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giovedì 5 settembre 2019

Tette nuove per Sant'Agata: miracolo o chirurgia ricostruttiva?

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Caro fratello Tancredi,
nel visitare le splendide terre di Sicilia ho scoperto una truce storia: la Santa patrona di Catania, Agata, non volendo cedere alle voglie del proconsole romano, subì violenze di ogni tipo fino all'amputazione dei seni senza anestesia.
Pare però che San Pietro, che passava da quelle parti, le abbia miracolosamente ridato i suoi seni, sennonché mi chiedo, come è possibile che continuino a circolarne le reliquie, se glieli ha riattaccati?
Ma allora San Pietro può essere considerato il protettore delle tette delle donne?
Forse è possibile implorarlo per avere dei seni nuovi, grossi e prosperosi?
Io ho le tette più piccole dei pettorali del mio fidanzato che, spesso e volentieri, si gira per strada a guardare quelle delle altre: dici che posso pregare anche io San Pietro per rimpolparmele o devo per forza pagarmi una protesi in silicone? Ma come è possibile che, dopo essere stata miracolata con un seno nuovo, Agatella sia poi morta solo per avere dovuto camminare sui carboni ardenti? Che senso aveva sprecare un miracolo così bello? Forse si era lamentata per la misura ed è stata punita dal Signore per ingratitudine? Ma allora sono ingrata anche io? Allora è forse meglio non rischiare l'ira del Signore e restarsene con le tette piccole?
Aiutami!
Tua
Giuseppina
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Cara sorella in Cristo Giuseppina,
Devi tenere conto del fatto che stiamo parlando dei primi anni del cristianesimo. I poveracci credevano che essere integerrimi fosse il massimo per presentarsi degni del paradiso di fronte al Signore, mentre, in realtà, San Paolo aveva avuto anche il chiaro incarico di fare proselitismo e di condurre sulla retta via  più persone possibile a qualunque costo e, sicuramente, egli avrebbe considerato grave colpa rinunciare a salvare centinaia di anime pensando egoisticamente a evitarsi pochi anni di purgatorio. San Paolo considerava il lavoro manuale opera dignitosa (Tess 2,9)
Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il nostro travaglio. Invece purtroppo a quei tempi la parola del Signore non era ben chiara ai nuovi cristiani e la ragazza non si era resa conto che, se avesse ceduto al proconsole, in fondo sarebbe bastato appunto un lavoretto fatto con le mani senza perdere la verginità a cui teneva tanto, e lo avrebbe sicuramente convertito trascinando di conseguenza in tale santa scelta tutti i patrizi della città (notoriamente gli umani sono pecoroni e fanno tutti quello che fa il capo): come è noto tira più un pelo di fica che un carro di crocifissi, ma la nostra santa era giovane e inesperta e preferì il martirio.
Immaginiamo che lasciarsi mozzare le tette con un vecchio forbicione arrugginito non debba essere stata una bella esperienza, non solo per il dolore, ma anche per il differente trattamento che le martiri donne subivano rispetto ai maschi.
Povera Agata: mastectomia con forbicioni arrugginiti da maniscalco!
Nessuna matrona pare abbia fatto mozzare i testicoli a cristiani che avessero rifiutato le loro offerte amorose: per arrivare a tale evento occorse aspettare per molti secoli l'avvento di Santa Lorena Bobbitt.
Santa Lorena Bobbitt nel momento in cui sacrifica al Signore il pene del marito peccatore
Nostro Signore decise così di ricompensarla dandole la possibilità di ergersi alle più ampie vette della devozione: le mando San Pietro, ma non per aiutarla, per tentarla!
Pietruzzo, come il serpente di Eva, le si presentò con fare sornione a proporle, niente popò di meno che due belle tette nuove di pacca.
Ma mica le boccette mignon che aveva fino a qualche giorno prima! Due bocce enormi da pornostar.
In effetti, pare che Agata avesse un seno veramente minuscolo
Ovviamente nessun miracolo, ché altrimenti la cosa non sarebbe stata una tentazione, ma cosa santa. Egli si portava appresso un unguento alle staminali ricevuto in dono in uno dei suoi viaggi nel futuro dal buon Vanoni che, fra un San Remo e una condanna, aveva messo a punto una pomata per stimolare la ricrescita dei tessuti.
La sventurata rispose! (Manz 18, 12) Ebbene si! Accettò la turpe proposta. Pietro le spalmò la cremina sulle cicatrici ancora sanguinanti e in pochi giorni si ritrovò con un seno della sesta, segno apparente dell'amore divino (se non è della sesta non può essere vero amore (Bis 12, 5)): questa è la ragione per cui esiste anche la reliquia, quelle ricresciute erano bocce nuove di trinca! 
San Pietro, con applicazione di cellule staminali, rigenera due enormi bocce ad Agata
Ricorda che nella vera fede non c'è mai contraddizione, e anche se ci fosse non sarebbe un problema, anzi, sarebbe a maggior ragione, motivo per avere ancora più fede nell'incomprensibile.
Ma, e proprio lì sta il bello, il proconsole, folle d'amore, quando la vide con quelle bocce spropositate, si innamorò ancora di più e decise di porla davanti all'ultima scelta: o farsi trombare o camminare sui carboni arde
nti.
Ma se la giovane
avesse conosciuto attentamente le Scritture, avrebbe respinto l'aiuto di Pietro accettando l'amputazione come dono del Signore (la sofferenza è sempre un dono!): infatti è scritto che (Sap 16, 12)
Non li guarì né un'erba né un unguento, ma la tua parola, o Signore, che tutto risana. Senza l'applicazione dell'unguento, il suo peso già scarso, ulteriormente alleggerito dalle amputazioni, le avrebbe consentito di sfiorare i carboni ardenti leggera come una piuma, senza patimento alcuno. La sua vanesia fu quindi punita amaramente: il peso delle enormi mammelle rigenerate dal santo apostolo la schiacciò dolorosamente sui carboni arroventati provocandole ustioni che la poveretta non fu in grado di sopportare; il Signore questa volta non l'aiutò e la richiamo direttamente al Suo fianco, probabilmente arrapato e desideroso di toccare con mano la mirabile opera di Pietro.
Sant'Agata, stremata dal peso delle sue nuove enormi bocce non supera la prova del fuoco
(sull'Isola dei famosi non avrebbe superato la prima puntata)
Fortuna per lei, l'aver patito le fiamme dell'inferno in terra, diede a Nostro Signore l'appiglio legale per evitarle di patirle nella vita eterna, cosicché il grave peccato di avere accettato la ricostruzione staminale le venne perdonato!
Che la storia di Sant'Agata sia quindi di monito a te e a tutte le ragazze che sognano una mastoplastica: chiedete protezione a San Pietro, ma affidatevi a un buon chirurgo, e attente, perché più grosse ve le farete rifare, maggiore sarà il rischio di non poter evitare le prove che il Signore vi metterà d'innanzi: facile andare a fondo nel mare del peccato con una grossa zavorra! 
De Sica (padre) alza il pollice in segno di assoluzione per la Lollobrigida:
i giudici lasciano che le sue procaci grazie cancellino ogni peccato ("Il processo di Frine")
D'altra parte, se qualcuno di voi conosce i vecchi ed educativi film dello scorso secolo, ricordate anche che, con un buon avvocato difensore, qualunque giudice perdona i peccati più gravi se, al momento del giudizio, l'occhio gli cade su una prosperosa scollatura: in fondo il Cristo masculo è, e presentarsi di fronte a lui ben munite potrebbe non essere una cattiva idea!

Benedittanza

quanta le pene delle povere ragazze (ma anche i chierichetti) martirizzate sessualmente nel nome di Cristo in ogni tempo
quanta il peso della colpe che piegano le schiene dei peccatori come un seno della sesta piegherebbe la vostra schiena
quanta la compassione di Nostro Signore che prende con gioia al suo fianco tutte le ragazze che, a causa di enormi bocce, non hanno potuto superare le asperità della vita

Tancredi

4 commenti:

  1. Carissima sorella in Cristo Giuseppina, fai tesoro delle parole di fratello Tancredi e serbale con massima cura nel tuo cuore, che la vicenda di Sant'Agata ti sia di insegnamento! Il monito è chiarissimo: il peccato, e le prove da superare per mondarlo sono direttamente proporzionali al volume delle mammelle. Ma ti dirò di più: la correlazione tra il volume dei seni ed il peccato da espiare procede secondo una scala logaritmica in cui ogni valore successivo è 10 volte maggiore del precedente; faccio un esempio: mettiamo che tu porti una seconda misura e voglia passare alla terza, allora dovrai moltiplicare per 10 il peccato e l'espiazione. Quindi una terza misura sarà 10 volte più peccaminosa di una seconda, una quarta misura 100 volte più di una seconda, una quinta 1000 di più e così via.
    Però non ti demoralizzare, ricorda che l'amore del Signore ti aiuterà sempre se tu lo chiederai come penitente, solo il Signore può provvedere a dispiegare su di te il grande Push up dell'amore che sosterrà alte e devote le tue nuove zinne e lenirà la schiena dolorante.
    Ma ricorda, solo il pentimento farà si che l'amore di Dio sia il tuo Wonderbra!

    Devotamente
    Pio Bernardo

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    1. Fratello in Cristo Pio, le tue parole trasudano saggezza biblica: che il Signore ti renda Suo assistente e ti assegni il compito di sostenere il peso dei seni delle devote fanciulle che, messe alla prova con bocce enormi da sostenere, anelano al Suo perdono.
      Possano le tue sane mani alleviare il dolore e il tuo sostegno sollevarle oltre gli ostacoli del peccato!
      Benedittanza!

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  2. Cosa sarebbe la "vanesia"?

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  3. Cosa sarebbe la "vanesia"?

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