Cerca le Santissime Risposte

martedì 26 gennaio 2016

Uscire la minchia in faccia alle Sentinelle in piedi è peccato?




«
Fratello Tancredi,
Sono un giovane gay e quando vedo le Sentinelle in Piedi riempire spocchiosamente le piazze per avere il diritto di insultarci senza essere denunciati, mi sale la carogna: ma proprio qua in Italia dovevamo ritrovarcele a scassare la minchia?

Con i miei amici gay, tutti fedeli cristiani, abbiamo scoperto che solo i cattolici e i pentecostali ci odiano, mentre altri cristiani come i Valdesi ci accettano con amore e addirittura gli anglicani celebrano i nostri matrimoni. Le attiviste di Femen mi hanno fatto venire una grande idea: le "Sentinelle nude"! I miei amici ed io pensavamo di radunarci nelle stesse piazze del Family day e piazzarci davanti a loro e ai loro inutili libri col bigolo, le tette e le chiappe al vento.
Poi però abbiamo pensato: sarà peccato?
Sai erudirci in merito?
Mandaci tante benedittanze, che ne abbiamo bisogno
Luca

»

Fratello in Cristo Luca,
Spogliarvi nudi come le Femen è peccato o è un inno alla fede? E starsene impalati come cazzoni con un libro in mano? 

Cominciano dalla nudità: è scritto (Gen 2,25) Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, e non provavano vergogna, quindi l’uomo appena creato, viveva la nudità con naturalezza e non se ne vergognava. 
Poi però peccarono e, accettando simbolicamente il pomo proibito, scelsero saggiamente la "conoscenza", ovvero scopare alla grande, rifiutando una noiosissima vita eterna senza sesso. 

Le mele non sono più di moda: pillola blu fottere alla grande, pillola rossa vita eterna nella noia
Nostro Signore, allora li punì infilando nei loro circuiti neurali la vergogna della nudità: (Gen 3,7) si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; lui si accorse subito di avercelo troppo corto, lei di avere le tette piccole e mosce: presi dal panico (Gen 3,7) intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. Specie i maschi, diventarono così piagnucolosi ed assillanti che Nostro Signore, per non sentire più le loro invocazioni, inventò i boxer al fine di tenere sempre ben nascosta l'esiguità delle loro mazze: (Es 28,42) Farai loro inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudità; dovranno arrivare dai fianchi fino alle cosce. Il comandamento ovviamente vale anche per voi, ma non preoccupatevi se con i boxer lunghi solo fino alla coscia vi spunta mezza minchia, non c'è problema: anzi, vi renderete conto da soli di non avere motivo di vergognarvi!
A quei tempi però, si veniva spogliati in pubblico solo per punizione: (Is 20,4) i prigionieri d'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, nudi e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l'Egitto e (Is 47,3) Si scopra la tua nudità, si mostri la tua vergogna.

Anche in privato in realtà la vergogna era così tanta che si rischiò l'estinzione: nei paeselli di pecorai della valle del Giordano, tutti erano parenti fra loro e, al primo screzio, le malelingue, appena il fidanzamento finiva male, correvano subito a raccontare a tutti delle scarse misure del loro ultimo partner o dell'avvizzimento delle bocce dell'ultima amata. I matrimoni, in quest'atmosfera di terrore psicologico, cominciavano a scarseggiare e la popolazione diminuiva! Nostro Signore riuscì ad evitare questa tragedia solo imponendo di fare sesso nel buio più assoluto; in Levitico 18 infatti ripete più volte di non non scoprire le nudità di consanguinee, madri, sorelle, cognate, nuore, figlie, matrigne, insomma praticamente di tutte le poche donne con cui un antico ebreo poteva avere una minima possibilità di pucciare il biscotto:
6 Nessuno si accosterà a una sua consanguinea, per scoprire la sua nudità,
7 Non scoprirai la nudità di tuo padre né la nudità di tua madre,
8 Non scoprirai la nudità di una moglie di tuo padre,
9 Non scoprirai la nudità di tua sorella,
10 Non scoprirai la nudità della figlia di tuo figlio o della figlia di tua figlia,
11 Non scoprirai la nudità della figlia di una moglie di tuo padre,
12 Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre,
13 Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre,
15 Non scoprirai la nudità di tua nuora,
16 Non scoprirai la nudità di tua cognata.

Praticamente tutte le femmine del paese.
Strumento di misura molto in voga fra le giovani ebraiche prima che Levitico entrasse in vigore
La nudità è quindi vergogna e, mi spiace dirtelo, ma le ragazze di Femen sono peccatrici; non preoccuparti per loro però, Nostro Signore le ama, specie da quando sono entrate in Chiesa per espiare pubblicamente il loro peccato e si sono inginocchiate a pregare davanti a tutti dimostrando sincera umiltà e pentimento.
Le Femen in Chiesa che pregano pentite in ginocchio 
Non potete quindi fare come loro, non solo pecchereste scoprendo le vostre vergogne, ma, essendo le sentinelle profonde conoscitrici delle Scritture, ne godrebbero pensando ad una vergogna impostavi dal Signore per punizione!
Ma non siete solo voi a sbagliare, ce n'è per tutti! Veniamo ora alle Sentinelle impalate.
Esse non sono in malafede: credono di interpretare la parola del Signore; infatti è scritto (Sal 20,9) Quelli si piegano e cadono, ma noi restiamo in piedi e siamo saldi, al di là del facile umorismo sul piegarsi, costoro credono che per lottare bisogna stare in piedi; credono inoltre di dover sorvegliare e stare come vedette per controllare che la legge degli uomini non si allontani da quella che loro credono essere legge di Dio, (Is 21,8) La vedetta ha gridato: “Al posto di osservazione, Signore, io sto sempre lungo il giorno, e nel mio osservatorio sto in piedi, tutte le notti” (Ne 4,3) Allora noi pregammo il nostro Dio e contro di loro mettemmo sentinelle di giorno e di notte per difenderci da loro: questi stronzi non solo non conoscono la vera legge del Signore, ma se ne stanno lì qualche ora a fare un po' di scena per i giornalisti e appena sono stanchi se ne vanno a casa a riposarsi, altro che giorno e notte, altro che non abbandonare mai la postazione! Ignoranti, pigri e peccatori!
Anche il fatto di stare tutti insieme in piedi in particolari occasioni sarebbe comportamento tipico del popolo del Signore: (Es 19,17) Allora Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte. (Es 33,8) Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi ... (Lv 9,5) ... tutta la comunità si avvicinò e restarono in piedi davanti al Signore. Quando il capo lo ordina, il popolo di Dio si leva in piedi dinnanzi al Signore. Ma a questi qua, chi cazzo gliel'ha ordinato? Il Papa? Hanno agito di propria iniziativa! E poi, erano davanti al Signore? No! in una piazza qualunque! Non ci siamo proprio.
Come se non bastasse, leggiamo ancora: (Ne 9,3) Si alzarono in piedi e lessero il libro della legge del Signore, loro Dio, per un quarto della giornata; per un altro quarto essi confessarono i peccati e si prostrarono davanti al Signore, loro Dio. Quindi andrebbe bene leggere in piedi, ma la Bibbia, non libri ad minchiam! La Bibbia e basta devono leggere e poi inginocchiarsi e prostrarsi, proprio come le Femen amate dal Signore, altro che fare gli spocchiosi! Blasfemi e peccatori! 

E infine vogliono il diritto di sparare i loro giudizi; ma lo sanno che Gesù ha detto di non giudicare? (Matteo 7:1) Non giudicate, affinché non siate giudicati.
Sì che San Paolo ha mitigato le severe parole di Gesù aggiungendo che si può riprendere chi, secondo noi, pecca: (Efesini 5:11) Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprendetele; ma riprendere non vuol dire certo riempirsi il cuore di odio e di disprezzo come fanno loro tanto da pretendere il diritto di insultare per legge, è scritto infatti (Levitico 19:17) Non odierai il tuo fratello in cuor tuo. Riprendi pure il tuo prossimo, ma non ti caricare di un peccato a cagione di lui.
Quindi giudicare sì, ma con misura, perché è scritto (Matteo 7:1) con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi.
E siccome quelli ce l'hanno sicuramente corto, per la nota legge scientifica detta dell'abuso e del disuso, dovrebbero stare attenti a presentarsi col decimetro in mano: si misurassero la lingua maldicente che, per la stessa legge, potrà essere srotolata fino alle ginocchia; quella sì che darà loro grandi soddisfazioni,
sicuramente maggiori che i loro mozziconi di minchia atrofica!
Nostro Signore punisce, spesso proprio con minchie atrofiche, quanti giudicano per superbia, maldicenza, ipocrisia, o spirito di parte; San Paolo riferisce: (Romani 14:12,13) Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; ma anche San Pietro non è da meno (1 Pietro 2:1) Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza.
Di cosa parlano gli apostoli? Proprio della cattiveria, dell'ipocrisia e della maldicenza delle sentinelle in piedi, senza contare la frode del rivendicare la maldicenza come diritto civile.

Ma, ricordiamoci, è detto
(Lev 19:17) ... non ti caricare di un peccato a cagione di lui: il fatto che loro affoghino nel peccato non vuol dire che dobbiate mettervi nel peccato anche voi, esponendo le vostre nudità! Il Signore ha perdonato le Femen per il loro bel gesto di umiltà fatto in pubblico davanti a molti testimoni, ma potrebbe stufarsi.
Voi dovrete fare invece ciò che costoro non fanno: aiutarli a redimersi col vostro amore, lavando via il loro peccato.
Avrete ormai capito che le Sentinelle rischiano l’impurità infatti è scritto (Lv 11,27) Considererete impuri tutti gli esseri che camminano sulla pianta dei piedi, quindi coloro che hanno il piede piatto, difetto tipico di chi sta molto in piedi, proprio come questi vostri fratelli. 

Sarà quindi vostro compito onorare il Family Day lavando via tale impurità dai loro piedi stanchi, con amore e umiltà. 
Dopo avere bevuto un numero sufficiente di pinte di birra (allo scopo invitate anche i vostri amici Pastafariani) e calici di vino (l'acqua si usa solo per il battesimo: quale bevanda è invisa al Signore che infatti la mutava in vino appena poteva), vi dovrete quindi presentare di fronte a loro, e fare esattamente quello che fece Nostro Signore: (Gv 13,14) Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri
Dovrete tirare fuori, con discrezione la vostra (Zc 13,1) ... sorgente zampillante per lavare il peccato e l'impurità, e urinare amorevolmente sui loro piedi stanchi; portate anche il vostro peloso se credete, come i fedeli nella foto: il cane era l'animale preferito da Gesù, come potete leggere in Il cane di Cristo.

(Zc 13,1) "Una sorgente zampillante per lavare il peccato e l'impurità"
Così facendo avrete mondato l’impurità dalle piante dei loro piedi e dai loro cuori: se da un lato l’acido urico fa infatti benissimo ai piedi stanchi e doloranti, il calore della vostra pioggia d'oro porterà pace alle loro anime e, soprattutto, allontanerà dai loro cuori protervia ed arroganza.
Vi saluto ricordandomi la vostra richiesta, ma, mi scuserete, delle tre usuali benedittanze, una sola sarà per voi, perché le invocazioni al Signore vanno dedicate a chi pecca maggiormente.

Benedittanza
Quanta la stanchezza impura accumulata nelle piante dei piedi dei peccatori
Quanta i peccati di chi nel silenzio urla maldicenza
Quanta l’amore racchiuso in una salvifica pioggia dorata sui piedi dei malvagi

Tancredi

3 commenti:

  1. Evviva la conoscenza e l'informazione

    RispondiElimina
  2. Fratello Tancredi,

    invero, grandissima luce e divina inspirazione cagionano le tue sante parole nel mio povero animo di peccatore.
    Avevo difatti considerato che le sentinelle fossero peccatrici anch'esse, e magari piu' de' peccatori nel qual verso armano il dito indicatore.
    Avevo, al solo et unico fine della da te rammentata facolta' di ripresa dell'altrui peccato, immaginato di mescolarmi a loro in anonimo abito borghese ma leggendo, in luogo della prescritta Bibbia, poetici libelli che amavo collezionare in gioventu' et variamente titolati "Lando", "Il Tromba" atque "L'Acchiappachiappe".
    Parmi una soluzione che raggiunga il fine educativo che evocavi con la "pioggia dorata", ma nel contempo esorcizzi le possibili ritorsioni che i peccatori potrebbero esercitare nei miei/nostri confronti per mezzo di sbirraglia peccatrice, mercenaria et compiacente.

    Quale il tuo illuminato parere al proposito, buon fratello Tancredi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fratello in Cristo Matteo, quali ricordi mi suscitano le tue parole! quando ancor giovinetto andavamo in parrocchia a scambiarci gli ultimi numeri de "il gazzettino di San Giorgio", "Lando", "domande sulla Bibbia" e "Le Ore" che tante belle notizia recava sulla verginità della Mammina Santissima! Ispecie in alcune di tali pubblicazioni, immagini sante ritraevano l'uomo punire la donna peccatrice e viceversa con angelici e benedetti strumenti già in voga nei tribunali religiosi secoli fa. La punizione corporale e la sofferenza sono fonte di gioia di fronte a Nostro Signore, mio caro fratello quindi non temere le conseguenze delle tue azioni e porgi l'altra chiappa al vile manganello (l'orifizio solo se la cosa ti è grata).
      già un sant'uomo, un tal Bellotti, ha guadagnato la santità per essere stato condotto via in catene dalla sbirraglia, emulo di Gesù al monte degli ulivi: non vuoi compiacere anche tu Nostro Signore?
      Benedittanza!

      Elimina

Cari fratelli e sorelle in Cristo, i commenti saranno moderati per evitare che eventuali intemperanze possano offendere i nostri lettori più sensibili. Sappiatevi regolare.