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mercoledì 7 novembre 2012

La convivenza secondo Gesù


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Caro Moreno,

mi chiamo Roberto, ho cominciato a leggere il tuo blog mentre ero in prigione. Da ragazzo ho avuto una vita senza Gesù e senza regole e mi sono beccato 5 anni di galera per aver orinato sul portone del sindaco, dato fuoco ad una volante dei carabinieri e aver picchiato alcuni tifosi della Juve fuori dallo stadio con un tondino di ferro del 22 ad aderenza migliorata, insieme ad altri Ultras. In prigione ero disperato e continuamente partecipavo a delle risse con gli altri detenuti. Non avevo Fede, e avevo anche iniziato ad usare droghe pesanti con altri carcerati. L'anziano cappellano continuava a farmi visita in galera, cercando di aprire il mio cuore a Gesù, ma io ero ormai preda del maligno e le sue parole non avevano effetto su di me. Un bel giorno però, durante alcune ore di permesso, ho letto sul Facebook di un amico il link al tuo blog. Il sito ha cambiato la maniera di rapportarmi a Gesù. Ho stampato le tue risposte e poco a poco le ho lette nella solitudine spirituale della mia cella. Gradualmente, ho iniziato a riscoprire la mia Fede grazie a Risposte Cristiane. Ho smesso di sprecare il mio seme, e nell’ultimo anno di prigione ho riempito due bottigliette da mezzo litro.

Il mio compagno di cella, che era sempre stato ateo, all’inizio mi ha preso per matto, ma poi quando tra le macchie di muffa è apparsa l’immagine di Padre Pio, si è ricreduto ed ha iniziato a pregare anche lui.

Ho quindi deciso di mettere da parte la rabbia e il male, e diventare una persona rispettabile. Mentre ero dentro, ho iniziato a pregare tantissimo e a comportarmi bene ed ho avuto uno sconto di pena per buona condotta. Nei numerosi permessi premio che ho ricevuto da quel momento, sempre per buona condotta, ho anche conosciuto su internet una bella ragazza, Antonella. Anche lei è una seguace di Risposte Cristiane e proprio questo ci ha spinto a conoscerci e a condividere la nostra Fede in chat. Antonella mi mandava lunghissime lettere in prigione, con il suo profumo che, insieme all'Amore per Gesù, mi aiutava a passare le notti più fredde.

Quando sono uscito di prigione ci siamo fidanzati. Adesso sono una persona per bene e onesta e da qualche mese convivo con Antonella in una bella casa. 



Arrivo alla mia domanda: per caso commettiamo un peccato se viviamo sotto lo stesso tetto? 

Il nostro parroco, Don Giuseppe, ci ha detto che siamo dei peccatori, egoisti e depravati e ci siamo sentiti offesi! Noi ovviamente, anche se viviamo insieme, rispettiamo tutti gli insegnamenti della Bibbia e vogliamo aspettare il matrimonio per fare l’amore. 
Nel frattempo, pratichiamo il sesso orale e anale come ci hai spiegato sul blog e siamo felici e innamorati. Antonella è contenta di preservarsi vergine fino alle Nozze!

Da quando ho conosciuto Risposte Cristiane non mi drogo più e il contenitore in argento dove tenevo le siringhe e l’eroina l’ho fatto benedire durante un pellegrinaggio a Santiago de Compostela, che ho fatto con Antonella appena uscito di prigione come prova del mio pentimento: adesso lo utilizzo per raccogliere il mio sperma. Infatti mai io e Antonella abbiamo sprecato una goccia del Sacro Seme! Il contenitore lo tengo vicino al letto come hai spiegato tu, anche se la maggior parte delle volte è la bocca di Antonella a non mandarlo sprecato, come descritto nella Bibbia.
Allora ho deciso di scriverti per ringraziarti, Moreno, hai salvato la mia vita! Con immensa gratitudine ti annuncio che io e Antonella vogliamo formare una famiglia numerosa dopo il matrimonio! La prima bambina vogliamo chiamarla Morena!
Grazie Illuminati Cristiani! Senza di voi avrei ancora Satana in me!
Roberto
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Caro Roberto, che Dio ti benedica, non devi ringraziare noi, chi devi ringraziare è il Signore, che ha reso tutto questo possibile! Noi esegeti di Risposte Cristiane ci limitiamo a leggere cosa dice la Parola dell’Altissimo e a rispondere alle vostre domande. Il merito è tutto Suo!
Moreno è una persona riservata e avrebbe voluto risponderti privatamente, ma noi altri Illuminati cristiani abbiamo pensato che il tuo racconto potesse servire di esempio ad altri giovani, la tua è davvero una storia a lieto fine come quella del Figliol Prodigo! A nome dello staff di Risposte Cristiane ti ringrazio delle tue dolci parole: abbiamo sacrificato in tuo onore sull’Altare del Signore il vitello più grasso della fattoria di Cristoforo (come la Bibbia prescrive in questi casi) e stiamo celebrando la Divina Provvidenza pregando per te, mangiando braciolette al sangue e bevendo vino rosso in onore del Padreterno! 

Per quanto riguarda tua domanda sulla convivenza, dobbiamo far riferimento al Nuovo Testamento, in cui Corinzi fanno a San Paolo una domanda simile a quella che mi poni tu, caro Roberto.
Devi sapere che nell'età del bronzo gli abitanti della città greca di Corinto non vivevano in Gesù. Credevano in una falsa religione e le coppie vivevano insieme senza essersi sposate davanti a Dio. Poco a poco però, grazie al miracolo della Resurrezione compiuto da Nostro Signore Gesù, a Corinto si stava formando una grande comunità cristiana. I Corinzi, uno ad uno, stavano aprendo il cuore a Gesù e si stavano convertendo al cristianesimo.
Avevano però moltissime domande, e a quell'epoca non esisteva Risposte Cristiane! Le nuove pecorelle cristiane inviarono numerose lettere a San Paolo, proprio come fate voi con il Blog, chiedendo tantissime cose al Santo sui più disparati argomenti. Infatti, San Paolo riceveva regolarmente apparizioni di Gesù e durante quelle visite, poteva chiedere tutto a lui e poi riferire ai Corinzi per via epistolare. La Verità Rivelata a San Paolo, contenuta nella Bibbia, è tra i pilastri della nostra religione. Infatti San Paolo ha scritto ben 13 libri del Nuovo Testamento, per quanto era ispirato dallo Spirito Santo e da Gesù.

La prima lettera ai Corinzi è di fondamentale importanza per il cristianesimo. Ispirata dallo Spirito Santo nel 55 DC, contiene nella risposta i fondamenti della religione cristiana: la purezza dei costumi (5,1-13;6,12-20), le regole su matrimonio e verginità (7,1-40), lo svolgimento delle assemblee religiose e celebrazione dell'eucaristia (11-12), l'uso dei carismi (12,1-14) e le regole sulle carni offerte in sacrificio (8-10).

Per quello che riguarda te, Roberto, ci interessa approfondire una cosa che i Corinzi chiedono a San Paolo: cosa deve fare una coppia che vive in concubinato, senza essere sposata? Devono i Corinzi separarsi dalle proprie fidanzate e tornare a casa dai propri genitori, oppure possono continuare a vivere sotto lo stesso tetto? Una coppia di conviventi deve separarsi quando uno dei due inizia a credere in Cristo?
San Paolo risponde, ispirato dallo Spirito Santo come lui solo sapeva fare, che i ragazzi che stavano scoprendo Gesù potevano continuare a vivere sotto lo stesso tetto senza problemi, e che nessuno doveva separarsi:

Corinzi 7:12-16, “ciascuno seguiti a vivere nella condizione assegnatagli dal Signore, e nella quale si trovava quando Iddio lo chiamò. E così ordino in tutte le chiese. 
E, aggiunge: 
“l’osservanza de’ comandamenti di Dio è tutto. 20 Ognuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato.”

La Bibbia ci spiega quindi che chi trova la Fede e sta convivendo, può continuare a farlo senza problemi. Anzi: i Corinzi devono evitare di compromettere quelle unioni d'Amore, obbligando la coppia a separarsi forzatamente. Dio consiglia di lasciar convivere queste coppie, sempre quando osservino i comandamenti.

"Se un fratello ha una moglie non credente, ed ella consente ad abitar con lui, non la lasci. E se una donna ha un marito non credente, ed esso consente ad abitar con lei, ella non lasci il marito"

E vi pare che Dio Onnipotente consiglierebbe di fare una cosa se questa cosa fosse proibita? In questo, come in ogni caso, quello che deve prevalere è sempre l'Amore. Rimanete pure nella condizione in cui vi trovate, la convivenza. E non affliggetevi con queste idee bigotte, non c’è niente di male nel vivere insieme con chi si ama, se si rispettano gli insegnamenti di Gesù e non si "consuma" prima del matrimonio.
Arrivare vergini al matrimonio è particolarmente importante:
Deuteronomio 22:21 Se la giovane non è stata trovata vergine, allora si farà uscire quella giovane all’ingresso della casa di suo padre, e la gente della sua città la lapiderà, sì ch’ella muoia, perché ha commesso un atto infame. Così torrai via il male di mezzo a te.

Ma, se la tua Antonella non perde la verginità, fate benissimo a vivere insieme se siete felici!
La Bibbia prescrive la verginità fino al Matrimonio ma di certo non impedisce a due persone che si amano di stare insieme! Anzi, il vostro Amore è simbolo dell’Amore di Gesù. Solo qualche estremista blasfemo, qualche falso profeta, potrebbe dire che vivere con la persona che si ama è un peccato. Quale contraddizione più grande! Il Signore è Amore, ma impedisce l’amore di due persone? Evidentemente sono idee strampalate inventate da qualche religioso che non capisce cos’è l’Amore. 

Il Nuovo Testamento, come abbiamo visto, ci spiega che non c’è problema nel convivere, se così si preferisce.

Inoltre, cari lettori, una convivenza permette alla coppia di potersi conoscere bene e più a fondo prima del matrimonio. Vivendo sotto lo stesso tetto, due giovani possono provare di persona come sia forte l’unione e l’amore di entrambi. La convivenza permette di sondare meglio il proprio carattere e il carattere del partner, e vedere se ci siano i presupposti per una unione duratura e forte come il Matrimonio, oppure separarsi.
L’importante è fare l’amore solo dopo il matrimonio e rispettare i comandamenti.

Un casto abbraccio da tutti noi di Risposte Cristiane, Roberto, siamo veramente felici per te e ti ringraziamo per averci raccontato la tua commovente storia. Mandiamo una benedizione collettiva a te e alla tua futura moglie Antonella, che è già famosa tra i nostri lettori!

Profundo Martinez

76 commenti:

  1. Sorelle e Fratelli nella Fede, vi saluto con la gioia che il Signore si è degnato di farmi traboccare in cuore.
    Ringrazio Fratel Profundo per la sua sapiente risposta, che ricapitola santamente la Nostra Dottrina.
    Vorrei però aggiungere una piccola notazione.
    Nostro Signore Gesù Cristo non ha mai parlato, secondo quanto riferiscono i Santi Evangeli, di rapporti prematrimoniali: cosa significa questo silenzio? C'è chi pensa (come Sant'Epifanio di Salamina, Sant'Eucherio di Lione e Teodoro di Mopsuestia) che ciò significhi la conferma, da parte del Figlio di Dio, delle regole deuteronomiche che, come ha ricordato Fratel Profundo, prevedono la lapidazione della donna. Altri Padri della Chiesa, come San Sulpizio Severo, San Papia di Ierapoli, l'autore della Lettera di Barnaba e Tatiano il Siro (discepolo di Giustino), ritengono che la legge mosaica nel nuovo patto non sia più ingiuntiva o prescrittiva, ma solo descrittiva, ossia che da essa si possono trarre principi morali, dove sia opportuno. Ciò significa che cose che nell’Antico Testamento erano sanzionate (a volte anche con la morte), nel Nuovo testamento non lo sono più (si pensi al precetto del Sabato, infranto consapevolmente da Gesù).
    C'è chi aggiunge che la condanna dell'osservanza farisaica della Legge, che Nostro Signore fulmina senza esitazioni, dimostra il superamento di certe asperità legali, come è indubbiamente la lapidazione.
    Ma con la nostra ragione poco possiamo: ognuno può far dire alle Sacre Scritture quel che gli fa comodo, e così hanno prosperato i teologi della liberazione accanto alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, ognuno pensando di essere il vero fedele interprete delle Scritture.
    Ma lo spirito di umiltà e obbiedenza e la consapevolezza che la nostra mente limitata non può cogliere la vastità del Piano Divino dovrebbe farci silenziosi discepoli del Magistero, l'unico che vede, sa e commenta: e infatti il nostro Santo Catechismo, per quanto riguarda la vicenda dei rapporti prematrimoniali, non sta mica tanto lì ad arrampicarsi sugli specchi: consapevole che non si può mettere in bocca a Gesù quello che Gesù non ha detto e forse neanche pensato e giustamente timoroso che i tempi non siano più adatti alla Santissima e mai abbastanza lodata pratica della lapidazione (ma speriamo che le cose cambino), ha formulato in questo modo il can. 2391:
    [parte 1 - continua]

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  2. "Parecchi attualmente reclamano una specie di “diritto alla prova” quando c'è intenzione di sposarsi. Qualunque sia la fermezza del proposito di coloro che si impegnano in rapporti sessuali prematuri, tali rapporti “non consentono di assicurare, nella sua sincerità e fedeltà, la relazione interpersonale di un uomo e di una donna, e specialmente di proteggerla dalle fantasie e dai capricci” [Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Persona humana, 7]. L'unione carnale è moralmente legittima solo quando tra l'uomo e la donna si sia instaurata una comunità di vita definitiva. L'amore umano non ammette la “prova”. Esige un dono totale e definitivo delle persone tra loro [Cf Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 80]."
    Come vedete, non c'è nessun richiamo a passi scritturali, ma unicamente a pronunciamenti dottrinali della Chiesa: essa impiega uno strumento retorico sul modello dell'autovalidazione, cioè giustificando la propria posizione utilizzando argomentazioni tratte da precedenti giustificazioni della medesima posizione.
    Ma è una strada obbligata e Santa Madre Chiesa, nella sua infinita sapienza, l'ha percorsa senza esitazioni.
    Satana potrebbe ribattere: "Troppo comodo dire che A è vero perchè ieri ho detto che A era vero e ho detto che A era vero anche l'anno scorso". Ma è appunto un ragionamento satanico e tanto dovrebbe bastarci per repellerlo come merita.
    I rapporti prematrimoniali sono peccaminosi e conduttori al fuoco eterno non perchè l'ha detto Gesù, ma perchè l'ha detto la Chiesa: ed essendo la Chiesa il corpo mistico di Gesù, è come se l'avesse detto Gesù. Che però non l'ha detto, ma la Chiesa capisce benissimo che l'avrebbe potuto dire ma non l'ha detto: quindi ce lo dice lei, che è il Suo mestiere. Il perchè non l'abbia detto lo capiremo nel Regno Eterno, se ci arriveremo; se non ci ariveremo, al dolore del Fuoco eterno assommeremo l'ignoranza eterna, cioè non sapremo mai perchè la Chiesa, al di là delle parole di circostanza con le quali giustamente e santamente tenta di infiocchettare una cosa che parrebbe non stare né in cielo né in terra, ha proibito i rapporti prematrimoniali.
    Obbedienza, fedeltà, sottomissione e noncuranza per i principi di realtà e di non contraddizione sono i Santi e Dolci Carichi che solo la nostra Fede dispensa a piene mani: che cattolici saremmo, se volessimo fare di testa nostra? Allora tanto vale diventare bestie, che fanno quello che vogliono e alcune specie si suggono pure le pudenda, così, tanto per fare.
    Noi cattolici le pudenda non ce le suggiamo e ne siamo fieri.
    Vi saluto nella Carità che tutta m'infervora d'amore, di compassione e di pervasività verbale.
    Fratel Michele
    [parte 2 - fine]

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    1. CARISSIMO frate Michele dai tuoi commenti sessuali si deduce che hai una grande competenza sul sesso depravato, se poi si va sui tuoi commenti poco comprensibili religiosi , ti assicuro che sei fuori tema o per lo meno fuori logica, in quanto nei secoli, la fede , la stupida e pazzesca preghiera non hanno mai risolto niente. la scienza seria mondiale ritiene tutte le religioni appartenenti alla ciarlataneria , e tu sembra che sei un professionista religioso, e non c'e' vangelo o bibbia che tenga, specialmente
      quando menzioni santi e personaggi religiosi dell'era primitiva , gente ignorante con vita di caverna piena di rogna , vermi, pidocchi, con una igiene animalesca e con odori nauseabondi, mettiti una mano sulla coscienza e lascia stare la favola di Cristo. MAGO PROF. SILVA

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  3. io non capisco, anale e orale non sono sesso? non sono peccato? tutto a posto? ... siete fuori di testa ragazzi.

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    1. L'argomento è stato già spiegato in questi post:
      http://rispostecristiane.blogspot.it/2011/10/il-sesso-anale-secondo-la-volonta-di.html
      http://rispostecristiane.blogspot.it/2011/10/sesso-orale-secondo-la-volonta-di-dio.html
      Pace e bene.

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    2. Caro fratello Anonimo,
      vorrei invitarti ad approfondire la fede che sicuramente ci unisce nel Cristo e nella Chiesa, sua unica successora (o successrice?) nel mondo ma non del mondo.
      Prova a compulsare il Catechismo della Chiesa Cattolica, che sicuramente sta sul tuo comodino: sfoglialo fino all'indice e cerca, in ordine alfabetico. Trovi forse voci come "Sesso anale", "Cunnilunguus", "Pompino", "Fist fucking"? No, non le trovi: in questo caso, quindi, si applica la regola aurea della migliore ermeneutica, cioè "Chi tace acconsente". La Santa Madre Chiesa nulla dice su queste pratiche: ergo, le considera irrilevanti nel cammino verso la Salvezza e la Redenzione.
      Certo, occorre approfondire e non fermarsi alla superficie: ma anche l'ulteriore necessaria analisi porta alle stesse conclusioni.
      I cann. 2351 e ss., rubricati "Le offese alla castità" elencano, come violazioni del VI Comandamento (a parte omosessualità e adulterio, altrove considerati): la lussuria, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione e lo stupro. Come vedi, la suzione del membro virile o il titillamento con il muscolo linguale di clitoride, piccole e grandi labbra o zona perianale, tanto per fare qualche esempio, non sono considerati. E men che meno viene in considerazione l’immissione della verga virile nello sfintere della legittima sposa, vuoi con eiaculazione nel retto vuoi con emissione del seme tra le labbra della suddetta, una volta estratto il cilindro carnaceo dal pertugio posteriore.
      E’ poi ovvio che, a mente del can. 2348, “Tutti i credenti in Cristo sono chiamati a condurre una vita casta secondo il loro particolare stato di vita”: quindi la castità deve essere modulata a seconda della condizione esistenziale di qualcuno: c’è la castità della monaca e quella del giovane ormonico. Quindi nulla vieta che, nell’esercizio della casta sessualità sponsale, i coniugi si dilettino con la pioggia dorata, dove non c’è dispersione di seme o violazione del dono reciproco ed esclusivo di sé.
      Leggi, infine, in questa breve carrellata, il can. 2352: “Qualunque ne sia il motivo, l'uso deliberato della facoltà sessuale al di fuori dei rapporti coniugali normali contraddice essenzialmente la sua finalità”. Quindi, se non si verificano entrambi i presupposti, nulla quaestio: l’uso non deliberato, ma estemporaneo o irriflesso o ex impromptu, della facoltà sessuale extra coniugium è moralmente irrilevante; parimenti, qualunque pratica che non conduca alla dispersione del seme extra corporem, se avviene con il consorte, è da considerarsi perfettamente lecita: fosse pure il frottage, il footjob o financo il postillonage, si vada tranquilli e in grazia di Dio, con la benedizione del prevosto.
      Ti abbvaccio nella Cavità, cavo fvatello.
      Fratel Michele

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    3. Caro fratello Michele, vedo che è una persona molto competente in materia dottrinale e allo stesso tempo disponibile a delucidare i nostri lettori. Oltre a ringraziarla per il tempo che dedica ai commenti del nostro umile blog, vorrei farle sapere che noi autori gradiremmo avvalerci delle sue competenza per eventuali consultazioni future. Potrebbe scriverci a "cristiane.risposte@gmail.com", in modo da darci un suo recapito?

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    4. Davvero? A quanto mi risulta, gli omosessuali possono praticare solamente quello che avete appena detto voi, cunnilingus, fist fucking, anal sex ecc. ecc. Allora come mai la chiesa li condanna così aspramente? Oppure, come mai in certi casi dice che l'unione omosessuale va bene solo se casta? Mi pare che voi religiosi siate un "attimino" ipocriti. A me sembra che siate solo fissati col sesso e che se vi piace così tanto parlarne e metterci bocca, fareste meglio a sposarvi e a provare a farvi inculare, magari dopo potreste dare risposte ancora più sentite. Posto anonimamente perché ho paura della santa inquisizione. Pace e bene.

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    5. Caro Fratello Joseph,
      le ho scritto, come da lei richiesto, all'indirizzo indicato.
      Con Immota e Santa Deferenza, rendo omaggio alla sua Santa Sapienza e Ineffabile Loquela.
      Fratel Michele

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    6. Scandalosi i consigli del padre spirituale ;1_ l' ano non è fatto per il sesso ! E' vero che nella bibbia si parla di orale e non gettare il seme ma a qui mio personale parere io non avrei coraggio di ingerire il seme dal sapore acre e disgustoso senza avere grandi sforzi di vomito;l' ascesi per la mistica consiste balla castità ; l' etica del sesso solo per procreare sebbene molti teologi siano contrari ; ma io do solo fiducia piena alla mistica ; difatti l amore non dipende da sesso ; lo dimostra che per amare il mio cane o mio figlio non mi serve fare sesso lo amo comunque ; invece fisiologicamente si potrebbe fare sesso anche senza amore con un estraneo ; se ne deduce che fare sesso non ci fa amare di più cioè non è quello ; chi crede ama raccontarsela ; il sesso è un atto puramente pulsionale ed egoico ; l ascesi consiste nella lotta in carne e spirito nel dominio dei sensi ; la castità poi è nel senso completo raccontarsi che va bene altre forme da optare come anale EC è falso perché e sempre una forma di sesso la castità è un altra cosa ; usare orefizzi che non hanno a che vedere con la vulva è egoismo ; il modello di famiglia ideale è quello di s Giuseppe e maria ;per quel che riguarda il controllo delle nascite non tutte le donne possono calcolare i giorni non fertili perche alcune con cicli irregolari non potrebbero affidarsi in maniera sicura a questo metodo ; infatti gli orientali più intelligenti non dicono che è la donna a controllarsi ma è l uomo che deve imparare a conservare il seme avendo rapporto senza eiequlazione.

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    7. Sorella Manuela lettera in Cristo, sante parole! infatti il sesso senza amore è grave peccato mortale! il sesso va fatto solo con amore per il partner, ma soprattutto con amore di Dio invocando a gran voce il Suo nome, manche l'amore apparentemente puro per la persona amata, se non goduto nel nome del Signore infatti diventa grave peccato: sempre e solo deve essere Dio nei nostri cuori mentre godiamo dei suoi doni!
      Benedittanza!

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    8. Ma stanno fuori di testa tutti quanti proprio! Non sono atti impuri quelli che praticano? Non stanno bene!

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  4. Effettivamente San Paolo scrisse ai Corinzi che la miglior carne sacrificale risiedeva nella paprte superiore della coscia bovina, la Sacra Fesa di Vacca, purché la sua percentuale grassa non superasse il 31,2576 g/Kg. Nel caso contrario la Sacra Fesa si doveva considerare intaccata dal Malefico.
    Cari Roberto ed Antonella, in qualità di Reverendo, io consiglierei di consumare un taglio di almeno 753 g a testa, crudo, per evitare di contaminare le divine carni con le fiamme degli inferi, e di condire il tutto con il tuo seme. CosÌ facendo consacrerete la vostra unione in Cristo e la tua essenza non andrebbe sprecata.

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  5. caro fratello in Cristo, Roberto, ne sarei lieto se tu potessi portare la tua testimonianza di fede nella mia comunità, nel villaggio dove vivo i confratelli sono quasi tutti analfabeti e non hanno accesso a i media come il web... ma grazie a qualcuno, gli insegnamenti di Risposte Cristiane giungono alle orecchie di tutti i paesani... ci piacerebbe molto che ci fossero anche le tue parole a testimonianza dell'amore di Cristo. Che Dio ci benedica!

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  6. Muoio. Dai, si vede che è una cosa inventata. E se non lo è, sti due tizi sono matti dal legare.

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    1. Eccolo, questo è indubbiamente un sivedista in tutto il suo splendore.

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  7. Ma se per sbaglio i due conviventi non fossero riusciti a mantenere la verginità e, sempre per mero errore, in seguito ai loro amplessi fossero stati generati due figli, come potrebbero rientrare nella grazia di Dio senza fare ricorso al matrimonio? Praticare esclusivamente sesso anale e orale senza spargimento del seme potrebbe essere utile? Pace e bene

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    1. Dio è sempre pronto a perdonarci, cara Monica, sorella in Cristo. Chi si sforza di seguire i precetti della Bibbia sa di essere sulla retta via e che il Signore guida i suoi passi.
      Un kiloJesus di benedittanza.

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  8. Anvedi sta sporcaciona dell'Antonella.

    prima se sta a fa li crucci, su ciò che riguarda il sesso, chiedendo spiegazioni alla comunità di RISPOSTE CRISTIANE, e Noi in buona e caritatevole fede, c'eravamo premuniti di offrire il nostro aiuto, per spiegare di persona, il come fare sesso senza peccare, c'avevamo anche il numeretto per rispettare la fila, evitando confusioni orgiastiche.

    E MO quella che te fa!!!! se lo va a prendere in der cul e sorseggiare spremute di minchia, a lezione privata dal Roberto, carcerato come un uccello in gabbia, che però quando prende il volo con permesso, sa gia in quale nido di cu_culo trovare riposo.

    Ed ora Mi domando, dopo tutti questi mesi di attesa, il numeretto che avevo preso, Mi da ancora il diritto di gratificare la Antonella di una lezione di sesso!!!???, oppure posso rassegnatamente consolarmi con la mano amica????

    La prossima volta avvisate in tempo, essere dei bravi credenti in Cristo, vuol dire anche non fare dei torti agli altri, specialmente se si erano prenotati.

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    1. Chiedo scusa se intervengo su di un tema che di solito ignoro, un po' per pudore un po' perchè non mi pare cattolico giudicare il prossimo, men che meno per quanto riguarda le sue scelte sessuali.
      Ma se è vero quel che scrive l'autore (scusate ancora, ma non riesco a scrivere "Blek Satiro", il nome m'inquieta non poco), devo cristianamente dire che Antonella ha sbagliato.
      Perchè un conto sono le promesse, che - si sa - spesso sono scritte sull'acqua; ma un conto è avere il numerino per la fila. Eh no, Antonella, non puoi negare a chi si era prenotato col numerino il suo giusto diritto; non puoi sottrarre, a chi si era cristianamente e pazientemente fatto la fila col numerino in mano, ciò che il numerino gli dava diritto di ottenere, si tratti di due etti di cotto, del ritiro del tailleur dalla lavanderia o di una sapiente digitazione del frenulo.
      Il principio di diritto naturale del numerino è troppo importante, nella nostra società oramai scristianizzata e anarcoide, per infrangerlo impunemente.
      Scusami se ti scrivo così, liberamente e irruentemente, ma la notizia che anche il Comandamento del Numerino viene ignorato da una persona che si professa buona Cristiana nella Chiesa Universale mi rende triste e desolato.
      Ma ti rendi conto se tu, presentandoti al bancone dell'Eurospin dopo una fila chilometrica per avere un etto e mezzo di soppressata e due etti scarsi di ricotta affumicata, ti sentissi dire che non se ne fa più nulla e che il bancone è chiuso e che non puoi avere quello per cui avevi salivato ore e ore in una fila spesso traspirante odori inenarrabili?
      Allo stesso modo si deve sentire "Blek Satiro": defraudato, affamato, disilluso e senza più fede nel genere umano.
      Spero tu ci possa ripensare e accontentare quelli che si erano fidati del numerino.
      Ti abbraccio nella Vera Fede, nella Santa Speranza e nella mirabile Carità, anche se non ho il numerino, sperando che nessuno si arrabbi se così facendo ho saltato la fila.
      Fratel Michele

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    2. @ Fratel Michele.
      ringraziandolo per la onesta filippica, fatta all'Antonella, che spero capisca la mia situazione di aiutare il prossimo Mio, come aiuto Me stesso, quando sento il desiderio di consolazione, altromodo dovrei rimproverarla(con benevolenza però) per aver saltato la fila, accettandone la sua superiore esperienza, nel dare i buoni consigli, a chi ne abbisogna, e sperando che L'Antonella capisca e ponga rimedio al torto che fa, a tutti coloro che si erano prenotati in tempo con il numerino, riapra le porte della sua bottega, affinche possiamo acquistare la merce di cui ne avevamo sentore di alta qualità.
      rinnovo il ringraziamento, anche se con il Mio nome porto timore e spavento, ma Antonella è Antonella, mica una bigotta qualunque.

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    3. Ah Antonella era quella che spompinava tutti i suoi amici perché così erano contenti?
      beh non ha mica detto che ha smesso con questo particolare gesto di amicizia :-)
      Meglio conservare il numeretto che non si sa mai :-)

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    4. SAPETE CHE VI DICO DA CRISTIANA CRISTIANA NON CATTOLICA??? CHE LA CHIESA CATTOLICA HA ROVINATO IL MONDO CON TUTTI I SUOI DOGMI E RITI DI TRADIZIONE POPOLARE EBBENE SE I PRETI E LE SUORE POTESSERO SPOSARSI(E SECONDO LA BIBBIA NESSUNO LO HA MAI VIETATO) FINIREBBERO GLI UNI AD INFILARSELA NEL C....E LE ALTRE A FICCARSELO TUTTO IN BOCCA PER NON DISPERDERE IL SACRO SPEME ....MA ANDATE A FARLA IN CULO!!!!!!

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    5. DA CRISTIANA NON CATTOLICA VI DICO SOLO CHE SE LA CHIESA CATTOLICA NON AVESSE ROVINATO IL MONDO E MANIPOLATO LE SACRE SCRITTURE, A QUEST'ORA I PRETI STAREBBERO CON LE LORO MOGLI A GODERSELA E LE SUORE CASTE E PURE A FAR POMPINI AI LORO MARITI INVECE DI INCULARSELA FRA LORO...MA ANDATE TUTTI A FANCULO CHE QUI SI BESTEMMIA SULLA PAROLA DI DIO E SU DIO STESSO!!! MI FATE SCHIFOOOOOOOOOOOOOOO

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  9. MA NON VI RENDETE CONTO CHE VI HA TROLLATO ALLA GRANDE ?! o_O

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  10. Cioè... O_O ma fate sul serio qui dentro? No, dai... è uno scherzo... Siete forti ragazzi...

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    1. Fatesulserista?? No, mi sembra più èunoscherzista, decisamente.

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  11. La fede non e' uno scherzo ed i Trolls sono bestie demoniache.Quale sofferenza mi procura udire tali blasfemie.

    Per Cristo, con Cristo ed in. Cristo.

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  12. Carissimo fratello in Cristo N.S. Matteo,
    sono d'accordo con te: la fede non è assolutamente uno scherzo e coloro che la berlinano meritano e meriteranno il giusto castigo. Ad esempio, prendi quel tizio che si spaccia per Scolopio dai microfoni di Radio Maria, tale Livio Fanzaga: egli, da anni, va riducendo la fede a una pagliacciata da osteria, nell'indifferenza generale. Anzi: milioni di persone sono cadute nella sua pania, e conducono una vita miserabile seguendone le orme, che egli va seminando nell'etere e nel cuore dei poveri di spirito.
    Egli è un troll demoniaco e come tale andrebbe trattato.
    Quindi, sono con te: fermiamo quell'emissario di satana e restituiamo la fede all'intelligenza, alla dignità e alla serietà che essa merita e necessita.
    Se vuoi, collaborerò con te in questa Santa Missione.
    Ti abbraccio nella fede e nella misericordia.
    Fratel Michele

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    1. TROLL dei nuovi Troll8 novembre 2012 alle ore 21:39

      NON scordando.
      Anche l'esimio TROLLONE di padre AHMORT che si professa esorcista, vaneggiando di demoni ovunque, anche per mezzo della stessa Radio Maria, di cui è sovente ospite, impaurendo con le sue demoniache parole, tante vecchiette ex Troione, che sperano di mondare i loro peccati, con tanto di offerta per ogni marchetta.

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    2. Caro Fratello Troll dei New Trolls,
      padre Amorth rappresenta plasticamente il disastro doloso compiuto da coloro che gabellano per fede la loro psicosi conclamata.
      Egli fu, in gioventù, fiero Partigiano: a soli 18 anni entrò nei partigiani cattolici della Brigata Italia col soprannome "Alberto" e divenne presto vice comandante di piazza a Modena e comandante del 3º Battaglione della 2°Bgt Italia. A 20 anni, concluso il conflitto, gli fu conferita una medaglia al valor militare.
      Poi, impazzì: non a caso è finito in quella sentina obbrobriosa di vizi chiamata Radio Maria, dove vaneggia coram populo et per aere eterico.
      Ma anch'ello gusterà la Divina Punizione, ché altro non merita chi svillaneggia la Fede, trasformandola in un putrido postribolo di persone incresciute e mantenute in uno stato di minorità mentale.
      Col cuore gonfio da marezza e da gitata inquietudine,
      Fratel Michele

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  13. Questa esegesi mi ha commosso. Gesù forever.
    Vostro fratello in Cristo Gesù Barnaba

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  14. http://www.youtube.com/watch?v=DK3lURpG-tc&feature=related
    CHE BELLO IL POTERE LOGICO DELLA SCIENZA!!!! Dubito che delle persone ristrette e bisognoso di credere in qualcosa al di fuori di loro stessi possano capire l'importanza della dimostrazione di Hawking ma se vi armate di Dizionario FORSE riuscirete a capire.

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    1. Egregio Sig. Marchetto, la diffido dall'argomentare per mezzo dei uno dei deliranti documentari di Stephen Hawking a sostegno delle sue strampalate idee materialistiche sulla formazione della vita, senza alcun riscontro oggettivo e fortemente offensive nei confronti di chi Crede.

      Non vede la terribile punizione che il Signore ha già inflitto allo scienziato? Anzi, allo pseudo-scrittore di fantascienza, visto che chiamare scienziato una persona palesemente malata e ritardata è un eufemismo.

      È molto pericoloso dar adito a certe fandonie, la Bibbia ci insegna che il nostro è un Dio compassionevole, ma anche geloso e vendicativo, potrebbe da un momento all'altro riservarle la stessa giusta sorte, ponendola sordomuto e paralitico su di una sedia a rotelle motorizzata, costringendola a parlare con quella sorta di "grillo parlante" della Texas Instrument per il resto dei suoi giorni.
      Prego il Re degli Universi affinché la nebbia che sta offuscando le sue cervella, si diradi immantinente, in modo che possa scorgere con sopresa e gioia la Grazia dello Spirito Santo e la luce delle certezze che solo il Signore ci da.
      Il perdono a lei, ma la gloria tutta a Gesù.

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    2. La bassezza che la nostra razza può raggiungere mi stupisce ogni volta. Le persone come voi mi disgustano dal profondo del cuore, non tanto per l'ipocrisia ma più per la malvagità che portate dentro.
      Non accettate il fatto di essere semplicemente degli animali con istinti e bisogni.
      1000 anni fa la bibbia era il sapere, oggi invece la scienza che la chiesa disprezzava ci porta ad esplorare lo Spazio e a capire l'Universo, bibbia che ovviamente è stata scritta da umani e non di certo da "Dio".


      "Non vede la terribile punizione che il Signore ha già inflitto allo scienziato? Anzi, allo pseudo-scrittore di fantascienza, visto che chiamare scienziato una persona palesemente malata e ritardata è un eufemismo."

      Quindi Hawking si è ammalato di atrofia muscolare progressiva per volere di Dio?
      E gli insegnamenti di Gesù suo figlio? Dio non era amore? Non amava i suoi figli?
      Che nauseabondi esseri infestano e distruggono questo pianeta, capaci delle peggio atrocità nel nome di un Dio che se davvero esistesse non esiterebbe un secondo a cancellare tutto per ripartire. Ecco se esistesse un Dio avrei un buon motivo di bestemmiarlo perchè mi ha fatto nascere su questo pianeta con miei simili talmente egoisti.
      Detto questo spero vivamente il blogger sia una persona un po' migliore dei suoi lettori, che a quanto vedo degli insegnamenti di gesù non sanno niente.

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    3. Sig. Marchetto, mi par chiaro che lei non si sia ancora reso conto di dialogare con uno dei bloggers di Risposte Cristiane.
      Io sono l'esegeta Girolamo, il mio ruolo è quello di guida spirituale dei cuori puri e degli animi cristallini.

      Con mio sommo rammarico, devo notare però che non si è affatto ravveduto, ma che continua imperterrito a proclamare falsità, oltretutto con estrema disonestà intellettuale ed irridendo ed offendendo coloro che credono in Colui che risorge dai morti, Nostro Signore Gesù Cristo.

      Dio è Amore, ma come ho avuto modo di ribadire, è anche Vendetta e Giustizia, contro chi avversa la Sua Parola. Stento a credere che ci siano ancora persone (voglio sperare in buona fede) che non siano in grado di comprendere questo semplice messaggio.

      Dal suo fallace postulato, si dovrebbe dedurre che Dio, essendo composto da infinito amore, dovrebbe amare anche il maligno Re degli inferi, Satana in persona?
      Chiaro che no, Dio è giusto, ama i buoni ma odia i cattivi:
      la Sua mano destra può esser piuma o può annientare il nemico.

      È vero, noi non accettiamo di essere soltanto degli animali semplicemente perché non lo siamo, punto e basta.
      Dio ci ha fatto il dono più prezioso, l'essenza più forte ma più fragile al tempo stesso: l'Anima, eterna, immutabile ed immortale.

      Crede che l'abbia donata anche agli animali?
      Buon dio, certo che no!
      Oppure devo dedurre che lei è un altro indottrinato che diffonde la ridicola idea ipotesi della nostra provenienza "scimmiesca"?

      Si guardi intorno, le persone le sembrano scimmie?
      Se sì, la consiglio vivamente di contattare uno psichiatra in quanto questo potrebbe sintomo di schizofrenia, con tutto il rispetto, non per offenderla ma per aiutarla.

      Perdoni la franchezza, ma dal suo intervento, così colmo di invidia verso coloro che sono nella Pace dello Spirito Santo, si percepisce chiaramente la sua grande fragilità e paura di vivere.

      Che l'Agnello di Dio, possa posare lo sguardo su di lei.

      Girolamo

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    4. Gentile Signor Marchetti,
      non sono un blogger, ma un umile frequentatore di questo Santo e Ragguardevole blog.
      Le scrivo con il cuore gonfio di amarezza, perchè raramente mi è capitato di leggere la lettera di un'anima tanto inquieta e tanto spaventato di fronte alla vita e alla Divinità.
      La confusione e la disperazione che traspirano dalle sue parole mi fanno solo sperare che lei incontri un Sacerdote Santo e Illuminato che la aiuti a rimettere in sesto la sua vita.
      Non commenterò e non confuterò punto per punto la sua lettera: non voglio e non posso farlo, peccherei di superbia e di presunzione, dacché solo il Magistero diaconale e presbiteriale possono farla ravvedere.
      Mi permetta solo un'osservazione, col cuore umile e costernato, fratellamente avvinghiato al suo nell'Amore che Nostro Signore, mercè l'intervento Divino della Sua Santissima Madre, del Sacro Pneuma e della Comunione dei Santi, si è raccomandato di fare dono ai Fratelli (Mt. 33, 17-45; Gn, 22, 1-3; Fr 1, 61-11; Gn 12, 13-99): Dio è amore e potenza, nella dolcezza e nella correzione. Quale padre lascerebbe vagare il figlio nelle tenebre, qualora potesse esser latore di un moggio sopra il quale mettere la lanterna che indichi la via? E così è il Signore, facile all'ira e pronto al perdono: e così come ha preparato un posto nel fuoco eterno al fratello Hawking e al fratello sodomitico spargitore di seme, così è pronto al perdono, qualora essi si ravvedano e sappiano tornare dal Padre a capo chino, impetrando il Divino Monito purificatore.
      Anche per lei, come per il ladrone sulla croce, è apparecchiato un posto alla destra dell'Agnello, purché sappia abbandonare la sua albagia di creatura che vuol farsi creatore. "Dov'eri tu, mentre creavo il mondo dall'abisso?": queste le parole del Signore a Giobbe, mentre costui osava tenere testa al Facitore di ogni giustizia. E così mi rivolgo a lei, fratel Marchetto: non creda di conoscere le vie strette e tortuose della Divinità. Che Hawking sia destinato all'inferno non l'ha deciso Dio, ma la sua superbia di creatura finita che vuol farsi da sè: e, mi perdoni, ma lo stesso destino l'attende, se vorrà credere di poter stare alla pari con Superno Artefice, invece di rimanere annichilito sotto la Sua Gloria, sotto la Sua Destra e sotto il Suo Manto, così come c'insegna la Sapienza della Chiesa, di cui noi siano Figli obbedienti.
      Un figlio della Santa Madre Chiesa, fiducioso nel suo magistero e della sua sapienza millenaria, non può sostenere l'esistenza delle singolarità gravitazionali nello spaziotempo nè può concludere che la proposta di assenza di condizioni al contorno è valida anche nel caso di un universo aperto: a ciò si oppongono sia la Rivelazione di Nostro Signore sia le decretali dei Concili di Navisbona e di Lodi.
      Se lei vuole seguire fratello Hawking nel suo cammino di perdizione, non potrà poi dire, nell'ora suprema: "Non sapevo". No fratello, tu sai: e questo tuo sapere orgoglioso e superbo ti porterà alla dannazione eterna, come dai Padri fu rivelato a Ismaele e a Ierofante.
      Ti saluto nella speranza che l'Agnello ti mondi dai tuoi peccati e ti lasci intonso come l'Apostolo seppe dire ai Corinzi e ai Filippesi (Cor. 3, 4-12; Fil. 5, 11-12; Drav. 2, 4-76).
      Fratel Michele

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    5. @Girolamo Solo i poveri di spirito e i deboli non accettano la loro limitatezza in quanto animali (sempre soggetti ai loro istinti/bisogni naturali). La parola e la ragione di certo non presuppongono l'esistenza di anima, che se esistesse dovrebbe valere per ogni essere vivente nessuno escluso.
      E si gli esseri umani in quanto genere mi sembrano scimmie. Ne trovo riscontro ogni volta che apro un telegiornale, esco di casa, vado al cinema, entro in una chiesa.
      Infatti solo delle scimmie possono adorare una cosa che non esiste ed in suo nome uccidere, torturare, violentare, schiavizzare, appoggiare i dittatori di turno ecc.
      La mia non è invidia, è solo tristezza nel constatare la povertà spirituale e la malvagità dell'esegeta Girolamo, che altro non ha nella sua vita se non credere nel suo miserabile Dio.
      Detto questo lei non è una persona sana di mente visto che crede in un amico invisibile che ha messo tutti su questo pianeta per poi lasciarci al nostro triste destino, le consiglio calorosamente un TSO.
      La storia ha dimostrato benissimo che siete solo dei poveri assassini ed ipocriti.

      @Michele Io davanti al vostro Dio non sono ne inquieto ne spaventato. Mi piacerebbe solo che 1 lasciaste le persone libere di fare le loro SCELTE (vedi aborto, eutanasia e tutte quelle scelte strettamente PERSONALI) 2 applicaste i vari insegnamenti del figlio di Dio, che per quanto io non creda, sono convinto che Gesù fosse un grande filosofo. Solo applicando questi 2 punti sareste molto più simile a Gesù.
      Perchè il Vaticano ha una BANCA guadagnando così ingenti somme di denaro quando le voste scritture parlano così Matteo 19 24 «Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli».
      Riguardo al discorso scientifico non perdo neanche tempo, la storia parla meglio di me.

      Capisco che sia un discorso sterile. Sarebbe più facile far capire delle equazioni di secondo grado ad uno scimpanzè.
      Vi lascio con una domanda. Con chi era schierato il Vaticano sotto il periodo fascista-nazista? Dalla parte dei deboli? E chi fornì il passaporto a Joseph Mengele per poter fuggire in Sud-America?
      Sperate che Dio non esista altrimenti dopo la vostra morte continuereste a soffrire per l'eternità.

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    6. Esimio Dott. Marchetto, per merito dell'ottimismo che mi contraddistingue, speravo che avessi acceso in lei un barlume di lucidità Cristiana, ritenevo ancora possibile la sua redenzione, auspicavo la sua riappacificazione nella Grazia del Signore Misericordioso, ma mi sbagliavo.

      È vero, ho peccato di ingenuità;
      Avrei dovuto capire subito che lei è stato mandato da Satana in persona! Il maledetto è riuscito a convincerla sussurrandole pensieri demoniaci e false e vanagloriose promesse, è caduto sua preda, ora è condannato ad una morte senza speranza, la morte dell'anima.
      Si rende conto che andrà all'inferno? Non la spaventa questa orribile sorte?
      Già, ora è impossibilitato, la sua mente è ottenebrata.

      Pur essendo fortemente tentato, ho deciso di non rispondere alla sua diabolica provocazione riguardo il nazi-fascismo. Mi limiterò, ma solo e soltanto per compiacere il Padre Nostro, a pregare per la sua anima, sì volgarmente svenduta a Belzebù.

      Così in principio, così alla fine, In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti.

      Girolamo - Risposte Cristiane

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    7. Spettabile Marchetto,
      spiace constatare come alla pochezza intellettuale delle sue argomentazioni si accompagnino una tale povertà espositiva e un simile tono querulo e lamentoso: raramente ho trovato un analogo coacervo, mefitico e miasmatico, di asinini luoghi comuni, che non credo abbia eguali nella storia della cultura occidentale.
      Si scalpelli nella cervice le seguenti verità oggettive, visto che lei mi sembra navigare nel più assoluto marasma etico e culturale.
      1.: le persone sono libere di fare le loro scelte, nè mai la Chiesa si è sognata di imporre la sua volontà a chicchessia: ma si ricordi, visto che pare non saperlo, che Gesù si rivolge alla prostituta intimandole di non peccare più: accanto al perdono c'è l'invito a cambiare vita. La prostituta vendeva il suo corpo, il suo ano e probabilmente anche l'intero apparato genitale per pochi sesterzi: parrebbe, questa, una scelta personale, molto di più che non l'aborto o l'eutanasia. Eppure il Signore qualifica questa dissipazione vaginale, clitoridea e perianale un peccato, cioè un comportamento da censurare e far cessare. Legga il Vangelo, egregio Marchetto, perchè la sua ignoranza in materia è devastante.
      2.: lei può essere convinto che il Cristo fosse un grande pittore o un insigne piastrellista o uno spazzacamino laureato: ma le sue convinzioni, con tutto il loro carico di boria e supponenza, non cambiano la realtà dei fatti. Il Cristo non era un filosofo, ma il Salvatore. Filosofo lo vada a dire a Salvatore Natoli o a André Comte-Sponville o a James Randi, ammesso e non concesso che lei sappia chi siano codeste persone. Definire Nostro Signore un filosofo significa ignorare persino i fondamenti sia della filosofia, sia della teologia, per non parlare della decenza e del buon senso, che lei dimostra di ignorare del tutto.
      3.: il Vaticano non ha una banca, ma centinaia: o crede forse che le opere di carità si facciano grattando giù i soldi dal muro? Razza di pauperista, terzomonidista e latouchiano fuori tempo massimo che non è altro, legga Matteo 25,14-30 o Luca 16, 1-12: di queste chiacchiere stantie e ritrite ne abbiamo abbastanza, è ora di smetterla con questo qualunquismo populista dozzinale e becero.
      4. : il Vaticano, nel periodo nazi-fascista, era schierato dalla parte della Verità: come sempre, come in eterno. Lo vada a fare, questo predicozzo preadolescenziale, questa nauseabonda polemica da bar, questo luogo comunismo decerebrato, ai teorici dell’appeasement come Daladier o Chamberlain; agli americani che utilizzarono il programma nucleare nazista; ai laudatores del Patto Molotov-Ribbentrop. Va bene essere ignoranti, egregio Marchetto, ma qui si è al di là dell’umano.
      5.: chi fornì il passaporto a Mengele? Lo sanno anche i sassi: fu Herber Steingwassingerwasserer, un falsario di Bolzano che imitò alla perfezione il passaporto diplomatico del Vaticano, il quale ovviamente era all’oscuro di tutto.
      E con questo, egregio Marchetto, la saluto: discutere con gli incolti gonfi di presunzione e di lascivia intellettuale non è, propriamente, la mia occupazione preferita.
      La abbraccio nella Cristiana Fraternità e nell’Amore Reciproco.
      Fratel Michele

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    8. @Girolamo Più che ottimismo in lei ho notato solo disprezzo per l'intelletto umano. Satana e l'inferno sono solo una vostra bugia per manipolare le menti deboli,e ovviamente il vostro interesse è meramente economico in quanto esiste solo un Dio a questo mondo e si chiama $$$.



      @Michele Mi illudevo che lei avesse un pelo in più di materia grigia del suo collega Girolamo ma evidentemente sbagliavo.Le risponderò brevemente visto che non meritate il mio tempo.

      1 Quindi lei nega l'esistenza storica di individui che venivano minacciati di andare all'inferno nei casi più fortunati (es: scomunica); costretto all'abiura (Galileo Galilei) o molto più semplicemente bruciato vivo (Giordano Bruno). Ecco vede Gesù INTIMAVA di non peccare, voi invece togliete il libero arbitrio credendovi i detentori della verità ma fidatevi la pagherete cara per tutti i morti che avete fatto nel nome del vostro misero dio.

      2 Cristo PER ME era un gran filosofo. Se preferisci maestro di vita. Nulla di più. E non avete PROVE per dimostrare il contrario.

      3 AHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAH
      Si certo ora vada a spiegare alle popolazioni del terzo mondo che un gioiello papale potrebbe dare da mangiare a migliaia di persone.
      Senza contare la rilassatezza della gerarchia ecclesiastica cattolica che perseguiva obiettivi economici e di potere e il fatto che la Chiesa possedeva vasti territori e riscuoteva decime. (Aprire un libro di Storia, capitolo Riforma protestante)


      4 Forse non è informato. Le consiglio di farlo oppure continui a vivere nell'ignoranza http://www.cristianesimo.it/nazismo.htm
      http://www.cristianesimo.it/cattonazismo.htm
      Vede io porto delle PROVE STORICHE a sostegno delle mie affermazioni.

      5 Sinceramente ritengo più affidabile un professore universitario che a Michele
      http://giornale-indipendente-la-meteora.blogspot.it/2011/08/il-vaticano-aiuto-i-nazisti-sfuggire.html

      Vedete molto semplicemente siete ridicoli. Siete una delle piaghe del mondo, e se davvero esistesse Satana la sua casa sarebbe a Roma in piazza S.Pietro.
      Dai capisco che usiate argomentazioni illogiche per spiegare il mondo, quindi come ho già ripetuto la discussione non ha senso. Addio fortunatamente la libera circolazione di informazioni vi estirperà per sempre, integralisti dei miei ********

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  15. Stimato Dott. Profundo,
    continui così! il riconoscere la lettigimità agli occhi di Dio delle unioni prima del matrimonio è una formidabile spinta verso un sincero ammodernamento della Chiesa Cattolica!
    Mi auspico che vengano rivalutati anche altri temi ora soffocati dal bigottismo, come la disuguaglianza tra i sessi: è tempo che anche le donne possano fare i sacerdoti, e che anche gli uomini possano farsi suore.
    I miei più cordiali saluti,
    Prof. Gerri

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    Risposte
    1. Professor Gerri,

      lei sa che è uno dei miei lettori preferiti, ai miei occhi lei simbolizza la sinergia tra il metodo scientifico e il principio di autorità cristiano.
      Sostenere l'eguaglianza tra i sessi citando la Bibbia non è facile, ma le prometto che studierò a fondo le sacre scritture, l'esegesi ebraica e gli scritti dei Dottori della Chiesa per poterle dare una risposta più accurata possibile.
      Che la Mamma Celeste la protegga!

      Profundo

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    2. Caro Fratel Profundo,
      credo si stia cimentando in un'impresa impossibile: l'Apostolo delle Genti rappresenta uno scoglio insuperabile, contro il quale si sono infrante legioni di modernisti, di terzomondisti, di relativisti e tutto il resto dell'armata satanica.
      Non che io l'annoveri nelle loro fila, sia ben chiaro (Dio mi scampi da un simil pensiero!): intendo solo che quello della santissima e piissima esclusione della femmina dal Santo Sacerdozio è una questione che è stata spesso affrontata e irrisolta proprio da costoro, che la Gehenna li accolga ome meritano.
      Ma nulla è impossibile al Padre Celeste: si legge, infatti, nelle Sacre Scritture (Mt. 17, 19-20):
      "Più tardi, i discepoli chiesero in privato a Gesù: "Perché non siamo riusciti a cacciare quel demone?"
      "Per la vostra poca fede", spiego loro Gesù. "Basterebbe una fede piccola come un granello di senape, e potreste dire a quella montagna: "Spostati!" E si sposterebbe. Niente vi sarebbe impossibile"
      Non dubito che la fede di Fratel Profundo sia più consistente di un granello di senape, e gli auguro, dal profondo del cuore, di riuscire nel còmpito che si è dato.
      Del resto, se il Signore si è degnato di far ricrescere una gamba a Juan Pellicer, come riportato dall'inimitabile Vittorio Messori, fulgido esempio di intellettuale votato alla causa della Vera Fede e inesausta polla dalla quale sgorgano parole che ci spronano, ci confortano e c'imbizzarriscono nella Lotta Quotidiana, ben potrebbe insufflare in Fratel Profundo i semi della conoscenza finora non compresa, per la pochezza del nostro intelletto, non certo per l'oscurità della Parola, che invece risplende abbagliante a chiamare il Mondo alla Vera Sapienza e alla Conversione dei Cuori.
      Perchè questa è la nostra Fede: la tensione inesausta tra il legittimo desiderio di capire quale sia la Vera Volontà di Dio e l'abbandono estatico al Depositum Fidei, perchè il fedele non cerca la scoperta, ma la salvaguardia del sapere; perchè non c'è progresso nella conoscenza, ma solo un'infinita e sublime ricapitolazione del Vero.
      Con tutta la Stima e l'Amore di cui è capace questa misera creatura, la saluto caramente.
      Fratel Michele

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    3. La stima è ovviamente reciproca, dotto ed esimio Profundo.
      I suoi consigli teologici sono preziosissimi e stimolanti, la ringrazio per le illuminazioni che vorrà darmi su tali spinosi argomenti!
      Suggerisco che la Scienza, in particolar modo la Chirurgia, già fornisce una soluzione tecnica; resta da valutare la ammissibilità teologica. In particolare: è ben accetto agli occhi di Dio il cambio di sesso?
      Se sì, allora una donna potrebbe diventare sacerdote, semplicemente con un doppio cambio di sesso: in primis diventando uomo prima di affrontare il Seminario, in secundis tornando donna una volta presi i voti. Sempreché, secondo le regole canoniche, un prete che cambi sesso resti prete, e non passi invece automaticamente alla condizione di suora.
      Allo stesso modo (ma con una perdita funzionale, se vogliamo, maggiore) un uomo potrebbe diventare suora.
      Gentilissimi saluti,
      Prof. Gerri

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  16. Roberto, già che hai messo da parte due bottigliette da mezzo litro (e di sicuro le hai conservate), quale migliore occasione per utilizzarle che nella preparazione della torta nuziale?
    Certamente non è necessario che te lo ricordi, la ricetta consigliata dall'Illuminato Moreno la trovi qui: http://rispostecristiane.blogspot.it/2012/10/una-ricetta-per-amore-di-gesu.html

    Tanti auguri e felicitazioni!

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  17. Sono cattolico ed avevo sempre creduto che la Bibbia fosse contro la convivenza! Ma sono andato a leggere i passi segnalati da Profundo e in effetti è proprio come dice lui... sono confuso adesso

    RispondiElimina
  18. anche io mi sto conservando per il matrimonio, è una grande emozione, ogni donna dovrebbe comportarsi cosi.

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  19. Per quanto sia spassoso leggere le risposte di Fratello Girolamo e Fratello Michele sia per quanto concerne i contenuti e devo dire soprattutto per lo stile espositivo; mi chiedevo se per caso questo non potesse configurarsi come un peccato di superbia nei confronti di chi non possiede la scioltezza e la fluidità di esposizione, che invece voi, carissimi fratelli in Cristo, padroneggiate con tanta disarmante facilità.. Non esiste il rischio che tante anime dubbiose e desiderose di confrontarsi con voi provino timore di argomentare le loro umili riflessioni? Mi metto nei panni di quella povera anima di Marchetto.. che per quanto sia fuori dalla grazia di Dio avrebbe forse meritato il tentativo di essere salvata. Io provo pena per lui e sono rimasto profondamente turbato per il fatto che sia condannato al tormento eterno. Io certamente non posso fare nulla per lui.. ma voi? La vostra esperienza non vi suggerisce di provare a redimere la sua anima? è pur sempre un figlio di Dio!

    che Dio vi protegga sempre!
    un saluto

    RispondiElimina
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    1. Carissimo Fratello Devoto, che la Grazia di Nostro Signore la accompagni sempre.
      Da semplice frequentatore del sito, sia pure con una frequenza idonea più a infiammare l'apparato uro-genitale del prossimo che non il suo desiderio di apostolato e di testimonianza, mi permetto di rivolgerle alcune considerazioni.
      La ringrazio per le parole di stima, che personalmente non merito: è il Signore che anima la mia mano e la mia tastiera, che muove il mio mouse, che si connette al server DNS: io sono solo uno strumento inetto, un cembalo fesso, un sonaglio muto, senza la Sua presenza.
      In quanto alla superbia che lei legge nelle mie parole, è possibile: la tabe demoniaca è sempre in agguato e non posso escludere che, talvolta, sia il fiato putrido della bestia, a soffiarmi nell'orecchio: cercherò, anche con il suo vigile aiuto, di emendarmi e di mantenermi nell'umiltà dei Servi del Signore.
      Spero anche che i fratelli che frequentano il sito non si spaventino dinnanzi alla ruota di pavone, che altro non sono le mie parole: io godo molto di più, rispetto all'esibizione della mia prosa, nel leggere la lettera del fratello che comunica all'ecumene cristiana la sua gioia, le sue scoperte, i suoi timori, le sue prime polluzioni spirituali. Voglio sperare che non vi sia alcun timore, del tutto ingiustificato, a fermarlo; voglio sperare che ognuno faccia fruttare liberamente e in Cristo i suoi talenti, quali che siano, quanti che siano.
      E che il Signore, nel quale siamo tutti fratelli, ci assista e ci conforti.
      [parte 1 - continua]

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    2. [parte 2 - fine] Per quanto riguarda Fratel Marchetto, io temo sia perduto. E' certo: non mi voglio ergere a giudice, che tale compito è solo del Dio degli Eserciti e delle Nazioni Unite; ma non posso nemmeno dimenticare che la correzione fraterna è la prima forma di carità. Alle volte si è come il chirurgo, i cui ferri non sono certo impediti nella loro azione dai pianti e dalle strida dell'ammalato.
      Fratel Marchetto è senz'altro posseduto da Satana e probabilmente anche da Belial, la bestia immonda; e pure - ma spero di aver visto male - credo di aver intravisto, tra le righe, il malefico ghigno inconfondibile di Mastema. Se così fosse, non ci sarebbe scampo, per il povero Marchetto.
      Ma non possiamo tacere, di fronte alla sua protervia e alla sua menzogna: occorre che egli sia scacciato dalla Città dei Santi e degli Eletti di Dio e mandato, assieme già che ci siamo a tutti i celiaci, nelle terre riarse di Occam e di Nabocon, a sbollire là la sua ira insensata e i suoi proclami diabolici.
      E' anch'egli un Figlio di Dio? Sì, come lo erano gli Arcangeli che si ribellarono all'Altissimo: ma questo non fermò la Destra del Signore dal precipitarli nella Gehenna. E noi dovremmo avere pietà di questo Marchetto? Dovremmo noi lasciarlo lordare questa intaminata Tebaide? Dovremmo noi consentire che la sua bava temeraria, malvagia e tossica corroda le anime dei Figli di Dio che qui cercano risposte ai loro dubbi, ristoro alla loro fatica e agio alla loro gioia?
      No, Fratello Devoto: non sono che un miserabile scribacchino, ma una tale responsabilità non posso caricarmela in groppa, come l'asino di Betsabea che portò su di sé il grembo pregno della sorella di Assalonne, quando dalla cattività babilonese il cuore crudele del Faraone discacciò il Popolo Eletto e il suo Figlio Prediletto, quel Salomone che si rivolse ad Abacuc, a Osea e a Michea invitandoli a redigere il Trono e il Calice dell'Alleanza, siccome il Tempio era di là da venire.
      Risponderò, oh se risponderò!, a fratel Marchetto: se i venerabili Fraelli Illuminati me lo consentiranno, vorrò redarguire la sua tracotanza, la sua improntitudine, la sua miserabile bignaminìa spacciata per vera conoscenza.
      Sed de hoc satis: è notte ed è l'ora del sonno e dell'esame di coscienza.
      Le auguro, carissimo fratello devoto, una Santa Nottata: e non stia a preoccuparsi troppo di Marchetto: forse che Nostro Signore pianse, quando la Legione dei demoni si impossessò di un branco di maiali che si gettarono dalla scogliera? Fratel Marchetto è tale quale: destinato a infrangersi sulle rocce aguzze del Gastigo Divino.
      Con osservanza e stima,
      fratel Michele

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  20. ATTENZIONE!!
    Fate molta attenzione ai consigli che vi vengono dati!
    Questo "profundo martinez" ha detto l'opposto di quello che intendeva San Paolo!!!
    San Paolo, dicendo "ognuno rimanga nella condizione nella quale era quando Dio l'ha chiamato", intendeva o il celibato o il matrimonio.
    San Paolo, per convivenza, intendeva SEMPRE E SOLO LA CONVIVENZA CONIUGALE!!!!
    E non dimenticate che sesso anale e altro sono pur sempre sesso(da distinguere dall'amore che non è egoista, il sesso invece lo è!)!!! Sono atti egoistici, non finalizzati all'amore della coppia e/o alla procreazione!
    Poi, guardatevi da quelli che dicono che gli altri sono bigotti o antiquati, perchè la legge di Dio é chiarissima per chi la vuole accettare, e non tramonta mai!! E' il demonio che ha inventato la nozione di "bigotto" o "moderno", per sviarvi e portarvi giù..

    Io vi lascio, a proposito di San Paolo e della CONVIVENZA CONIUGALE, SEMPRE E SOLO CONIUGALE, un link che schiarirà le idee di voi cari lettori, e vi prego, preghiamo per profundo martinez affinchè si ravveda e non dia più istruzioni per finire all'inferno a nessuno...

    http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/alpha/data/aud19820714it.html


    PACE E BENE A TUTTI!!! ;)

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    1. I corinzi vivevano con la loro moglie senza essere sposati davanti a Dio: questa è convivenza bella e buona, anche se finalizzata alla procreazione.
      A parte questo, non sono sicuro che le coppie pagane fossero finalizzate alla procreazione come dici tu, anzi, secondo me era concubinato bello e buono.
      Mi pare che tu vuoi dare alle coppie pagane il valore di "matrimonio vero", valore che però non hanno affatto.

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    2. Fratello Anonimo, carissimo nella Fede Comune e nella Fratellanza del Cristo, la pace sia con te e con i tuoi simili. Ho letto con piacere e attenzione le tue parole, che riconosco sgorgare dal cuore limpido e amorevole di chi vive in sé la Parola del Signore e si sforza di farne dono ai fratelli, affinché conoscano il Senso Vero dell'Evangelo e della Sacrata Dottrina della Sposa Perenne del Figlio di Dio.
      Ti ringrazio quindi per la tua Sana Confutazione che aggiunge Luce al Braciere dell'imperitura ansia del convertito.
      Purtroppo ho poco tempo per risponderti: mi trovo all'Abbazia cistercense di San Navigato in Ruderi di Alfonsine di Reggio Calabria per i consueti esercizi spirituali autunnali, assieme ai fratelli e alle sorelle della mia Santa Parrocchia, reggente la quale è padre Eulerio, già abate dell'Apostolica Basilica di Trimalcio Veneto e Superiore Indefesso della Comunità presbiteriale dell'Assuntissima Vergine Madre della Pia Misericordia Mariana di Crevalcuore. Tra pochi minuti inizia la tornata notturna degli esercizi e sto usando il pc del viceparroco, che si è assentato brevemente per preparare i canti ipogei. Voglio solo dirti che in alcuni casi il sesso anale, cioè l'inserimento del pene maschile nell'ano della castissima sposa del proprietario del pene medesimo, è considerato lecito dalla Chiesa: mi riferisco al Motu proprio Cum matrimonialium causarum dell'8 settembre 1973 di Sua Santità Paolo VI, che Dio Gli abbia riservato un posto accanto a Lui, nel quale il Sommo Pontefice esenta gli sposi dall'illiceità della congiunzione sodomitica nei casi in cui la sposa soffra di dispareunia superficiale (introitale o medio-vaginale). In tali situazioni, non potendo la donna ricevere nella vagina il membro maritale, la Chiesa consente l'accoppiamento anale, sempreché l'eiaculazione avvenga nel retto, quindi senza dispersione del seme. Ciò non vale, sul punto il Sommo Pontefice è stato chiaro, nelle ipotesi di vulvodinia localizzata (o vestibolite vulvare), per le quali l'esenzione non è ammessa. Lo stesso il Pontefice precisa per i casi di vaginismo, perchè la donna presenta una intatta eccitazione sessuale e può raggiungere l'orgasmo attraverso la stimolazione del clitoride o il petting. Puoi vedere anche, sul tema, l'Esortazione Apostolica Conflictatio Bonorum (11 febbraio 1949) del Santissimo Papa Pio XII, anche se essa focalizza di più l'attenzione sulla malattia infiammatoria pelvica e sulle radicoliti che interessano l'innervazione profonda della vagina, in presenza delle quali si consiglia lo sposo di astenersi dalla suzione delle piccole labbra e del clitoride.
      Scappo, il Padre ci chiama alla pregiera.
      Ti abbraccio in Cristo e nella Madonna e mi riprometto di approndire il discorso la settimana prossima.
      Fratel Michele

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    3. Ah, scusa Fratello Anonimo (dev'esserci una Conventicola di Fedeli Appassionati in G.C.N.S. che usano, per umiltà e sottomissione, lo stesso nome, "Anonimo": bell'esempio di rifuggimento dal demone della vanità e della presupponenza), ti ricordo che - ferme restando le istruzioni del nostro Santissimo e Meraviglioso Catechismo sulle modalità anche tecniche e ginniche dell'accoglimento, da parte della cavità vaginale santamente lubrificata e stillante Divini Umori della sposa, dell'Immacolato Pene Eretto del legittimo marito - vi sono norme che regolano i casi particolari. A parte quelle scritte di cui ti ho sopra fatto menzione, mi piace ricordare l'Allocuzione papale del 6 febbraio 1845 di Papa Gregorio XVI "Mulieribus munditia conveniunt", nella quale - parlando alle ginnaste vaticane di ritorno dai Giochi Parrocchiali della Ciociaria del 1844, tenutisi a Pignataro Interamna e nelle quali esse avevano vinto l'oro agli anelli e il bronzo nel corpo libero (alle parallele furono squalificate per uso improprio del busto contenitivo) - si espresse con toni concilianti circa l'ipotesi che, qualora la legittima consorse soffrisse di anorgasmia asintomatica bilateralizzata o di disfunzioni sessuali post-SSRI, il marito la potesse penetrare nell'ano, permettendole di raggiungere quel godimento fisico altrimenti negato. Il Sommo Pontefice dichiarò che, essendo il corpo il Tempio dello Spirito, è necessario che il corpo sia adeguatamente curato e diligentemente rassettato, anche per quanto riguarda la funzione orgasmica: una moglie che gode, magari ripetutamente durante la medesima sessione accoppiativa, magari anche con espulsione, dalle ghiandole periuretrali, di una quantità massiccia di fluisi orgasmatici femminili, è una moglie che più Santamente e più Piamente attenderà ai suoi compiti di Madre, di Moglie, di Fedele Testimone della Vera Fede.
      Torno agli esercizi, stamattina ci sarà Padre Epididimo e la sua notoria asimmetria teologica.
      In fede e in G.C,
      Fratel Michele

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  21. Penso che le parole di San Paolo siano state volutamente mal interpretate. Come ha detto ieri anonimo, San Paolo intendeva sempre e solo la convivenza coniugale, disprezzando ogni forma di impurità. Chi sostiene che egli parlasse di convivenza è perchè è favorevole alla convivenza; chi tenta di far infiltrare la menzogna nella verità del Signore presto subirà la Sua ira.

    Corinto è una grande città. Ha circa mezzo milione di abitanti, commercianti e persone arricchite dal commercio, ma anche moltissimi poveri lavoratori e tantissimi schiavi. C'è anche un famoso tempio dedicato ad Afrodite e non mancano culti orientali. Vivere alla corinzia, significa vivere in modo licenzioso. La comunità cristiana, che vi nasce, risente di tutto questo e san Paolo, che qui vive a casa di Apollo e Aquila (At 18,1-4) lavorando per sostenersi e per rendere limpido e credibile il suo annuncio (lCor 4,12; lCor 9,13-15; lCor 9,18), deve fronteggiare tentazioni e contrasti che toccano il matrimonio, la famiglia e la sessualità.
    Nella lettera appare infatti che Paolo si difende da un gruppo che voleva giustificare la fornicazione, con la frequentazione delle prostitute sacre (lCor 6,12-20), ha modo così di esaltare il valore del corpo, riscattato a caro prezzo (v. 20), tempio dello Spirito Santo (v. 19), chiamato alla glorificazione di Dio.
    Subito dopo è chiamato direttamente in causa da un altro gruppo, di segno opposto, che sosteneva, in base ad un' errata concezione del ritorno imminente del Signore, il superamento del matrimonio e l'assoluta astinenza sessuale. Questi pensavano anche lecito rompere il vincolo matrimoniale per vivere in modo angelico. E non erano soltanto teorie, qualcuno già viveva in questo modo!
    Il capitolo 7 della Prima lettera ai Corinzi, contiene le risposte ad una serie di interrogativi rivolti a san Paolo, che non vuole trattare in modo completo della natura e delle finalità del matrimonio, ma rispondere in modo schietto ed anche dialettico a chi voleva negargli valore.
    Queste risposte rivelano lo sforzo di tenere insieme due ideali di vita ben presenti nella rivelazione: il matrimonio monogamico e la verginità o consacrazione di sé al Signore, particolarmente consona, quest'ultima, ad essere segno dei beni eterni. Data per acquisita la bontà di questi due stati di vita, Paolo, ripresentando ai Corinzi il messaggio cristiano, dà alcune norme di comportamento, senza nascondere la sua personale stima per lo stato di vita verginale, nel quale lui stesso si trova. «Non si può - infatti - scindere in lui violentemente il teologo dalla persona concreta» .

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  22. Le domande a san Paolo (1Cor 7,1-40)

    Il testo ci permette di evidenziare le domande fatte a san Paolo e le risposte da lui date.
    - Non è meglio non sposarsi e non avere rapporti sessuali?
    Paolo risponde che è meglio, ma che «solo» per il pericolo dell'incontinenza, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito (lCor 7,2). Non intende, infatti, restringere il matrimonio a «rimedio della concupiscenza», ma, al contrario, mettendo i Corinzi davanti al rischio dell'impudicizia, ribadire il valore, rimarcando che deve essere tra un solo uomo e una sola donna, preservato così da ogni forma di impudicizia. Rischio tutt'altro che assente nella loro città. Questa alta considerazione del matrimonio continua nella seconda parte della risposta. L'intimità coniugale (debitum, do¬vere coniugale, vv. 3-4) è, infatti, considerata come un reciproco dono nato dal matrimonio nel quale si riafferma l'autentica parità e uguaglianza dell'uomo e della donna: entrambi debbono essere solleciti al dono reciproco. Matrimonio monogamico e uguaglianza dell'uomo e della donna: sono due risposte chiare alle domande dei Corinzi e al modo licenzioso di vivere in quella città, che tollerava il concubinato dell'uomo e l'adulterio. Paolo non solo rifiuta la messa al bando del matrimonio, ma anche il viverlo in modo «angelicato», cioè, senza rapporti coniugali, che debbono, normalmente, esserci. Dà così prova di tenere in alta considerazione le leggi della natura volute dal Creatore per l'uomo e per la donna, e di saggia concretezza, senza escludere un ordine nuovo di vita, che lui stesso ha abbracciato. Al contrario c'è il rischio che Satana (v. 5) si insinui negli aneliti più spiritualizzati degli ingenui, che presumono di essere capaci di totale continenza. È affermazione di alto valore teologico e di grande saggezza. L'astinenza volontaria (v. 5) non deve essere, perciò, arbitraria, ma concordata insieme tra i coniugi, temporanea e motivata da ragioni religiose. La verginità è uno stato di vita auspicabile, ma è un dono di Dio (carisma) che non è di tutti, così come il matrimonio (v. 7).
    - Per quanti non sono legati da matrimonio: non è meglio per loro restare liberi così come sono?
    San Paolo si dice d'accordo in linea di principio, ma mitiga realisticamente il suo punto di vista preferenziale. È meglio sì, ma piuttosto che bruciare di passione sessuale, quelli che non riescono a contenersi devono sposarsi e anche risposarsi, se si tratta di vedove (vv. 8-9).
    Due domande riguardano la rivendicazione della libertà di sciogliere il matrimonio:
    - non è meglio che gli sposati si separino e si liberino dal loro vincolo per vivere nell'astinenza?
    - chi si è convertito alla fede cristiana non fa bene a separarsi dalla comparte rimasta pagana?
    La risposta di san Paolo è negativa nell'uno e nell'altro caso, ma con diverso tono. Nel primo si appella alla parola autorevole di Gesù di Nazareth che ha proclamato l'indissolubilità del matrimonio (vv. 10-11). Nel secondo caso, tipico di una comunità appena convertita al Cristianesimo dal paganesimo, invece si espone personalmente: no, dice, a meno che l'altro pagano rifiuti di convivere. La motivazione è data dalla santità del credente che si riverbera nell' altro coniuge, reso dal matrimonio un'unica carne: «Perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non
    credente viene resa santa dal marito credente» (vv. 12¬-16) .

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    1. Gabriel22 novembre 2012 11:35
      "- chi si è convertito alla fede cristiana non fa bene a separarsi dalla comparte rimasta pagana? .... no, dice, a meno che l'altro pagano rifiuti di convivere. La motivazione è data dalla santità del credente che si riverbera nell' altro coniuge, reso dal matrimonio un'unica carne: «Perché il marito non credente viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente» (vv. 12¬-16) . "

      E quindi confermi che se il pagano accetta di vivere con il credente, si può convivere tranquillamente!

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  23. - Circa le ragazze nubili, fidanzate o no: non dovevano perseguire un ideale di rigorosa verginità, rompendo anche il fidanzamento in corso?
    La risposta è articolata. Ancora una volta Paolo dichiara la sua preferenza per il celibato e la verginità, ma ammette la liceità morale di passare alle nozze (vv. 25-35). Parimenti dichiara buona la scelta di chi, sentendo di non resistere all'impulso sessuale, ritorna sulla sua decisione di vivere celibe, e sposa la fidanzata (vv. 36-38).
    - Per le vedove: non è meglio che esse si astengano dal contrarre nuove nozze?
    Paolo risponde affermando la libertà delle vedove di rimaritarsi, ma sostiene allo stesso tempo come preferenziale la rinuncia a questa possibilità di per sé lecita (vv. 39-40).

    Il messaggio di Paolo ai cristiani di Corinto

    Le risposte di Paolo indicano il carattere occasionale di questo scritto. Egli fa appello alla parola del Signore e alla sua personale autorità di apostolo ed interviene, come deve fare un pastore, dando motivazioni teologiche, ma anche con diversi imperativi.
    Paolo, in sintesi, afferma che è preferibile essere liberi dal matrimonio, ma per chi non ha questo carisma è ammissibile e doveroso il matrimonio, con le realtà e le dinamiche che lo contraddistinguono.
    La verginità è un carisma che non è per tutti. La bontà del celibato ha motivazioni escatologiche ed etiche. «Il tempo ormai si è fatto breve» (v. 29); «perché passa la scena di questo mondo» (v. 31). Alla luce di Cristo Morto e Risorto il tempo assume il carattere nuovo: non è il monotono fluire di istanti senza fine, né una successione indefinita di periodi che si ripetono con noiosa immancabilità (com'è nella coscienza greca), ma il rapido precipitare verso la fine. Per questo Paolo valuta come preferibile vivere liberi dai vincoli del matrimonio. Inoltre il matrimonio pone davanti al credente una duplice preoccupazione: quella per le cose del mondo e per le cose del Signore (vv. 32-34). La preoccupazione di san Paolo è la totale adesione al Signore, «perché viviate onestamente e il vostro cuore aderisca indiviso al Signore» (v. 35).
    La sua prospettiva è ancorata al valore dell'adesione totale a Cristo, dell'appartenenza assoluta a Lui; del servizio esclusivo alla sua Signoria. È una logica di vita proposta a tutti i cristiani: «Piacere al Signore»; «essere santi nel corpo e nello spirito» (lTs 2,4.15; 4,1; 3,13; 4,3.7), sono formule ricorrenti in Paolo, determinano la fede in Cristo e ad esse debbono essere soggetti tutti i credenti. «Solo che a questo scopo - nella Prima lettera ai Corinti - san Paolo valuta distraente l'impegno del matrimonio e della vita sessuale e difficoltosa l'impresa da realizzare, senza violente dissociazioni, l'appartenenza a Cristo e l'appartenenza al coniuge» .
    «In una parola, la sua soluzione al problema è nel senso dell'affermazione di una radicale e polivalente libertà nei confronti sia del matrimonio che del celibato, appunto come libertà da e libertà per. Né l'uno né l'altro stato sono un bene di per sé assoluto. In quanto realtà buone sono ambedue verificabili. Come valori relativi l'uno non esclude l'altro. La scelta concreta è lasciata alla persona, tenuto conto delle sue capacità e della sua condizione di fronte ai doni dello Spirito. Tanto nello stato celibatario che nel matrimonio i credenti sono chiamati a vivere un'appartenenza totale a Cristo, nell'attesa della comunione definitiva con lui (lTs 4,17). Al di là dei limiti evidenti della posizione paolina, le si deve riconoscere il merito della radicale relativizzazione degli stati di vita, capace di sbarrare la strada ad ogni fanatica affermazione di parte, fatalmente destinata a umiliare l'individualità delle persone. Né assolutizzazione, né disprezzo di questo mondo, delle sue istituzioni e forme di vita» .

    Vi lascio e vi auguro una attenta riflessione.

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    1. Carissimo Fratel Gabriel,
      ho letto con rapace golosità le tue parole, mirabili per dottrina ed encomiabili per discernimento ecclesiologico.
      Quello che ivi stupisce e rattrista, però, è la totale assenza, nella tua esposizione, dalla riflessione cristologicamente accentrata e la superfetazione della teologia paolina, fatta assurgere a paradigma cherigmatico del mistero dell'Incarnazione.
      Non sarò certo io a doverti ricordare che la dottrina più avvertita ha da tempo delineato come la predicazione dell'Uomo di Tarso debba fare i conti con le considerazioni epistemolgiche e psicologiche che sono espresse, per via anaforica, già nella straordinaria miscellanea "Heidegger e San Paolo: interpretazione fenomenologica dell'Epistolario paolino", a cura di Aniceto Molinaro (Città del Vaticano, Urbaniana University Press, 2008). Ma anche Jan Leunis Koole, nei suoi Studien zum koptischen Bibeltext: Kollationen und Untersuchungen zum Text der Paulusbriefe in der unter- und oberägyptischen Uberlieferung (Berlin, A. Töpelmann, 1936) aveva lucidamente connesso la dottrina del Cristo come nuovo Adamo a una forma di ipocondria spasmodica, tipica delle forme di conversione repentine e quindi classicamente depresse da fenomeni ciclotimici del lobo temporale sinistro. Che san Paolo senta l'esigenza di affermare il trinitarismo, che all'inizio fu indubbiamente una cristologia, cioè un dualismo Padre-Figlio, non lo scopriamo oggi: lo afferma lucidamente George K. Barr nell'ottimo Scalometry and the Pauline epistles (London, New York, T & T Clark International, 2004), che arriva a ipotizzare come il criterio dell'obbedienza non ha una sufficienza di per sé [parte 1 - continua]

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    2. Superata questa impasse che comunque non cessa di dare da pensare, Paolo si può finalmente riassumere: e lo fa, da ultimo, tra i tanti, Eric W. Scherbenske, in Canonizing Paul: ancient editorial practice and the Corpus Paulinum (New York, Oxford University Press, 2013), che ricorda come Paolo non esitò nemmeno a cambiare le parole dei passi citati dalla Bibbia per dare forza ai propri discorsi (l'esempio di Abacuc è fin troppo noto). E la stessa disinvoltura ritorna in Ebrei, in modo molto più diffuso. Mettendo in un unico mazzo Abele, Enoch, Abramo, David, i profeti, Noè, Barak, Sansone... Sara, egli vide ed esaltò solo la loro fede, tipico di Paolo. Non ti pare che questo testimoni ictu oculi la tipica ossessione del novizio, contro la quale aveva messo in guardia persino l'Aquinate (lo puoi leggere in Comentaria clarissimi doctoris angeliciq[ue] ac co[mmun]is Sa[n]cti Thome de Aq[ui]no Ordinis Predicatoru[m] super ep[isto]las sanctissimi gentiu[m] doctoris Pauli Ap[osto]li, correcta emendataq[ue] su[m]ma cu[m] diligentia ac ingenti solicitudine p[er] me Fratre[m] Petru[m] de Bergomo, Impressum Bononie: [Johannes Schriber, de Annunciata], anno D[omi]ni 1481). Ti pare nulla, questo, a fronte della dottrina che sarà ulteriormente estremizzata, a partire da Agostino, e poi dai pensatori protestanti, sia da Lutero che, ancora più estremisticamente, da Calvino. Verrà combattuta da Pelagio, verrà di molto annacquata dalla Chiesa Cattolica, e sarà osteggiata da Erasmo da Rotterdam, il quale disputerà con Lutero a proposito del "libero arbitrio"? Non credo che tu, re melius perpensa, non possa convenire che a leggere le lettere si ha l'impressione di un uso alternato di carota e bastone. A fragorosi proclami di grandezza spirituale ed un po' ipocriti riconoscimenti di meriti alle varie comunità cristiane, seguono ammonimenti pedanti a non ubriacarsi, a non fornicare, a non dire bugie, non rubare e così via, che fanno a pugni sia con l'asserto del primato della fede che con quello dell'ormai avvenuta conquista della spiritualità. Insomma, si finisce col chiedere opere e comportamenti coerenti con la professione di fede proprio agli spirituali. [parte 2 - continua]

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    3. Alla fine, quindi, non rimane che l'ipotesi teratologica, a spiegare e definire un orizzzonte sedicentemente teologico che si spinge fino alla ricomprensione dell'Assoluto nell'attesa della parusia immenente, tipico topos paolino che verrà smentito fin dai suoi contemporanei - su ciò immagino tu abbia letto le illuminanti considerazioni di J. Armitage Robinson e del suo inarrivato e inarrivabile Euthaliana, studies of Euthalius, codex H of the Pauline epistles, and the Armenian version; with an appendix containing a collation of the Eton ms. of the pseudo-Athanasian Synopsis (Cambridge, University Press, 1895). Come non rinvenire anche nell'esposizione delle virtù cristiane per eccellenza, fede, speranza e carità, che Paolo cadde in una sorta di imprecisione? Conoscendo un po' meglio la storia del cristianesimo si troverebbe facilmente, almeno oggi, la correzione dell'errore nella lettera di Barnaba, o pseudo Barnaba che sia. Essa non era di molto posteriore a quelle di Paolo, pochi decenni e forse meno. Le tre virtù per Barnaba erano fede, giustizia e carità. Guardando all'etimo delle parole non si sfugge all'impressione che il ritmo triadico cercato da Paolo quale simbolo di una perfezione pitagorica di origine squisitamente greca, che la parola giustizia non sia stata trovata non per negligenza ma, per ancora reconditi pensieri che non riuscivano a venire alla coscienza, se non a spezzoni. La speranza è qualcosa che è già compresa nella parola fede. Non proprio una tautologia, non proprio una vuota ed inutile ripetizione, ma certamente un accessorio. Chi ha fede non può non avere speranza, ed a volte si incontrano anche speranze senza fede. No, la seconda virtù cristiana, posto che la più grande sia la carità, insegnata da Gesù con la parabola del samaritano, è la giustizia. Lo disse Barnaba, propagandista cristiano che fu a lungo con Paolo prima di litigare furiosamente con lui. Il tutto si trova rendicontato negli Atti. [parte 3 - continua]

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    4. Insomma, non se ne esce: se non, coraggiosamente, follemente ma inevitabilmente, riducendo la portata del messaggio paolino a una sorta di gazebo interiore, a un Parnasso mediamente instabile, a un'Arcadia di buoni sentimenti ma tragicamente compromessa con la diarchia Luce-Tenebra (o, se preferisci, a un'infarinatura di filosofia greca malamente collazionata e peggio assimilata e digerita). Cosa resta, dunque, della didaché efesina, una volta fatta la tara delle spasmodiche effervescenze dell'Apostolo delle genti? Nulla, o poco. Resta la dottrina della salvezza per "grazia" e, forse - ma in maniera diacronicamente spigliata - il dualismo carne-spirito (e la realtà contraddittoria delle cose). Non l'abbiamo detto noi, ma - molto autorevolmente - Bartosz Adamczewski, che ricorda come non a caso Nietzsche, nel suo Anticristo, bollerà Paolo come "disangelista", cioè annunziatore di una cattiva novella, al contrario degli “evangelisti”; mentre Antonio Gramsci sbrigativamente lo classificherà come "il Lenin del cristianesimo" (Bartosz Adamczewski, Heirs of the reunited church: the history of the Pauline mission in Paul’s letters, in the so-called pastoral letters, and in the pseudo-Titus narrative of Acts, Frankfurt am Main, New York, Peter Lang, 2010).
      E adesso scusa, ma gli esercizi mi richiedono: don Aermacchi, che stasera condurrà la riflessione carismatica “La attirerò a me, la condurrò nel deserto
      e parlerò al suo cuore” (Os 2,16), mi scruta con piglio impaziente.
      Volo.
      Buona notte,
      Fratel Michele


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  24. Noto, con tristezza e disgusto, che questo sito è solo apparentemente utilizzato per offrire riflessioni su temi cristiani, ma in realtà è gestito da BESTIE.

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    1. Fratello Anonimo, forse per un lapsus hai scambiato le parole. Mi permetto di ri-postare la versione corretta :
      Noto, con tristezza e disgusto, che questo sito è in realtà utilizzato per offrire riflessioni su temi cristiani, ma solo apparentemente è gestito da BESTIE.
      :-)

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  25. Fratello Anonimo perchè usi termini offensivi e volgari nei confronti delle persone che con tanto sacrificio e competenza gestiscono questo sito?
    Grazie a loro ho aperto le mie vedute e ho imparato a evitare le tentazioni di Satana.
    E'proprio seguendo i loro illuminati consigli che ho imparato a rispettare la verginità della mia convivente e a non sprecare il seme.
    Niente più seme sul pavimento: lo inietto profondamente all'interno dell'ano della mia compagna, oppure faccio in modo da mandarglielo direttamente nello stomaco. Il seme che sale si incontra allora con quello che discende nel suo corpo. Non è forse cosa meravigliosa?
    Inoltre metto a macerare una scorta di seme all'interno di una bottiglia con cipolla, aglio e peperoncino.
    Dopo un mese lo utilizzo per fare una deliziosa variante della pasta ai 4 formaggi e faccio in modo che neanche una goccia del prezioso liquido vada sprecata.
    Fratello Anonimo, fai attenzione a seguire sempre la retta via e allontanati da Satana una volta per tutte.

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  26. satana non esiste: secondo la storiografia moderna ci sono ampie prove oggettive che si trattava di una superstizione del periodo paleolitico sopravvissuta fino al medioevo.

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    1. Satana è come la crisi : non c'è stata una carestia, non c'è stata un'epidemia, non c'è stata una guerra mondiale, non c'è stata una calamità naturale eppure...c'è la crisi. Nessuno sa dove sta, chi esattamente l'ha creata; dove è nata ognuno ha una sua teoria, come è arrivata, perché non se ne va e come sconfiggerla non lo sa nessuno con certezza. Eppure : male nel mondo = colpa di Satana e mancanza di lavoro = colpa della crisi. Vuoi vedere che forse Satana=crisi? Mah!!

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  27. Le chiamerei risposte di cechi e zoppi tutt altro che cristiane .
    gioventù il sesso anale è definito nelle scritture un abominio. .passione infame..cosi non solo non mantiene verginità ma perdete anche dignità rendendovi odiosi e perversi davanti a Dio..la convivenza è una mina alla base di un futuro matrimonio. .se non lo farà cadere lo farà barcollare a vita..

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    1. Se la convivenza è una mina, aspetta di vedere lo sterminato campo minato che ti aspetta dopo il matrimonio quando scopri che convivere non è facile come vedersi solo per uscire la sera.
      Che poi, 'sti poveri cechi zoppi di cui parli, che ti hanno fatto di male? Preferivi forse degli slovacchi normodotati??
      Pentitanza scenda su di te e con te rimanga sempre!

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  28. volevo dire al fratel marchetto: si è vero, la scienza che una volta la chiesa disprezzava è riuscita a farci capire quasi tutto sulla vita dell' universo e del pianeta terra. Però la cosa fondamentale per tutti la scienza non è ancora riuscita a spiegarcela e non ce la farà mai e cioè: "PERCHE' esiste la vita?"
    Voi atei credete che tutti noi siamo venuti al mondo per morire! Credere questo non vi sembra ancora più assurdo del credere in un essere che crea le cose per amore? Cari amici, noi con la nostra filosofia puramente umana non andremo mai da nessuna parte!
    Vi costa così tanto abbandonare quell' orgoglio che ci impedisce di credere che un Essere Perfetto abbia voluto che ognuno di noi nascesse non per soffrire e morire ma bensì per vivere per sempre? Ma l' unico modo per vivere per sempre è CREDERCI FERMAMENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. Ben detto e parole sante le tue, caro fratello in Cristo. Persone di pensiero limpido come te avrebbero molto da insegnare. Se tu volessi unirti a noi sul nostro nuovo forum dedicato ai lettori del blog Risposte Cristiane, ci farai molto piacere!
      A presto e benedittanza a iosa!
      http://rispostecristiane.forumattivo.it/

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  29. Relatore generale, Card. Péter ErdőI
    Il positivo nelle unioni civili e nelle convivenze

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/10/13/0751/03037.html

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  30. Buona sera mi chiamo Antonella volevo un consiglio che mi tormenta piango molto nn riesco a essere felice vi spiego convivo con un uomo da un anno ma da quando mi sono a vi i nata a Gesù nn voglio più fare l'amore con lui e così tutto e cambiato litighiamo sempre Ci siamo lasciati tante volte lui mi dice ma io a marzo ti sposò 2018 e io le dico e aspettiamo fino a marzo ma lui nn vuole cmq che devo fare aiutatemi grazie

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    1. Sorella in Cristo Nina, se dici di essere nata a Gesù probabilmente sei pentecostale. Noi esegeti come avrai visto non concordiamo pienamente con la visione dei pentecostali. Noi, essendo iluminati direttamente da Nostro Signore, presentiamo di caso in caso punti di vista differenti, a volte più severi, a volte più moderni di quelli delle diverse chiese cristiane.
      Ti consigliamo quindi di leggere le parole dei nostri esegeti che sanno cosa è meglio per avvicinarsi al Signore nel modo giusto sapendo che non concorderanno con quelle del tuo pastore:
      http://rispostecristiane.blogspot.it/2014/10/darla-via-prima-del-matrimonio-nel-nome.html
      http://rispostecristiane.blogspot.it/2017/04/come-darla-via-nel-nome-del-signore.html
      Che la benedittanza del Signore ti ricopra!

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