«
Caro
Eusebio,
hai
sentito che cosa ha detto Crozza? che nel presepe sono tutti arabi. Io non c'ho dormito la notte: sapevo
che i musulmani sono venuti solo 600 anni dopo, quando è morto Maometto…
ho sempre pensando che Gesù, Giuseppe e Maria fossero ebrei, ma mi spaventava che dietro qualche pastore possa esserci un arabo, così ha tolto via tutti gli altri personaggi dal presepe, perché
proprio non me la sento di lasciare Gesù Bambino vicino a dei dinamitardi.
Secondo te ho fatto bene.
Amanda.
Cara sorella in Cristo Amanda,
purtroppo di questi tempi è più facile
che un uomo apra bocca per dar aria ai denti facendo perfino sfoggio d’ignoranza,
piuttosto che il cuore al Signore lasciando che la Sua sapienza ne illumini le
parole, prima di proferirle.
Sebbene, secondo certe interpretazioni storiche
della Bibbia, gli Arabi potrebbero essere considerati come dei fratelli
bastardi degli Ebrei, in quanto discendenti da Ismaele (figlio Abram e della
sguattera Agar [Gn 16:1-15]), di certo non sarebbero i Figli di Israele (cioè Giacobbe [Gn 32:29], figlio di Isacco, figlio di Abramo) ad esser considerati
arabi, cioè ismaeliti, ma semmai quest’ultimi
a dover essere considerati una sottospecie di “ebrei” (come il maiale rispetto
al cinghiale), poiché anch’essi discendenti della stirpe di Abramo.
La Polizia Scientifica Italiana, infatti, in occasione dell’ultima ostensione, è riuscita a ricostruire, dall’immagine sindonica, il volto di Gesù a 12 anni, attraverso sofisticatissime tecniche di age-computing, stabilendo scientificamente che era biondo e con gli occhi azzurri.
Ed ecco come lo descrive il console
romano Gneo Cornelio Lentulo, se pure forse per sentito dire:
Dunque Gesù era biondo e con gli occhi azzurri: decisamente poco mediorientale. Certamente non arabo!
Non è un caso, se esimi studiosi otto-novecenteschi, del calibro di Alfred Rosenberg, Joseph Arthur de Gobineau e Houston Stewart Chamberlain, ha ipotizzato che Gesù fosse di origini ariane.
Ma a parte queste sciocchezze che
discendono da una interpretazione letterale e fanatica dell’Antico Testamento,
se vogliamo affrontare la questione da un punto di vista più scientifico e
oggettivo dobbiamo cominciare col dare alle parole il loro vero significato.
Arabi
è l’etnonimo che designa propriamente gli abitanti dell’Arabia; cioè di
quell’area geografica circoscritta da golfo Persico, mar Arabico e mar Rosso,
e su fino al golfo di Aqaba, per la sua parte insulare, e, più convenzionalmente,
dal corso del Giordano – che la separa dalla Palestina – fino al lago di Tiberiade (biblicamente il mar di Galilea, dove Gesù camminò sulle
acque [Mc 6:45-52; Mt 14:22-33; Gv 6:16-21]), dal confine siriano e dal corso
dell’Eufrate fino alla foce del Tigri, nuovamente nel golfo Persico.
È vero che oggi, nella lingua corrente, il termine arabi è usato come
parola-ombrello per denominare tutte le genti di lingua araba, asiatiche e
africane,
e non solo limitatamente alle realtà mussulmane, ma anche a quelle cristiane (i
cosiddetti arabi cristiani), come per
esempio i cristiani di Egitto, Libano, Siria e Palestina; ma tale termine non
comprende mai comunque le comunità di origine ebraica, neppure se arabofone. Questo
perché, storicamente, le prime popolazioni arabe arrivarono in Palestina solo nel
VII secolo, con le prime invasioni mussulmane, dopo la morte del (falso)
profeta Maometto. E sebbene, fino agli anni ’20 del secolo scorso, gli ebrei di
Palestina venivano chiamati “palestinesi”, perché loro erano gli abitanti originari di
quelle terre fin da quando vennero rinominate Syria Palaestina dai Romani nel II sec. d.C.; oggi, solo le comunità di origine araba vengono
chiamate così, mentre gli ebrei di Israele sono correttamente denominati israeliani.
Crozza, invece, per amor di battuta, nella
foga dell’agone politico ha voluto calcare la mano e definire i personaggi del
presepe – presenti 2000 anni fa, al momento della Natività – arabi, perché tali sono i palestinesi
come oggi li intendiamo, compiendo così un anacronismo storiografico non meno grave
di quanto sarebbe definire noi oggi Latini solo perché calchiamo le stesse terre
occupate un tempo dai Romani; quando invece avrebbe potuto chiamarli correttamente
mediorientali – perché tali sono! Certamente, con tale termine, non avrebbe ottenuto lo stesso risultato, perché manchevole della forza icastica necessaria per richiamare alla mente immagini di masse di infedeli intenti a pregare col culo per
aria verso la Mecca, accostandole a quella di Nostro Signore Gesù Cristo morto in croce, ma almeno non avrebbe offeso una delle nostre più importanti tradizioni legate al Santo Natale. Ma come dice il detto: "scherza coi fanti ma
lascia stare i fanti".
Ma d’altronde che cosa aspettarsi da un personaggetto
abituato a dileggiare il vero successore di Pietro al soglio pontificio, mentre
ora ne esalta un impostore…
Prego, notare la differenza tra un vero comico, ebbro di Spirito (la cui Luce illumina l'intelletto del comico); e Crozza nella sua sguaiata imitazione (peraltro circondato da sulfuree esalazioni) |
Quindi, cara sorella Amanda, non ti preoccupare per la presenza di arabi nel presepe, perché solo tre personaggi, secondo la tradizione, potrebbero essere considerati effettivamente tali, e infatti sulla loro
virilità ci sono parecchi dubbi [I re magi erano gay?].
Dopo tutto erano tre adulti scapoli che portavano ninnoli a un bambino!
E se ben poco probabile è che vi fossero arabi al momento della Natività, ancor meno probabile è – come Crozza osa insinuare – che lo fosse Nostro Signore, che dai tratti somatici aveva ben poco di mediorientale.
E se ben poco probabile è che vi fossero arabi al momento della Natività, ancor meno probabile è – come Crozza osa insinuare – che lo fosse Nostro Signore, che dai tratti somatici aveva ben poco di mediorientale.
La Polizia Scientifica Italiana, infatti, in occasione dell’ultima ostensione, è riuscita a ricostruire, dall’immagine sindonica, il volto di Gesù a 12 anni, attraverso sofisticatissime tecniche di age-computing, stabilendo scientificamente che era biondo e con gli occhi azzurri.
I sacerdoti del Tempio, irretiti dalla sua beltà, pendono dalle labbra di Gesù |
È un uomo di
statura alta e ben proporzionata, sguardo improntato a severità; quanti lo
guardano lo possono amare e temere. I suoi capelli hanno il colore delle noci
di Sorrento molto mature e discendono dritti quasi fino alle orecchie; dalle
orecchie in poi sono increspati e ricci alquanto più chiari e lucenti,
ondeggianti sulle spalle, nel mezzo ha una riga secondo il costume dei Nazirei.
La sua fronte è liscia e serenissima, il viso non ha né rughe né macchie ed è
abbellito da un tenue rossore. Il naso e la bocca sono perfettamente regolari.
Ha barba abbondante dello stesso colore dei capelli; non è lunga e sul mento è
divisa in due. Il suo aspetto è semplice e maturo. I suoi occhi sono azzurri,
vivaci, brillanti... La statura del suo corpo è alta e dritta, le mani e le
braccia sono graziose alla vista. Parla poco, grave e misurato..
Dunque Gesù era biondo e con gli occhi azzurri: decisamente poco mediorientale. Certamente non arabo!
Non è un caso, se esimi studiosi otto-novecenteschi, del calibro di Alfred Rosenberg, Joseph Arthur de Gobineau e Houston Stewart Chamberlain, ha ipotizzato che Gesù fosse di origini ariane.
Quindi, cara sorella Amanda,
assieme al Bambinello, rimetti pure nel presepio anche il mite pastorello, sicura che non si farà esplodere.
E che in questo Santo Natale la benedittanza possa scendere
copiosa su di te come fiotti di neve.
Eusebio
Eusebio
porco dio i dinamitardi sono i cristiani cattolici pezzi di merda figli di puttana
RispondiEliminaevviva l'islam e maometto!!!!
si
RispondiElimina