Cerca le Santissime Risposte

venerdì 7 febbraio 2014

Il cane di Cristo



Cristo amava il suo cane tanto da potersi identificare il lui. San Paolo ha detto: (1 Corinzi 15:51 )
"Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati"
«
Caro Padre Egidio,
la mia domanda potrà sembrarle sciocca.
Io sono un fervente Cattolico e  fino a poco tempo fa non avevo mai mancato alla quotidiana funzione mattutina e quindi all'assunzione del Vero Sangue e Vero Corpo del Nostro Signore, morto in croce ad espiazione dei nostri peccati.
Ma recentemente dei fratelli di fede mi hanno convinto a dedicare un po' del mio tempo libero alla nobile arte della caccia al cinghiale, animale molto gustoso ma non particolarmente amato da Nostro Signore.
Così ho acquistato una carabina da caccia grossa e una splendida muta di cani.
I miei cani che circondano un cinghiale
 
Purtroppo sia la caccia, sia l'allenamento al quale i cani devono essere sottoposti quotidianamente, deve avvenire al mattino, e ciò mi impedisce di partecipare con la mia solita assiduità alla Santa Eucarestia, con grande detrimento dell'anima mia.
D'altra parte le soddisfazioni dell'attività venatoria non han tardato ad arrivare come può vedere dalle foto che le allego.
I miei compagni di caccia con le nostre prede



Ma ciò che è peggio è che, le poche mattine nelle quali mi risolvo a compiere il mio dovere di buon Cristiano, non riesco a pensare ad altro che ai miei cani che in quel momento, poveretti, mi stanno aspettando accovacciati nelle loro cucce, e, sgomento, mi rendo conto come essi stiano usurpando la mia devozione verso l'Altissimo Signore Buon Gesù.
Fratello Egidio, sono dilaniato: da una parte sento il mio cuore allontanarsi dalla retta via, dall'altra non riesco a rinunciare alla mia passione.
Cosa consiglia la nostra beneamata Chiesa Cattolica Apostolica Romana in questi casi?
In effetti ho letto un articolo su leggo.it che ci narra come anche Gesù avesse un cane, Ebaù, a cui era molto affezionato, quindi forse non faccio nulla di male.
La prego, mi indichi il giusto cammino.
Che il Signore la accompagni.
Federico
»

Caro Federico,
girando per internet devi stare più attento fratello! La notizia che riporti non viene da leggo.it ma da lercio.it, un sito satirico, ma anche satanico: porta infatti, mimetizzate da articoli da giornale serio, un sacco di notizie false e blasfeme come quella dell'uomo che va a Medjugorie e, come miracolo, torna a casa ateo (52enne miracolato: va a Medjugorje e torna ateo)!

Questa notizia che tu ci riporti (Teologi rivelano: Gesù aveva un cane) invece è solo distorta: Gesù bambino aveva effettivamente un cane anche se il vangelo apocrifo di Tommaso che parla dell'infanzia di cristo non ne porta notizia; se ne trova comunque traccia in varie altre testimonianze.

Per esempio, dopo anni di meticoloso studio dei 16 rotoli del I° secolo e.v. rinvenuti nel 1978 in una caverna alle pendici settentrionali del monte Horeb, un team di ricercatori esperti nell’analisi di testi antichi ci ha dato conferma certa che nei Testi Sacri ritrovati, viene narrata con dovizia di particolari la vicenda di El'Bahaulon, che il giornale satirico ha distorto in Ebaù per dare un tono ridicolo alla notizia: si tratta proprio di quel cane, il cane di Cristo!

La notizia era già circolata anni fa con lo studio del professor R.W. Joshua sulla base di frammenti ritrovati nel Mar Morto, ma accostare la figura di Nostro Signore a quella di un cane è sempre sembrato scomodo, se non addirittura blasfemo, e vi sono state omissioni e una certa resistenza ad accettare tale verità.

El'Bahaulon, pare fosse effettivamente uno splendido esemplare di pastore di razza semitica.
Cane da pastore semita: lo stesso di Gesù bambino!

Dal vangelo apocrifo di Tobia: Il giovane partì insieme con l'angelo e anche il cane li seguì e s'avviò con loro. Camminarono insieme finché li sorprese la prima sera; allora si fermarono a passare la notte sul fiume Tigri ... Il cane li seguiva (Tobia 6:1; 11:4). In questo Vangelo il nome del cane non è riferito, ma è chiara le fedeltà del cane a Nostro Signore e l’affetto del piccolo Gesù che non rinuncia a portare con se il cane anche in presenza dell’angelo. Il cane citato da Tobia segui passo passo il Salvatore dal 12 d.C. fino al 27, anno nel quale passò a miglior vita: sembra quindi certo che fu una figura fondamentale nella formazione umana del Nostro Messia.
Beati i semplici ad essi è segnata la strada negata ai superbi dal cuore vuoto.
( Mc 5,11)

Questa scoperta spiega tra l'altro il perché sia del silenzio delle fonti canoniche su quel periodo della vita del Messia, sia dell'avversione altrimenti ingiustificata dei mussulmani per i cani.

Nei molti testi ritrovati, alcuni ancora in fase di analisi, sono presenti parabole che non compaiono negli altri testi, come quella del cane cieco che morse il padrone mentre rincasava a tarda notte, quella del cane peccatore che si morde la coda, quella delle zecche che annunciano il regno di Dio, quella del demonio che tormenta l’anima come le mosche cavalline il deretano di un cane e infine, nel Discorso sulle Beatitudini, riferiamo un passaggio che viene purtroppo omesso nelle trascrizioni recenti: guardate i cagnolini, essi non si preoccupano del domani  ma in tutto si affidano alla Misericordia del Padre, prendete esempio, lasciate che il domani pensi al domani.
Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.
(Mt 5,8)

Fra i tanti vangeli apocrifi, sicuramente quello detto dei dodici apostoli evidenzia in modo particolare l’amore di Cristo verso gli animali: d’altra parte gli Esseni, che ce l'hanno tramandato, si dedicavano ad una vita ascetica e vegetariana.

Tale vangelo, anche detto infatti degli Esseni, probabilmente manipola informazioni vere sulla vita di Gesù in modo da esaltare quegli aspetti che spingono verso una vita vegetariana forse più di quanto il Cristo volesse, ed è anche per questo che non è stato accettato dalla chiesa di Roma tendenzialmente "carnivora".
Dentatura tipicamente carnivora dei romani ai tempi di Augusto

Il vangelo degli Esseni ci racconta molti episodi interessanti, ma uno dei più importanti narra di quando Gesù trovò un animale domestico abbandonato e lo nutrì con amore. Viene riportato: "Ecco che quest'uomo ha cura di tutte le creature! Sono esse, dunque, suoi fratelli e sue sorelle perché Egli le ami tanto?" Ed Egli disse loro: "Sì, sono vostri fratelli e sorelle. Chi si prende cura di loro, si prende cura di Me. Chi le maltratta, fa soffrire Me!".
Gesù soffre se maltratti gli animaletti

Anche le Scritture canoniche menzionano frequentemente i cani domestici sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento: erano usati dagli ebrei come cani da guardia (Isaia 58:10) e da pastore (Giobbe 30:1); se ne parla sì, ma senza quei toni enfatici che troviamo nel vangelo degli Esseni. In particolare comunque le Scritture ci insegnano che le persone facoltose e le classi dirigenti tenevano spesso delle mute di cani da caccia proprio come te, fratello! La caccia infatti era considerata un passatempo adatto alla nobiltà, prova di resistenza e coraggio e questi cani erano trattati molto meglio dei cani selvatici, con cibo regolare ed esercizio. Potevano abbattere addirittura dei leoni!
Dipinto rinascimentale: cani abbattono un leone in nome di Dio

Quindi l’Antico Testamento fra tutti i cani esalta proprio quelli che tu ami di più!

Il vangelo degli Esseni, però al cap 14, proprio a proposito dei cani da caccia che tu ami tanto, ci racconta un episodio emblematico; Mentre Gesù camminava con alcuni discepoli, incontrò un uomo che addestrava cani per cacciare altri animali e disse all'uomo "Perché lo fai?”. E l'uomo replicò: "Perché vivo di questo. Che utilità hanno questi animali? Sono deboli, mentre i cani sono forti”.
Forza e potenza del pastore semitico

E Gesù gli disse: "Ti mancano la sapienza e l'amore. Vedi, ogni essere creato da Dio ha il suo senso ed il suo scopo. E chi può dire cosa c'è di buono in esso e quale utilità ha per te o per l'umanità? E per quanto riguarda ciò che ti occorre per vivere: guarda i campi come sono fertili e rigogliosi e gli alberi che portano frutti e le erbe! Che vuoi più di quanto ti dà l'onesto lavoro delle tue mani?
Guai ai forti che abusano della loro forza! Guai al furbo che ferisce le creature di Dio! Guai ai cacciatori! Perché essi stessi verranno cacciati”.
L'uomo fu assai sorpreso e smise di ammaestrare i cani per la caccia ed insegnò loro a salvare la vita anziché ad uccidere. Ed accettò l'insegnamento di Gesù e divenne Suo seguace.

Pensa, se anche questo vangelo fosse accettato da Santa Romana Chiesa, dovresti subito smettere di cacciare!
L'ipocrita propaganda blasfema si beffa della Parola di nostro Signore Gesù

Noi però siamo devoti solo a ciò che Santa Romana Chiesa approva ufficialmente per cui non ti chiederemo di lasciare il tuo nuovo hobby. Secondo gli esegeti di scuola cattolica infatti il passo spesso citato dai vegetariani per addurre che è Dio a non volerci carnivori è male interpretato: è vero che Genesi 1, 29 dice Poi Dio disse: 'Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo", ma il testo è da interpretarsi semplicemente come narrazione del momento in cui Dio ci donò i vegetali, specie zucchine e cetrioli particolarmente apprezzati fin da allora soprattutto dalle ragazze, ma qui si apre argomento più degno che i nostri studiosi stanno studiando  in questo momento alla luce di quanto riporta Sant'Atanasio nel Sacro Evangelo Alessandrino.
Antica iconostasi di Sant'Atanasio ritratto col Suo Vangelo

Comunque una lettura corretta del versetto non è certo da interpretarsi come esclusione delle carni dalla nostra dieta! In fondo il Signore ci ha fatti onnivori.

I vangeli canonici, evidenziano invece molto spesso l'amore di Cristo per tutti gli animali, non solo i cani, ma soprattutto per quelli che le ragazze definiscono "animaletti pucciosi":
  • Secondo Giovanni 18,28, Gesù muore sulla croce nel preciso momento in cui, non lontano dal Golgota, avviene il sacrificio di almeno 50.000 agnelli uccisi nel tempio raggiunge il punto culminante, proprio ad accomunare il sacrificio del Messia a quelli degli agnellini che Lui amava tanto.
  • Quando scaccia i venditori dal tempio, apre le gabbie delle colombe.
  • Gli apostoli Giovanni e Paolo confermano che Gesù volle sostituire il sacrificio cruento degli agnellini con quello incruento: l'offerta del vino simbolo del proprio sangue.
Col Suo sacrificio Egli ha redento tutte le creature di Dio

Ed anche molti dei nostri Santi, canonizzati da  nostra Madre Chiesa di Roma, comunque non hanno lesinato  amore agli animali:
  • Sant'Isacco si riempiva di lacrime davanti alla più piccola creatura.
  • San Macario guarisce dalla cecità il cucciolo di una iena.
  • San Girolamo toglie una spina dalla zampa di un leone.
  • È nota la famigliarità di Sant'Antonio Abate con gli animali.
  • San Serafino insegnava che solo chi sa pregare può conoscere il linguaggio della creazione e dopo aver terminato le sue preghiere usciva dalla sua cella per nutrire gli animaletti del bosco.
  • Di San Filippo Neri, numerose sono le testimonianze del suo autentico amorevole rapporto con gli animali: fermava il cocchio per scansare cani, somari e altri animali perché non fossero calpestati. Nella sua stanza non c'era che il letto, alcuni uccellini e il suo cane "Cappuccio".
  • Di San Francesco poi, tale è la fama, che non c'è bisogno di aggiungere parola.
  • Non da ultimo San Pio da Pietrelcina: si sa infatti che i Frati di San Giovanni Rotondo tenevano un cane lupo terribile che faceva paura a tutti. Durante il giorno, lo tenevano alla catena. Il cane era stranamente affezionato a Padre Pio, che era prodigo di carezze con lui. E si racconta che tutte le sere, infallibilmente, appena lasciato libero, infilava di corsa la porta del convento, saliva al primo piano e andava a “bussare” alla cella di Padre Pio. Se ne ritornava nell’orto solo dopo che il Padre aveva aperto la porta e lo aveva accarezzato per un po’.

San Pio da Petrelcina col Suo amato Fuffi

Come puoi ben vedere, solo cani, gatti e animaletti graziosi, ma nessuno mai si è interessato al destino del verro selvatico.

Scopriamo infine, ma non ultimo per importanza, l’interessante pensiero di ben due Papi di oggi:
  • Giovanni Paolo II citando la sacra scrittura ha spiegato nel 1990 (Messaggio sulla pace e la salvaguardia del creato) come Dio sia intervenuto per mezzo del suo soffio, per donare la vita anche agli animali come fece per l'uomo. Dice ancora: molti passi delle scritture ammettono che anche gli animali hanno un alito o soffio vitale e che l' hanno ricevuto da Dio. Ad esempio, il salmo 103-104 dice di Nostro Signore: Tutti da te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono.  ... Mandi il tuo soffio, sono creati e rinnovi la faccia della Terra, sia gli uomini che gli animali indistintamente. Conclude quindi il papa: per tutte le creature L'esistenza viene dunque dall'azione del soffio-spirito di Dio.
Il Beato Papa Giovanni Paolo II° con la sua muta di cani
  • Paolo VI, parecchi anni prima, aveva affermato: Gli animali sono la parte più piccola della Creazione Divina, ma noi un giorno li rivedremo nel Mistero di Cristo. Quindi se per Giovanni Paolo II gli animali domestici hanno un soffio vitale paragonabile all’anima, Paolo VI ci dice che faranno parte del Mistero di Cristo, cioè della Risurrezione, e della vita eterna!

Papa Francesco benedice l'eroico Pluto

Possiamo allora sicuramente affermare che l’amore per i tuoi cani:
  • non solo ti accomuna alla santità degli antichi Ebrei che tenevano in particolare riguardo proprio i cani da caccia,
  • non solo rende felice Gesù e ti accomuna a lui che ha amato per tutta la sua adolescenza il suo adorato El'Bahaulon e che da grande chiese per una muta da caccia un migliore trattamento al loro padrone,
  • ma che, grazie all’infallibilità papale, pur in assenza di messaggi chiari nelle Scritture, alla fine del mondo potrai addirittura ricongiungerti con i tuoi amati cani perché, avendo anche loro un anima, risorgeranno e vi rincontrerete in Paradiso, a patto che gli sia data sepoltura alla presenza di un Sacerdote in terra consacrata.

L'eterno riposo dona loro Signore, e splenda ad essi la Luce Perpetua

Affrontiamo infine il problema, non da poco, di consentirti di accedere alla Santa Eucarestia, Sacramento indispensabile per il fedele che aspiri alla Vita Eterna nella eterna contemplazione della Maestà della Santissima Trinità, anche durante la caccia.
Qui, non le Scritture, ma addirittura il Diritto Canonico della Chiesa Cattolica ti viene in soccorso: vi si afferma infatti che, in caso di impossibilità a reperire un Sacerdote, un Sacramento può essere celebrato da un qualunque Cristiano, purché maschio, che così facendo, assume sulla propria Anima l'oneroso ruolo di portatore del Divino Carisma.
Ovviamente non si può pretendere che tu trasporti durante il tuo faticoso passatempo tutto l'ambaradan che sembrerebbe necessario, in particolare il fiasco di vino e un grosso pane di casa, quindi aiutati che Dio ti aiuta: nel caso di specie dovrai scegliere la migliore delle tue prede e strappargli via il cuore ancora caldo da consacrare per la vostra comunione. 
Non trattandosi di un grazioso animaletto puccioso, farai certamente cosa gradita al Signore squartando il suo torace ancora caldo per strappargli via il cuore ancora pulsante coi denti, ma stai bene attento a non contaminarlo con le tue mani lorde.
Corretta procedura di estrazione del cuore

Qualcuno potrebbe dire che ci è proibito mangiare carni di porcastro come il cinghiale, è stato infatti detto (Lev 11,7-8) ... il porco, conciossiaché egli abbia il piè forcuto, e spartito in due, ma non rumini; sienvi immondo. Non mangiate della carne loro...

Ma questo vale per solo i giudei, che San Paolo (Atti 10,10) ci narra della  visione di Pietro: "Gli venne fame e voleva prendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. Vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. In essa c’era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. Allora risuonò una voce che gli diceva: “Alzati, Pietro, uccidi e mangia!”. Ma Pietro rispose: “No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo”. E la voce di nuovo a lui: “Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano”.
La visione di San Pietro

Quindi se Nostro Signore autorizzò allora Pietro, autorizza oggi tutti noi a uccidere e mangiare ogni animale, perché Dio ha purificato col Sigillo della Nuova Alleanza tutte le Sue creature.
In ogni caso, anche se volessimo attenerci al Levitico, ci viene in aiuto la transustanziazione che tutto muta in corpo di Cristo!
Per sostituire pane e vino, dovrai perciò fare a pezzetti il cuore, strizzarlo bene per estrarne tutto il sangue e raccoglierlo in un qualunque bicchiere, possibilmente a forma di calice, meglio se preventivamente benedetto. 
Poi cercherete di ritagliare un momento di pausa per cucinare lo spezzatino. 
A questo punto uno tra voi cacciatori officerà il Sacro Rito; leverà al cielo prima lo spezzatino di cuore del cinghiale e pronuncerà: Prendete e mangiatene tutti, questo è il Mio Corpo offerto in Sacrificio per Voi; quindi prenderà il sacro calice con dentro il sangue, lo benedirà e pronuncerà: Prendete e bevetene tutti questo è il Mio Sangue versato in Sacrificio per Voi  e  il cuore e il sangue del maialone selvatico si trasformeranno, per volontà di Nostro Signore, in vero Sacro Cuore di Gesù e in Vero Sangue di Cristo.
Così si opera la conversione di tutta la carne del porco nella sostanza del Corpo del Cristo, nostro Signore, e di tutta la sostanza del sanguinaccio nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione, quindi, in modo conveniente e appropriato è chiamata dalla Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana Transustanziazione.
Mi raccomando però, non dimenticare che anche i tuoi cani hanno un'anima che è immortale e che salirà al cielo, quindi dovrai ricordarti di renderli partecipi della mensa del Signore: ne riceveranno benefizi nel corpo e, nell'anima. Che è scritto (Marco 7,28) "anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli."

«Non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini»
(Mt. 15:26)
non si applica alle parti lardose
Anzi colgo l'occasione per ricordarti che sarebbe cosa santa se i tuoi cani venissero educati alla preghiera ed a frequentare la Santa Messa come è ormai usanza in molte famiglie cristiane.

Il Pastore Tedesco in pensione amministra la Santa Eucaristia al cane di Cristo

Infine offrirai in olocausto gradito al Signore il grande omento e le altre membrane dell'animale.

Che il Signore delle Schiere di Israele nella Sua illimitata Misericordia ti indichi e ti guidi sui più proficui sentieri di caccia.

Tuo fratello in Cristo

Egidio

23 commenti:

  1. Voglio segnalarvi questa Sacra Immagine che testimonia una apparizione di Cristo e sottolinea lo stretto legame tra Gesù e il cane: http://www.ara21.org/ara21jpg/bizzarre/Pareidolia/faccianuvole1.jpg

    Con l'occasione Vi mando copiose gocce di Beneditanza, una per ogni pelo di quel Santo Cane

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fratello Capannelle, l'immagine che hai postato mi turba alquanto! Cristo in questo secolo ci appare sempre più di frequente, ma sono apparizioni "mute": nella pettinatura del pelo di un cane, nella schiuma di un cappuccino al bar, in una nuvola fugace. Diversamente da quella che fa la sua grandissima e santiissma Madre parlando lungamente a gente semplice purtroppo spesso non in grado di riferire, tanto da mettere in difficoltà il Santo Padre nell'accettare ufficialmente le apparizioni, il Cristo appare a tutti, colti e incolti, atei e credenti: l'immagine su cui ci fai riflettere, così come le altre, nel suo attonito silenzio va interpretata. la bocca del Cristo tace e nel tacere si sovrappone all'ano del cane! Cristo vuole forse cagarci addosso il suo sconforto? sta per sommergerci in un mare di sterco, secondo diluvio? sarà l'apocalisse, ma più merdosa di quella presagita da San Giovanni? o semplicemente ci avverte che avremo una vita di merda?
      benedittanza fratelli
      preghiamo Nostro Signore! solo un mutamento genetico ci può salvare!
      sviluppiamo le Branchie da merda per respirare ancora quando la merda salirà ancora oltre le nari!

      Elimina
  2. Nella mia veste di rappresentante ufficiale italiano dellOrganizzazione Internazionale per la Tutela dei Diritti e della Immagine dei Cani da Pastore Semitici ribadisco che noi ci dissociamo dall'articolo qui pubblicato rivendicando la nostra assoluta estraneità a Ebaù o El'Bahaulon, che dir si voglia. Esso fu infatti un insipiente mastino tibetano* ,('che solo lo stolto confonde con un pane da pastore').
    Noi troviamo ridicole queste generalizzazioni, malevole e non più tollerabili, da parte di sedicenti studiosi dei quali si sa bene a quali poteri siano asserviti
    Che tali studiosi non siano capaci di distinguere un buon cane da pastore da un ferocepoliteista mastino tibetano la dice lunga sulla loro cultura e sul loro discernimento.
    E' una vergogna che deve finire!
    Noi diamo rispetto ma ne pretendiamo altrettanto!

    Maéremman 'Murrà' Ab'Ruzzoh

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahimè, siamo alle solite.

      Ormai persino l'O.I.T.D.I.C.P.S. dovrebbe infine riconoscere che voi, cani da pastore, siete solo una involuzione selezionata dall'homo faber, infatti a voi manca la poliedricità, l'elasticità mentale,l'orgoglio, la disciplina, la forza e la ferocia tipica di noi Mastini.
      E' troppo facile passare le giornate ad oziare all'ombra fresca degli alberi osservando con occhio annoiato le pecore pascolare.
      Mai un moto di orgoglio, mai una protesta!
      Siete degli schiavi malnutriti e di ciò, invece di vergognarvi, ne andate fieri.
      Non siete altro che la vergogna del regno canino, e sì che tutti noi discendiamo dal Grande Lupo delle Verdi Praterie.

      Dux Mastiff

      Elimina
  3. Questo sito sta dilaniando la mia percezione della realtà. Non riesco ancora a capire se sia un sito che prende in giro i cristiani e che quindi sia tutta una burla per ridere o sia fatto da cristiani che credono nelle follie religiose che dibattono. "se bisogna bere il proprio sperma" "se è santo andare alla caccia al cinghiale" "Se è cristiano fare le ammucchiate" "Se è religioso pisciare in bocca (acqua di amarezza ndt) al proprio consorte".

    Questo sito è pura follia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Fratello in Cristo,
      Stai abbandonando la ragione e l'intelligenza per seguire la via del cuore!
      Sei vicino alla verità e alla luce!

      infatti Paolo l'aposto ha detto:
      1Cor 2,14 Ma l'uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito.
      2Cor 11,1 Se soltanto poteste sopportare un po' di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate.

      e infatti la verità è ove la fede cieca porta senza pretendere di comprendere perchè comprendere non è per l'uomo se non è DIo a concederlo:
      Ap 21,6 «Ecco, sono compiute! Io sono l'Alfa e l'Omèga, il Principio e la Fine. A colui che ha sete io darò gratuitamente da bere alla fonte dell'acqua della vita.
      ma nella sapienza concessa ai pochi da Nostro Signore non bisogna pensare ma abbandonarsi alla Sua potenza, infatti:
      Pro 18,4 Le parole della bocca dell'uomo sono acqua profonda,
      la fonte della sapienza è un torrente che straripa.
      e chi crede che occorra capire sarà stolto in eterno:
      Pro 16,22 Fonte di vita è il senno per chi lo possiede, ma castigo degli stolti è la stoltezza.

      benedittanza quanta gli eletti alla fonte del Signore
      quanta gli uomini abbandonati perchè hanno creduto di capire
      quanta gli stolti corrotti dalla scienza


      Elimina
    2. Sono satanisti che insultanp l'Altissimo.
      Bruceranno all'inferno.

      Elimina
  4. Ai curatori del sito:
    dal Libro dell'Apocalisse capitolo 20 verso 10:
    « E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli.»

    Ricordatevi cosa vi aspetta...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici bene fratello, attento al "falso profeta" infatti è scritto che la via della ragione non è la via dell'intelligenza e la vera vita è solo nella fede nella parola!

      Baruc 3, 12-38
      "INNO ALLA SAPIENZA
      Tu hai abbandonato la fonte della sapienza!
      Se tu avessi camminato nella via di Dio,
      avresti abitato per sempre nella pace.
      Impara dov'è la prudenza,
      dov'è la forza, dov'è l'intelligenza,

      Generazioni più giovani hanno visto la luce
      e hanno abitato sopra la terra,
      ma non hanno conosciuto la via della sapienza,

      i narratori di favole, i ricercatori dell'intelligenza
      non hanno conosciuto la via della sapienza,
      non si sono ricordati dei suoi sentieri.

      Nessuno conosce la sua via,
      nessuno prende a cuore il suo sentiero.
      Ma colui che sa tutto, la conosce
      e l'ha scrutata con la sua intelligenza,

      Egli è il nostro Dio,
      e nessun altro può essere confrontato con lui.
      Egli ha scoperto ogni via della sapienza
      e l'ha data a Giacobbe, suo servo,
      a Israele, suo amato.
      Per questo è apparsa sulla terra
      e ha vissuto fra gli uomini."

      e quindi

      Siracide 50, 28-29
      "Beato chi medita queste cose
      e colui che, fissandole nel suo cuore, diventa saggio;

      A chi gli è fedele egli dà la sapienza.
      Benedetto il Signore per sempre. Amen, amen."

      benedittanza quanta le gocce di sapienza che il Signore dispensa a chi ha fede
      benedittanza quanta i fotoni che la sapienza del Signore dispensa a noi illuminati
      beneditanza quanta i falsi profeti che arderanno fra le fiamme a metano di un inferno ecologico, inodore ma non indolore

      Elimina
  5. Ai curatori di questo sito:

    dal Vangelo di Marco capitolo 20 versi 28 e seguenti:
    In verità vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato lo Spirito santo, non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna

    Fate un po' voi...

    RispondiElimina
  6. Ai curatori di questo sito:

    Dal Libro della Sapienza capitolo 1, verso 11 e seguenti:
    «Guardatevi pertanto da un vano mormorare
    preservate al lingua dalla maldicenza,
    perché neppure una parola segreta sarà senza effetto, [...]
    Non provocate la morte con gli errori della vostra vita
    [...]
    Gli empi invocano su di sé la morte
    con gesti e con parole
    ritenendola amica si consumano per essa
    e con essa concludono alleanza,
    perché sono degni di appartenerle»

    Siete stati avvisati...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fratello,
      sento in te la morte che avinghia l'anima che nel buio della ragione si dibatte invano: e ti agiti, e citi parole a te ignote e prese a caso senza la guida della luce divina, chè chi non ha una guida e pensa senza fede vera al nulla incede; la parola del Signore non è come le frasi sui baci perugina! versetti rubati a caso senza fede ti portano direttamente fra le braccia del demonio!
      non è agitandoti che lo scaccerai da te! prega con un rosario a grani grossi! snocciola lenta la litania del tuo amore per la madre di Cristo!
      metti il rosario dentro di te e sfilalo con violenza: il demonio ne resterà impigliato e verrà fuori dibattendosi e l'anima tua sarà salvata!
      benedittanza a te quanta i grani di un rosario
      quante le spine sulla fronte di Cristo
      quante le rose delle Madonne di maggio

      Elimina
  7. Encomiabile il Fratello Tancredi, come sempre la risposta è nella Parola di Iddio:
    Credo quia absurdum. Ma tu, anonimo bestemmiatore, hai scoperta la tua infima natura femminile.
    Che la natura della donna è perversa e tentatrice poiché essa scelse di cedere alle lusinghe del serpente, che altri non era se non il demonio sotto false spoglie.
    L'origine di tutti i mali, nessuno escluso, è la disobbedienza che nasce dalla superbia. Quindi , se non obbedirai alla voce del Signore tuo Dio che io ti ho rivelato e
    se non cercherai di eseguire tutti i miei comandi e tutte le sue leggi che oggi io ti prescrivo, in nome del potere del Santissimo Nome del Cristo Gesù Dolcissimo Redentore scaglierò su di te tutte queste maledizioni: sarai maledetta nella città e maledetta nella campagna.
    Maledette saranno la tua cesta e la tua madia.
    Maledetto sarà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo; maledetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore.
    Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci.
    Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la minaccia in ogni lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente a causa delle tue azioni malvagie per avermi abbandonato.
    Il Signore ti farà attaccare la peste, finché essa non ti abbia eliminato dal paese, di cui stai per entrare a prender possesso.
    Il Signore ti colpirà con la consunzione, con la febbre, con l’infiammazione, con le emorroidi con l’arsura, con la siccità, il carbonchio, la ruggine, e le vene varicose che ti perseguiteranno finché tu non sia perito.
    Il cielo sarà di rame sopra il tuo capo e la terra sotto di te sarà di ferro."

    Esci da questa sciagurata satanasso!


    Il vostro Egidio.

    RispondiElimina
  8. miei cari ricordate che facendo del male al prossimo (animali e caccia)ci sarà sempre una punizione!esimietestedicazzo! --> "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te"/Ezechiele_25:17

    RispondiElimina
    Risposte
    1. i fratelli a cui si riferisce l'antico testamento sono solo gli umani, anzi, trattandosi di parola scritta prima di cristo, solo gli ebrei. come ti insegna la bibbia, in nome di dio gli ebrei hanno potuto perpetrare stermini di massa (cerca bene: terminavano domme bambini e animali) e stupri collettivi.
      poi gesù ha esteso a tutti gli umani ma non agli animali.
      se non ti piace questo dio sceglitene un altro: il modo è pieno di dii vegerariani.

      Elimina
    2. Hai molto ragione... purtroppo non capiscono che stanno confondendo la gente.. e mettono il cane al posto di Dio e dell'uomo. Gli animali non hanno nessuna anima, solo lo spirito vitale. Punto. Gesù salva uomini non cani e porci. Gli animali vanno rispettati in quanto creature di Dio, ma quando servono (scopi di cibarsi o vestiario o sperimentazione) è LECITO usarli, senza però torturarli inutilmente o sottoporli a torture fuori da quelle che servono.
      Punto. Tutto il resto, è solo falsità.

      Elimina
  9. Cacciatori schifo e Chiesa complice

    RispondiElimina
  10. Cacciatori schifo con n Chiesa complice

    RispondiElimina
  11. Fra prete e cacciatore non so quale sia più mostro di cattiveria

    RispondiElimina
  12. I vostri commenti hanno già offeso i più sensibili e amorevoli, non nascondetevi nella vostra egoistica
    etica che definite cristiana, altrimenti siete dei pavidi omertosi
    interessati solo a soldi e pancia, purtroppo troppi di voi

    RispondiElimina
  13. Vade retro Satana, essere immondo, da questo misero essere che definiamo convenzionalmente “uomo”. Nel nome della Santissima Trinità esci da questo corpo ormai sfatto dalle lordure del peccato ed entra in uno degli animali che il demone o le legioni spingono a uccidere e o a sbranare creature innocenti ancora vive. Tu sia maledetto! Lascia quest’anima che forse prima di volare via da un corpo colpito durante una battuta di caccia, può ancora evitare la morte: Dio è Misericordia. Nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo vade retro!

    RispondiElimina

Cari fratelli e sorelle in Cristo, i commenti saranno moderati per evitare che eventuali intemperanze possano offendere i nostri lettori più sensibili. Sappiatevi regolare.