci sia di guida. Egli si sottomise fin da giovane a severissime penitenze che, unite al forte impegno nello studio, furono la causa di una grave malattia diagnosticata come "broncoalveolite all'apice sinistro", che richiedeva vita all'aria aperta e riposo. Per tale motivo nel maggio 1909 gli fu concesso di trascorrere un periodo di convalescenza a Pietrelcina. Ma anche nel suo paese natale continuava a star male ed era tanto prostrato che gli fu accordato il permesso di essere ordinato sacerdote prima del compimento dei regolamentari 24 anni d'età.

Pensa, Romualdo, che il giovane fra' Pio era continuamente perseguitato dagli attacchi dei demoni che egli chiamava "cosacci", i quali dovunque andasse lo seguivano per tormentarlo. Se li portò anche nel convento di Venafro, dove era andato ad imparare Sacra Eloquenza. Qui Padre Pio venne assalito da febbri altissime e forti emicranie; per una ventina di giorni l'unica cosa che riuscì ad ingerire fu l'ostia consacrata!

Solo quando arrivò, dopo aver cambiato diversi conventi, a San Giovanni Rotondo, sembrò aver raggiunto un luogo adatto a lui, dove trovare pace. Ma qui, la sera del 5 agosto 1918, subì la "trasverberazione" del cuore, e nella mattina di venerdì 20 settembre, nel coretto della chiesa di Santa Maria delle Grazie, ricevette le stimmate che portò fino alla morte con sofferenza fisica e morale, perché non si riteneva degno di tale somiglianza al Redentore. E non dimentichiamo che San Pio ricevette da Dio anche altri doni carismatici per accreditare la sua missione di santificazione: la profezia, le bilocazioni, la scrutazione dei cuori, gli effluvi odorosi.




Ecco perciò, che la Chiesa, nel riconoscere la santità di Padre Pio, non ha fatto altro semplicemente che dare giusta testimonianza della sofferenza santificante a cui il frate fu assoggettato per tutta la sua vita esemplare, che trascorse stringendo fra le mani la corona del S. Rosario, e raccomandando tale preghiera ai suoi figli spirituali quale arma infallibile contro il male.

Il suo cuore ardeva così tanto di santità, e lui era così desideroso di essere di guida per i fedeli, da procurarsi da solo, ma probabilmente guidato dal Signore, i segni tangibili del Suo amore.
La sua mano era sicuramente guidata direttamente da Dio, forse senza che lui stesso se ne rendesse conto.
Supponiamo anche solo per un attimo che quello fosse un momento di debolezza: non sentendosi sicuro di se stesso, ma sentendo il dovere di farsi riconoscere come guida autorevole dal suo gregge, avrebbe deciso di “falsificare” un segno di Dio. Ebbene, oggi grazie alla santificazione operata da un Papa infallibile, tale atto viene trasformato; la sua azione diventa benedetta dalla Chiesa e quindi da Dio stesso.

So che qualche detrattore della Santa Chiesa è stato pronto a gridare allo scandalo vedendo la nuova tomba del santo completamente ricoperta d’oro.



A riprova della sua santità acquisita retroattivamente grazie al riconoscimento del Papa infallibile, nonostante il gesto inizialmente truffaldino, con le offerte dei fedeli Padre Pio in vita ha costruito un grande ospedale per alleviare le sofferenze dei credenti. Oggi con i soldi dei suoi fedeli viene costruita una tomba degna di un faraone. Ma chi siamo noi per giudicare il disegno divino: grazie a tale tomba nuovi fedeli accorreranno a venerare le spoglie mortali del santo, verseranno molti più soldi che potranno essere dedicati alla realizzazione di nuove opere di bene nel nome di San Pio! È la moltiplicazione dei pani e dei pesci riportata in epoca capitalistica! È la santificazione del capitalismo stesso come meccanismo di moltiplicazione del denaro a fin di bene!

Dunque ecco perché non dobbiamo mai dubitare, caro Romualdo, delle decisioni della Santa Chiesa e del Papa. Loro vedono oltre le apparenze, e ignorando il chiasso delle maldicenze si affidano al silenzio della meditazione e della preghiera.

La benedittanza di Gesù ti sia di conforto,
Moreno

6 commenti:

  1. Si parla molto dei processi contro Silvio Berlusconi, ed io sono molto dispiaciuto nel veder mettere in croce un uomo che fa parte dei figli spirituali di Padre Pio. Io non mi occupo di politica, ne mai lo farò; ma non posso assolutamente rimanere in silenzio vedendo l'accanimento di molta gente verso un uomo a cui Padre Pio ha fatto una dedica importante.
    Silvio Berlusconi, ha sicuramente molti pregi e difetti, può essere simpatico o meno; ma è un uomo che non ha paura di nulla e Dio ama, così come Padre Pio le persone che hanno coraggio.
    La zia di Berlusconi, sorella del padre, era una figlia spirituale di Padre Pio e frequentava la mia mamma in quel di S. Giovanni Rotondo. Spesso si trovavano assieme, soprattutto nei periodi natalizi, pasquali, il periodo del 5 maggio (all'epoca giorno dell'onomastico di Padre Pio), il 25 maggio giorno del compleanno di Padre Pio. Era usuale che tutti i figli spirituali del Padre parlassero di ciò che aveva detto il Santo frate ad ognuno di loro. Ed in uno di questi incontri la zia del Presidente del Consiglio confidò alla mia mamma che Padre Pio aveva scritto una dedica particolare per suo nipote Silvio. La dedica parla della protezione della Vergine contro tutti coloro che avrebbero voluto fargli del male. Come potete vedere oltre che una dedica, vedendo tutto ciò che gli è successo in questi anni, e soprattutto ultimamente, questa è anche una delle tante profezie di Padre Pio. Naturalmente negli anni dopo la morte di Padre Pio mia mamma e la zia di Berlusconi si sono perse di vista. Questo però fu un episodio che mia mamma si ricordò quando Berlusconi diventò Premier la prima volta, chiedendomi di indagare se la signora Berlusconi fosse parente del Premier. Cosa che io ho fatto, ed ora, posso dirvi per certo che la dedica della protezione della Madonna era veramente per quel ragazzo dell'epoca, che ha per nome Silvio Berlusconi.
    Io ho detto la verità, e davanti a Dio non ho nulla da rimproverarmi.

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    1. Caro Fratello in Cristo Gondrano, mi hai riempito la mente di enormi dubbi. Mi viene spontaneo domandarti se secondo te Padre Pio ha trasmesso al suo figlio spirituale Silvio anche la passione per le donne allegre. Forse è stato il Santo a suggerire all'ex Cavaliere di organizzare i festini ad Arcore. Forse sono figli spirituali di Padre Pio anche i Fratelli in Crsito Emilio Fede e Lele Mora?
      Probabilmente i giudici comunisti hanno preso un colossale abbaglio quando hanno considerato queste persone dei papponi e puttanieri.
      Sperando che qualche illuminato riesca a chiarire questi dubbi vi mando numerose ondate di Beneditanza, una per ogni Olgettina.

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    2. Carissimo fratelli in Cristo Capannelle,
      le vie del Signore non sono finite come diceva un grande comico purtroppo ateo! La provvidenza opera nei modi a noi più incomprensibili.
      I signori che nomini, cosa che noi non possiamo giudicare, hanno forse vissuto nel peccato?
      Di per se il bunga bunga non è inviso a Nostro Signore: dipende unicamente dall’amore reciproco fra le persone che vi partecipano, dalla presenza costante della preghiera nelle loro menti.
      Anche cose che per il nostro codice penale sono proibite non sono invise a Nostro Signore: di fatto di anziani signori che praticano sesso con delle minorenni sono piene le Sacre Scritture.
      Tanto male si è detto di mamme intervistate da un telegiornale appartenente all’anziano signore: pare che spingessero le figliole minorenni a partecipare alle feste a casa dell’anziano signore; cosa c’è di male se delle giovani portano un po’ di allegria negli ultimi anni di vita di signori che tanto hanno dato al nostro popolo? E pare che le sgridassero se tornava a dormire a casa invece di fermarsi: e cosa c’è di male a scaldare le fredde ossa di poveri anziani stanchi e malati.
      Sicuramente di profondo amore si trattava anche da parte di queste madri, rammaricate probabilmente perché le lori bambine non avevano potuto fare del bene.
      Se poi parliamo della figlia di un grande capo di stato egiziano, ricordiamo che le principesse venivano date in spose molto giovani e quindi il reato, penale per lo stato italiano, non può essere considerato peccato per la nostra fede e quindi neanche per Fede e la sua allegra combriccola.
      Se l’anziano signore provava un sincero amore per le bambine di cui amava contornarsi e per le quali organizzava faticosamente feste in maschera a tema (pare anche alcune feste in tema bulesque riportato in auge dall’omonimo film per famiglie con Cher e Cristina Aguillera).
      Quindi sicuramente non ha peccato perché, pare certo, nessuna di loro ha sparso il seme che ha avuto in dono dagli allegri nonnetti.
      E sicuramente di amore sincero si trattava se le bambine hanno ricevuto cotanti costosi doni ci cui la stampa narra: trattandosi di gente potente e facoltosa perché avrebbero dovuto sprecare tanto denaro se non per rendere felici bambine che amava, quando rapporti sessuali senza amore e quindi peccaminosi , possono essere acquistati per strada per poche decine di euro?
      Sicuramente la benedizione di Padre Pio ha fatto bene all’anima dell’anziano signore che con tanto cuore ha amato tante bambine così graziose e di nobili natali!
      Pensare male di un fratello in Cristo è peccato, fratello Capannelle!
      Pentiti, vai dal tuo parroco a confessarti!
      Ritengo sia tuo dovere verso Nostro Signore dimostrare sincero pentimento: come penitenza da espiare la colpa di maldicenza e malo pensiero io ti consiglio quindi di appendere al muro sopra il letto vicino al crocifisso una foto dell’anziano signore, di praticare con la donna che ami un rapporto anale mettendola alla pecorina, in modo che tu possa fissare contemporaneamente la foto dell’anziano signore e il crocifisso chiedendo ad entrambi perdono recitando la formula: “oh San Silvio, oh mio Gesù! Perdonatemi orsù! oh San Silvio, oh mio Gesù! Perdonatemi di più!” ad ogni colpo che darai; la tua amata ad ogni colpo risponderà “amen”; ma se sarà l’ultimo colpo in cui riceve il tuo santo seme allora risponderà “e sempre sia lodato!”
      Benedittanza quanta i nonnetti arzilli d’Italia
      Quanta le pastiglie di viagra nelle loro case
      Quanta le eiaculazioni d’amore di ricchi nonnetti in sante veline

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  2. Fratello Tancredi, illuminato dalle tue parole mi sono sinceramente pentito e ho immediatamente messo in pratica la penitenza che mi hai consigliato.
    La mia compagna ha di molto gradito la penitenza e mi ha supplicato di chiederti altre penitenze da espiare per gli eventuali futuri peccati verso San Silvio.
    Colgo l'occasione per ricoprire tutt i Fratelli di copiosa e densissima Beneditanza.

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    1. Caro Fratello in Cristo Capannelle,
      sono felice del tuo riavvicinamento a nostro Signore!
      Continua a seguirci con religiosa attenzione! è con gioia che ti annuncio che presto pubblicheremo un articolo incentrato sulla preghiera che potrà essere per te e la tua compagna di sicuro interesse.
      nel frattempo, tieni sempre ben presente comunque che se la tua compagna pecca di gola, non la gola dovrà essere al centro della penitenza ma l'ano da cui il peccato di gola da i sui frutti; se pecca nei pensieri, poiche la donna non tace i sui pensieri ma li proferisce al vento, la gola sarò suo strumento di contrizione; se desiderà la roba d'altri, tipico peccato femminile, allora dovrà pentirsi tramite la vagina, centro del desiderio.
      Ma tu dovrai essere per lei strumento del SIgnore e punire con intransigenza!
      se sarai tu ad avere peccato, come è noto i peccati del maschio sono solo di testa e la tua seconda testa sarà il centro della tua contrizione che lei dovrà punire svuotandola completamente a simbolo della cancellazione totale dei tuoi pensieri impuri.
      benedittanza a te fratello quanta le anime contrite
      quanta i pensieri impuri da espiare
      quanta le gocce d'amore dedicate a Nostro Signore

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